La giornata si presenta piovosa e nebbiosa già sulla strada per Demonte. Le previsioni danno tempo migliore da metà mattinata per cui ce la prendiamo comoda. Nelle vicinanze di Sambuco smette di piovere.
Dalla chiesa di Pietraporzio percorriamo ancora con l’auto un piccolo tratto in direzione del Pian della Regina, parcheggiando su un lato al primo cartello di divieto (1265 m). Comincia a filtrare, tra la nebbia, un po’ di blu nel cielo.

Salendo verso Pian della Regina © Cuneotrekking
Seguendo la carrareccia che si snoda verso l’alto raggiungiamo il Pian della Regina nel silenzio scalfito solamente dal rumore dell’acqua. Speravamo di vedere sbucare qualche cervo tra i larici ma per il momento rimangono rintanati.
Proseguiamo poi tra la nebbia sulla carrareccia verso il rifugio Zanotti (2144 m) in direzione della bella cascata, ricca d’acqua, che incontreremo nella strettoia antistante il vallone del Piz. Prima del restringimento della valle sono ancora presenti resti di slavine che ci tocca scavalcare.

Durante la salita © Cuneotrekking
Sul ripiano superiore troviamo ancora residui di neve e di pietre che le slavine hanno portato giù. La coltre di nebbia presente fino a questo punto d’un tratto si dirada consentendoci di vedere bene la parte finale del percorso.
Nei pressi del laghetto Lausarel non resistiamo alla tentazione di scendere sulla sua riva per scattare qualche foto. Nel frattempo la nebbia torna a fare la sua apparizione.

Dal laghetto Lausarel © Cuneotrekking

Beppe cammina sulle acque © Cuneotrekking
Tornati sulla strada passiamo sotto il larice ultracentenario conosciuto col nome di Merze Gros. Non possiamo fare a meno di pensare a quante generazioni di alpinisti saranno transitati sotto le sue immense fronde. È un albero di circa 600 anni davvero gigantesco: fin quando non si è nelle sue vicinanze è difficile rendersi conto della sua grandezza.

Merze Gros nuovamente nella nebbia © Cuneotrekking

Proseguendo oltre © Cuneotrekking

Finalmente la nebbia se ne va © Cuneotrekking

Zoom sul rifugio Zanotti, visibile al centro della foto © Cuneotrekking
Poco più avanti la neve è presente e abbondante.

Nei pressi del gias del Piz © Cuneotrekking

Verso lo Zanotti © Cuneotrekking
Nei pressi del gias del Piz (2042 m) ci spostiamo verso sinistra pervenendo sul bordo di un rio, poi a zig-zag su ripido percorso risaliamo tra i larici la parte terminale su spessa coltre di neve. Infine raggiungiamo il rifugio Zanotti (2144 m), chiuso in questo periodo (le chiavi in ogni caso si possono reperire all’interno del “Polifunzionale comunale” di Pietraporzio – presso la Soc. Pietraporzio Idee e Prodotti; per informazioni tel. 0171-96519).

Arrivando al rifugio © Cuneotrekking

Pausa pranzo © Cuneotrekking

Sguardo verso la bassa di Schiantalà… © Cuneotrekking
Il tempo ora è decisamente migliorato e ci possiamo godere il pranzo con panorama ed una bella vista verso il passo delle Scolettas.

…e il passo delle Scolettas © Cuneotrekking
Il ritorno è ancora sulle tracce dell’andata, con camosci e stambecchi che pascolano liberamente sui fianchi scoscesi del vallone.

In discesa dal rifugio © Cuneotrekking

Al ritorno dal Merze Gros © Cuneotrekking

Altra immagine in discesa © Cuneotrekking

Scendendo, panorama verso il pian della Regina © Cuneotrekking

La cascatella nell’imbuto del vallone © Cuneotrekking

Panorama verso la Rocca Rossa e il Tenibres © Cuneotrekking
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