Il caldo e l’afa di questi giorni ci inducono a cercare un po’ di fresco in montagna. Per non strafare cerco con Marina una meta facile che sia allo stesso tempo piacevole.
Sabato 18 luglio 2009. Ci troviamo nel parcheggio antistante i Prati del vallone verso le 8:15. Non avevamo immaginato che la perturbazione della sera prima poteva aver portato neve fresca sulle alture. Fatto sta che ci troviamo piombati in pieno inverno. Con temperature intorno agli zero gradi siamo costretti ad indossare tutto quello che abbiamo: giacche, guanti e copri orecchie.
L’itinerario di salita inizia appena oltre gli edifici adibiti a colonie. Si tagliano i primi prati in diagonale a sinistra oltrepassando il rio, cercando la direzione del sentiero GTA che inizia al limitare del bosco, poco prima della gola ancora un po’ innevata.
Risaliamo il tratto di ripido sentiero, tutto in ombra, che con numerose giravolte sale tra gli alberi e, con un dislivello di 230 metri ci porta su un ripiano erboso dove ci sono i resti della grangia Scolettas (1979 m). Verso destra domina la mole del Becco Alto del Piz (2912 m). Nel ripiano troviamo ancora un residuo di nevaio che oltrepassiamo risalendo poi, con tornanti, una ripida rampa che finisce tra i larici.

Vista sul Becco alto del Piz © Cuneotrekking
Oltre, il percorso diventa meno ripido e sale tra grandi prati pieni di fiori raggiungendo poi una ex caserma adibita a rifugio (in costruzione) posta sul Passo sottano di Scolettas.

Ultimi metri prima del Passo sottano di Scolettas © Cuneotrekking

Arrivo al Passo © Cuneotrekking
Da questo punto, la visuale sul vallone del Piz è molto bella. Vediamo abbastanza vicino il rifugio Zanotti (2200 m), e più distante il passo di Rostagno e le varie cime del Becco Alto dell’Ischiator (2996 m), Schiantalà (2931 m) e Zanotti (2735 m). Scendiamo un po’ nel versante opposto per andare ad ammirare un ardito tratto di strada scavato in galleria.

La strada con l’ardita galleria © Cuneotrekking
Risaliti di nuovo al passo, non appagati da questa facile camminata, scegliamo di andare a scovare il lago Scolettas che si trova un centinaio di metri più in alto nel vallone laterale a sinistra. Dai cartelli segnaletici posti sul Passo (sul versante del vallone di Pontebernardo), prendiamo a sinistra un accennato sentiero in leggera discesa, iniziando subito dopo la risalita in un tratto completamente privo di sentiero.
Lasciandoci guidare dall’istinto, percorriamo questo tragitto salendo diagonalmente tra pietre e larici cercando, comunque, di portarci verso il centro di questo vallone laterale. Nella salita troveremo qualche ometto di riferimento e poi il tubo che, …guarda caso,va proprio a pescare acqua dal laghetto cui siamo diretti portandola, presumibilmente, al Passo di Scolettas. Il lago, piccolino ma molto suggestivo, rimane situato in una conca verde con la mole sempre presente del Becco Alto del Piz che domina il tutto dall’alto. Inutile dire che oggi saremo solo noi a goderci questa meraviglia.

Salita fuori sentiero verso il lago di Scolettas © Cuneotrekking

Il lago di Scolettas (1) © Cuneotrekking

Il lago di Scolettas (2) © Cuneotrekking

Il lago di Scolettas (3) © Cuneotrekking
Ci passiamo in pace qualche ora di tranquillità per poi ridiscendere nuovamente verso il passo e quindi nel Vallone di Pontebernardo.
Nota: Con un po’ di tempo e voglia avremmo potuto raggiungere anche il Passo Soprano di Scolettas (2500 m) superando, sempre fuori sentiero, la pietraia a monte del lago e puntando a sinistra della vetta del Becco Alto del Piz. Raggiunto il passo si sarebbe potuto completare il giro ad anello scendendo il ripido vallonetto di destra che conduce nel vallone superiore del Piz e poi più giù fino a raggiungere la rotabile che, verso sinistra, riporta con dislivello contenuto al Passo Sottano di Scolettas.
Elena
01/10/2018 alle 14:54
Domenica 30 settembre 2018
Abbiamo fatto questa bellissima gita ma arrivare al lago è stato difficile senza sentiero
Grazie agli ometti l abbiamo trovato era un po’ asciutto ma in una bella posizione
Grazie per le vostre utili indicazioni
Elio Dutto
01/10/2018 alle 15:40
Ciao Elena, è vero che il lago è un po’ difficile da raggiungere perché mancano le segnalazioni. L’importante è che ce l’abbiate fatta. Ciao e grazie.