Ci troviamo nel graziosissimo borgo di Rhêmes Notre Dame.

Il piccolo borgo di Rhêmes Notre Dame © Cuneotrekking
Al mattino ci spostiamo di tre chilometri a monte per sostare nel parcheggio all’ingresso del villaggio di Thumel.
Pochi passi sulla sterrata e arriviamo ad un alpeggio dove si ha la possibilità di acquistare la buonissima fontina valdostana. A sinistra (palina indicatrice – segnavia 13) parte la mulattiera che porta al rifugio Benevolo (2287 m).
Salendo la sinistra orografica del vallone dopo pochi minuti arriviamo ad un corto pianoro dove è ubicata una ex caserma della guardia di finanza (fontana).

In salita dalla ex caserma © Cuneotrekking
Il percorso prosegue in dolce salita aggirando, poco più avanti, alcuni roccioni; sali-scendi ci portano poi a scavalcare un torrentino che scende da destra.
Più avanti si costeggia il bordo di una forra che fa da imbuto ad una copiosa cascata. Con vista spettacolare sulla Granta Parey (3387 m), tra fiori, arbusti, rododendri e qualche larice, si procede costeggiando per un po’ la Dora di Rhêmes.

Al fondo compare la sagoma della Granta Parey © Cuneotrekking
Un semicerchio ci porta in vista del Rifugio Benevolo che scorgiamo su un panoramico poggio verso sinistra.
Piegando ora leggermente verso destra, andiamo a raggiungere la sterrata che da Thumel sale al rifugio. Dopo averne percorso un tratto di circa duecento metri, una ripida scoriatoia sulla destra taglia numerosi tornanti portandoci sotto il dosso del rifugio Federico Benevolo.

Sul poggio compare il rifugio Benevolo © Cuneotrekking

Ai piedi della cascata Goletta © Cuneotrekking
Ancora un piccolo taglio sui prati ed eccoci arrivati.
Il posto è piacevole e lo si raggiunge in poco più di un’ora. Scambiate quattro chiacchiere col gestore, facciamo la pausa pranzo mentre, nel frattempo, sopraggiungono numerosi escursionisti.

Arrivo al rifugio Benevolo © Cuneotrekking

Non sono le classiche bandiere tibetane a sventolare nell’aria… © Cuneotrekking
Marina decide di rimanere al rifugio mentre io non ci sto e voglio continuare l’escursione al lago Goletta.
Dando le spalle al rifugio, prendo il sentiero che sulla destra (segnavia 13D – Lago Goletta) scende una decina di metri in un avvallamento laterale. Scavalcato un ponticello in legno risalgo il sentiero sul lato opposto che si sposta verso destra in direzione di una grangia semidiroccata.

In salita dalla grangia © Cuneotrekking
Ora un lungo traverso risale verso sinistra le ripide pendici del fianco scosceso in direzione di un piccolo poggio. Lasciato un sentiero che prosegue in piano sulla sinistra, risalgo un lungo e ripido tratto che aggira piccoli picchi di roccia e conduce, al termine, ad affacciarsi su un’ampia valle sospesa.
Lasciato alcuni metri più in basso un piccolo laghetto, proseguo il cammino sul sentiero che si sposta verso sinistra (palina segnaletica) scavalcando alcune roccette, quindi mi dirigo verso una morena distante una quindicina di minuti. Segnali per il lago Goletta © Cuneotrekking
Proprio su questo tratto mi trovo a scambiare alcune informazioni di montagna con due simpatici genovesi (Carla e Mauro se ricordo bene i loro nomi), scoprendo con piacere che conoscono il nostro blog; vanno anch’essi al lago Goletta; in questo momento si stanno preparando per uno spuntino.
Dopo essermi fatto scattare due foto, proseguo fino alla conca lacustre.

Foto fatta da Carla: in posa con lo sfondo verso il Gran Paradiso © Cuneotrekking

In salita verso il lago Goletta © Cuneotrekking
Il paesaggio che si presenta al mio arrivo è uno di quelli che lasciano senza respiro. A sinistra domina la Granta Parey la cui parete nord si rispecchia nel lago. Qui tutto è bello: il lago, l’acqua del tipico colore dei ghiacciai, le sponde verdeggianti e soprattutto gli sfondi.

All’inizio del lago con l’immagine della Granta Parey © Cuneotrekking

Parte del lago © Cuneotrekking
Dopo essermi recato fino al termine del lago, a malincuore lascio questo splendido posto per tornare verso il rifugio dove Marina mi attende. Reincontro ancora Carla e Mauro che stanno raggiungendo le sponde, ci salutiamo e poi giù al Benevolo.

In discesa ripida verso il rifugio Benevolo (al centro a sinistra) © Cuneotrekking
Prima di discendere verso il basso, dal Benevolo ci rechiamo ancora al nuovo e molto originale rifugio di Fond (2324 m), aperto da marzo ad ottobre e situato in una zona pietrosa poco distante dal rifugio.

All’interno della cucina del rifugio di Fond © Cuneotrekking
Poi la tranquilla discesa verso Thumel ammirando ancora i paesaggi innevati che si allontanano alle nostre spalle.
Mauro
03/10/2012 alle 16:14
Caro Elio,
i nomi dei “genovesi” sono corretti. Come sempre hai presentato una bella escursione in modo preciso ed interessante, aggiungendo alcune preziose notizie (vedi rifugio di Fond) che ad altri (noi) possono sfuggire.
Grazie e ….un arrivederci nelle montagne delle vostre valli.
Ciao
Mauro
Cuneotrekking
03/10/2012 alle 17:31
Ciao Mauro, grazie per avermi scritto. A distanza di alcuni giorni mi era venuto il dubbio, ma la memoria non mi ha ingannato. Mettendomi nei panni altrui, nelle mie descrizioni cerco di essere il più preciso possibile. Spero, naturalmente, di incontrarVi altre volte tra i nostri monti, magari nella splendida Valle Maira che vi piace tanto. Ringrazia anche Carla per le belle foto che mi ha fatto.
Ciao, a presto. Elio.
Naika
07/07/2018 alle 15:51
Ciao!
Sono proprio ora a Rhemes, con la mia bimba di quasi 6 anni.
Leggendo il tuo articolo sul Benevolo, mi è venuta voglia di andarci!
Ho letto ke il livello è Escursionistico, noi non siamo attrezzate ma siamo piuttosto sportive: secondo la tua esperienza è fattibile x la mia bimba? Non mi preoccupa tanto la tempistica (tu dici di avere impiegato poco più di un’ora da Thumel, giusto?) quanto le salite Ripide o ke il sentiero possa essere “pericoloso” in qualche modo.
Grazie di ogni consiglio!
Elio Dutto
07/07/2018 alle 18:57
Ciao Naika. Puoi andare anche con la tua bimba se, come dici, è sportiva. Non è per nulla pericoloso. Ciao e buona camminata!