Dopo un periodo di assenza dovuto al perdurare del cattivo tempo, torniamo in Valle Roya per recarci tra i posti più belli in assoluto della valle. Questa volta il percorso ci porterà nella zona dei grandi laghi alpini del Parco Nazionale del Mercantour, posti di rara bellezza, a due passi dalla Valle delle Meraviglie.
Dal parcheggio seguiamo, per circa due chilometri, l’ex strada militare che va in direzione del rifugio Valmasque, fino al cartello che indica il lago Agnel.
Svoltiamo a destra sul sentiero che per circa 150 metri si mantiene a sinistra del torrente poi lo supera su un ponticello in legno (1822 m) dirigendosi su pendici erbose ad ovest.
Numerosi tornantini le risalgono, offrendo splendide immagini del vallone di Valmasque.

In salita nei tornanti iniziali © Cuneotrekking

Sempre più su © Cuneotrekking

Veduta del vallone di Valmasque © Cuneotrekking
Verso quota 1936 metri (ometto), lasciamo a destra un sentiero che porta verso il Colle del Sabbione. Superato qualche raro larice, risaliamo verso una pietraia oltre la quale facciamo capolino da una piccola sella panoramica situata a destra della Pointe de Valmasque (2069 m).

Poco prima della selletta panoramica © Cuneotrekking
Il percorso prosegue verso destra (sinistra orografica) passando tra rocce ed erba, quindi un lungo traverso conduce verso una zona di rocce rotte e ci porta in vista della grande cascata (salto di 200 metri) che scaturisce dalle rocce montonate sbarranti l’accesso al vallone.

Il sentiero prosegue in pietraia © Cuneotrekking

Al centro la cascata (salto di 200 metri). Verso destra si scorge il canalino di salita © Cuneotrekking
Proseguiamo, sotto le pendici della Cima Vernasque, verso un ripido canalino che porta sulla spianata rocciosa che precede il lago.
Qui staziona un folto gruppo di stambecchi con tanti piccoli cuccioli.

In prossimità del lago dell’Agnel. Tratto tra rocce montonate. © Cuneotrekking
Raggiungiamo, subito dopo, il lago dell’Agnel, tra i più grandi del Mercantour, racchiuso a sud dalle cime Cossato (2878 m) e la Cime de Charnassère (2754 m) e a nord dalle cime Agnel (2852 m) e la Cima Vernasque (2849 m).
Al fondo del vallone (ovest) notiamo il Passo dell’Agnel (2564 m). Questo bellissimo lago ha l’emissario chiuso da una piccola diga.
Nei pressi della base molti stambecchi si arrampicano per leccare il salnitro che affiora dalle rocce.

Mamma di stambecco che allatta il piccolo © Cuneotrekking

Il lago dell’Agnel e, al fondo, il passo omonimo © Cuneotrekking
Il percorso per salire al passo si snoda sulla destra del lago con qualche sali-scendi superando più avanti un punto roccioso. Si continua poi sul traverso che porta all’imbocco di un ripido canalino.
Oltre, il sentiero si perde un po’e ci dobbiamo dirigere a vista seguendo qualche ometto. Superiamo anche un secondo laghetto, posto alla base del Passo.
Dal lato opposto, in cima ad una lunga pietraia, notiamo il Collet de la Charnassère (2727 m) che conduce alla Cima Cossato o al lac Gelée.

Salendo verso il passo ci godiamo lo spettacolo dei due laghi dell’Agnel © Cuneotrekking
Nell’ultimo tratto proseguiamo verso il Passo tra le rocce, su percorso ormai evidente.
Lo raggiungiamo velocemente mentre compare il versante italiano del vallone del Monte Colomb.
Sulla sinistra si staglia la cima della Maledia (3061 m) ed il rifugio Federici Marchesini al Pagarì.

Clapier e Maledia visti dal passo © Cuneotrekking

Il rifugio Pagarì ripreso, col teleobiettivo, dal passo dell’Agnel © Cuneotrekking
Salendo qualche metro verso ovest riusciamo anche a localizzare il lago Bianco dell’Agnel (2291 m).
Un mare di nubi sta piano piano risalendo verso il passo, e tra di esse si erge maestosa l’Argentera e, più a destra, il Monviso. Stupendo panorama! Peccato dover ridiscendere.

In basso, si scorge in territorio italiano il lago Bianco dell’Agnel © Cuneotrekking
Tornando sui nostri passi ripercorriamo il sentiero fino allo sbarramento e, tra le rocce montonate e gli stambecchi che continuano a stazionare a pochi metri da noi, consumiamo il nostro pranzo con una vista meravigliosa del lago e di tutto l’insieme.

Tornando sui nostri passi © Cuneotrekking

Pausa pranzo con vista sul lac de l’Agnel © Cuneotrekking
Più tardi, a malincuore, riprendiamo il cammino che ci riporterà al parcheggio.

Inizio della discesa sul tratto di rocce montonate © Cuneotrekking

Nuovamente sul traverso © Cuneotrekking

Nuovamente in pietraia © Cuneotrekking
Alessandra
02/08/2019 alle 11:35
Ho fatto questa gita ieri con il mio fidanzato. La descrizione è ancora valida e la gita è splendida. Ricca di animali ( noi abbiamo visto camosci, stambecchi fin troppo confidenti e le star del giorno….tre ermellini che correvano tra le rocce sul passo dell’Agnel ). Giornata spettacolare.
Grazie mille per il lavoro che fate con questo splendido blog, piú di una volta ci avete suggerito gite meravigliose!
Alessandra
Elio Dutto
02/08/2019 alle 15:40
Ciao Alessandra, ma che meraviglia vedere anche gli ermellini. Non è facile perché sono sempre in movimento e è difficilissimo fotografarli. Ciao
Matteo
09/08/2020 alle 22:03
Bellissima escursione.
Sono in zona a inizio settembre e mi piacerebbe molto organizzarla.
Ero stato l’anno scorso nella valle delle meraviglie.
Secondo te sarà ancora clemente il meteo in quel periodo o c’e’ già il rischio nevicate?
Elio Dutto
10/08/2020 alle 08:50
Almeno fino a fine ottobre si può andare tranquillamente a fare quel giro. Il rischio di una nevicata momentanea improvvisa non lo puoi escludere a priori. Quando si avvicinerà il momento di andare guarda bene il meteo. Ciao
GIGI
13/07/2021 alle 17:06
ciao ragazzi, visto quello che avete scritto riguardo alla tempesta alex su questo sentiero sapreste mica dirmi se è comunque fattibile? io scenderei dal colle del sabbione per salire al passo dell’agnel e quindi al pagari. dite che se chiedo al pagari mi sa dire qualcosa? grazie.
Elio Dutto
13/07/2021 alle 17:52
Ciao Gigi. Purtroppo non ho notizie in merito a quella zona della valle Roya. Immagino che la tempesta abbia più colpito la parte più bassa della valle. Non credo che al Pagarì ne sappiano di più ma puoi provare a sentire loro. Ciao