Torniamo nella Valle delle Meraviglie per seguire un percorso che ci porterà alla scoperta di un angolo nascosto di questa valle, tra le incisioni rupestri de “La Voie Sacrée” (la Via Sacra).
Poche centinaia di metri oltre Casterino (1550 m circa), troviamo un cumulo di neve che ci barra la strada. Ci parcheggiamo nei pressi di un piloncino votivo (quota 1595 circa) incamminandoci poi sul nastro d’asfalto che prosegue nel vallone. Passati due tornanti arriviamo al Gias du Basto (1719 m) dove, in estate, le macchine non possono più proseguire.
Seguiamo ora le indicazioni per il Refuge de Fontanalba, svoltando su una bella strada lastricata ex militare che prende quota verso sinistra con un percorso tra i larici. Si sale subito con decisione zigzagando sul versante che ha un’esposizione a sud. Qualche residuo di neve giace di tanto in tanto sulla strada ma non dà nessun fastidio.

In salita sulla strada ex militare © Cuneotrekking
Approdiamo, dopo un bel pò, ad una radura dove è collocato un piloncino votivo alla Madonna.

Piloncino votivo sulla radura © Cuneotrekking
Continuiamo ancora il cammino che ora comincia ad offrire panorami estesi verso la lontana cima innevata del Monte Bego (2872 m) e la Baisse de Fontanalba, fino ad incrociare, sulla destra, l’indicazione per il lac de Grenouilles (lago delle rane).

Durante la salita © Cuneotrekking

Il Monte Bego compare al fondo © Cuneotrekking
Abbandoniamo momentaneamente il nostro percorso per seguire un tratto sterrato che ci porterà nella splendida conca lacustre, sopraelevata di qualche decina di metri rispetto alla strada, dove giace il bel lago, incastonato tra le pareti dei Monti Paracouerte (2385 m) e S.te Marie (2740 m). Il nostro arrivo fa fuggire verso valle un bel branco di camosci che si stava abbeverando sulle sue rive. Il posto è incantevole e vale già l’escursione.

In salita verso il lac de Grenouilles © Cuneotrekking

Il lago semi-ghiacciato © Cuneotrekking

Discesa verso il lago © Cuneotrekking

Sulle rive del lago © Cuneotrekking

Il camoscio vigila i nostri movimenti © Cuneotrekking
Dal lago, tagliando il percorso verso valle, ci riportiamo in pochi minuti sulla strada che ora prosegue in discesa verso il centro del vallone. Superato il ponte che attraversa il rio (1941 m), raggiungiamo una baita ed un bivio. Lasciando a sinistra la strada che torna verso Casterino dal lato ombroso del vallone, seguiamo l’altra che sale con qualche zig-zag in direzione del rifugio. L’ubicazione poco panoramica e la struttura del medesimo, che incontriamo poche decine di metri di quota oltre il bivio, ci deludono un pò.

Ecco il Rifugio di Fontanalba © Cuneotrekking
A questo punto decidiamo di salire al Lac Vert de Fontanalba che si trova al di sopra della bastionata. La strada, totalmente innevata, prosegue innalzandosi verso sud-ovest, ma noi seguiamo, tra i larici, un percorso alternativo dirigendoci sulle pendici che adducono alla Baisse de Vallauretta. Un traverso su pendio ripido e innevato ci porta su una spianata rocciosa.

Sul traverso in direzione del Lac Vert de Fontanalba © Cuneotrekking

Verso il superamento della bastionata © Cuneotrekking

Sul traverso che precede l’arrivo al lago © Cuneotrekking
Oltrepassato un ponticello, abbandoniamo la strada seguendo un cartello che indica verso sinistra la posizione del lago. Scavalcate alcune rocce e oltrepassata una breve depressione, raggiungiamo le rive dello splendido Lac Vert de Fontanalba che non ci delude per niente, anzi ci ricorda un pò, come ambiente e collocazione, i laghi del vallone di Riofreddo. Lo troviamo ancora coperto dalla coltre nevosa ma ci immaginiamo come potremmo trovarlo in estate quando i larici intorno che hanno assunto la colorazione verde, si rispecchiano nelle sue acque cristalline.

Riprendiamo la marcia verso la zona delle incisioni rupestri © Cuneotrekking
È ancora presto ed esaminando la carta notiamo che poco sopra è segnato un percorso che si svolge tra le incisioni preistoriche e va a raggiungere les Lacs Jumeaux (laghi gemelli). La cosa ci interessa e ci spinge a salire ancora di quota. Sul posto troviamo alcuni paletti, che ci guidano per un breve tratto tra le rocce. Le indicazioni sono precise e ci portano all’individuazione di alcune rocce rupestri scalfite dagli abitanti preistorici di questi luoghi. D’estate, dalla vicina struttura, partono le visite guidate dagli accompagnatori del Parco verso questa Via Sacra. È bene sapere che su tutta la zona rupestre è vietato l’uso dei bastoncini.

Sul masso inclinato, si intravede un’incisione © Cuneotrekking

Quest’incisione invece è un po’ più recente… © Cuneotrekking
Ridiscendiamo quindi sulle sponde del Lac Vert per ammirarlo di nuovo e per lo spuntino del pranzo. Al termine riprenderemo la discesa seguendo il percorso dell’andata.
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