Voglio approfittare di questa bella giornata per farmi un giro nel curioso, e poco frequentato, vallone della Vagliotta. Da tempo avevo in mente la salita alla cima del Lausetto, ma altre escursioni hanno avuto la precedenza; oggi gli amici sono occupati per cui compirò il percorso in solitudine.

A sinistra il Monte Rey. Al centro, in secondo piano, la Cima del Lausetto salendo da Valdieri © Elio Dutto
Sono le 7:15. Attraversato il ponte della Vagliotta sul torrente Gesso (1091 m) mi incammino seguendo una bella mulattiera che penetra nel bosco lasciando, poco dopo, la deviazione per il bivacco Gandolfo.
Sull’opposto lato del vallone i primi raggi del sole stanno pennellando di intensa luce rossa le creste del Monte Matto. Il percorso tranquillo e regolare entra all’interno di una bellissima faggeta che mi accompagnerà per un lungo tratto. La prima parte si svolge sulla destra orografica della Val Gesso poi, più avanti, il percorso devia infilandosi all’interno del Vallone della Vagliotta (lato sinistro orografico) distanziandosi dal torrente che scorre più in basso.
Numerosi tornanti conducono verso una strettoia del vallone. Oltre, inizio a scorgere la parte nascosta del vallone superiore della Vagliotta, con la cima dell’Oriol che spicca al fondo.
Un centinaio di metri dopo, attraversando un ponticello risistemato dopo le nevicate dello scorso inverno, passo sulla destra orografica iniziando a percorrere i numerosi tornanti che, poco alla volta, conducono sul ripiano dove è posizionato il Gias Vagliotta inferiore (1595 m).
Lasciato a destra il sentiero che conduce al Bivacco Barbero, visitato da noi questa primavera, proseguo seguendo l’indicazione verso il bivacco Costi-Falchero (2273 m) e il Passo Barra della Vagliotta (2456 m). Il sentiero supera la malga e riprende la salita a tornanti salendo verso sinistra. Più sopra, un traverso verso destra conduce ad un bivio (1810 m circa).

Al bivio per il Bivacco Costi © Elio Dutto
Lasciato a destra il sentiero che porta al Bivacco Costi Falchero (2273 m) e al passaggio del Punto Nodale, cinque metri oltre il bivio abbandono la mulattiera che prosegue per il Gias del Merzo (1834 m) e il Vallone del Limbo per svoltare a sinistra (ometto).
Lunghi tornanti si susseguono sulla riva erbosa spostando il percorso verso la destra orografica del vallone fino a raggiungere un traverso. Altri tornanti risalgono poi centralmente il vallone fino ad un nuovo lungo traverso che taglia le pendici erbose del Lausetto.

Sul lungo traverso verso il Passo Barra della Vagliotta © Elio Dutto
Il Passo Barra della Vagliotta sembra lì a due passi, ma è solo un’illusione perché occorre ancora risalire un buon tratto abbastanza ripido in pietraia.

Ancora in salita verso il passo © Elio Dutto

Alle mie spalle la Cima dell’Asta illuminata dal sole © Elio Dutto
Il segmento finale mi fa passare attraverso arbusti di rododendri prima di declinare sul passo, che divide la cima della Vagliotta (2548 m) a sud-ovest da quella del Lausetto a nord.

Arrivo al passo © Elio Dutto
Raggiunto il passo Barra della Vagliotta (2456 m) mi fermo per una decina di minuti ad osservare il panorama che diventa sempre più grandioso verso il monte Carbonè (2873 m), il Clapier (3045 m), la Maledia (3061 m) e il Gelas (3143 m).

Uno sguardo al trio Clapier, Maledia e Gelas © Elio Dutto
Riprendo poco dopo la marcia per gli ultimi 231 metri di dislivello che mi separano dalla cima seguendo la lunga cresta in direzione nord. Il tratto si svolge superando, tra erba e roccette, alcuni dossi pietrosi e un’anticima.

Verso la croce di vetta © Elio Dutto
Poi su pietraia ne raggiungo la sommità e la piccola croce di vetta.

In cima © Elio Dutto

Autoscatto sulla cima del Lausetto © Elio Dutto
Stupendo l’arco delle montagne a sud e ad ovest. In primo luogo è importante la veduta che ho sull’Asta Soprana (2950 m), sull’Oriol (2943 m) a due passi da me, posti appena prima dell’Argentera che svetta al fondo.
Appena più a destra, ma distanti, intravedo le Teste del Claus (2889 m) e del Malinvern (2939 m) e il Monte Matto (3088 m). Ora posso ammirare la Valle della Rovina con i vari laghi, racchiusa al fondo dalla Maledia e il Gelas.
A nord invece scorgo, molto in basso, il nascosto lago di Lausetto e, a nord-est, l’abitato di Valdieri seguito da tutta la pianura cuneese.

Dalla cima ancora uno sguardo verso l’Oriol, il Punto Nodale e le due Aste © Elio Dutto

Versante nord. In basso si può scorgere il laghetto del Lausetto © Elio Dutto

Veduta verso Valdieri, Monte Saben e la pianura cuneese © Elio Dutto

Si può notare il lago del Chiotas, al centro della foto © Elio Dutto

L’argentera in secondo piano © Elio Dutto
Non c’è un filo di vento; in assoluta tranquillità rimango qui in contemplazione una quarantina di minuti prima di riprendere il percorso di discesa. La mia idea è di scendere fino al bivio per il Bivacco Costi e poi fermarmi una mezzoretta per rifocillarmi. E così faccio, prendendomela comoda per il restante percorso.

Veduta del Monte Matto e del bivacco Barbero, sul poggio, durante la discesa dal Passo © Elio Dutto
Scendendo in seguito verso il Gias inferiore della Vagliotta metto quasi il piede su una vipera accovacciata sul sentiero dietro uno scalino di pietra.
Purtroppo non riesco a fermarla e fotografarla perché, più veloce di me, si infila in un buchino sotto la pietra. Oltre alla vipera gli unici esseri viventi da me visti durante tutta l’escursione sono due cavalli merens al pascolo presso il gias inferiore della Vagliotta.
Veramente una bella escursione nel posto più tranquillo del mondo.

Cascata © Elio Dutto

In discesa nel vallone della Vagliotta © Elio Dutto
Lodovico
01/10/2014 alle 18:29
Caspita, sempre vipere da quelle parti! :-))
Elio Dutto
01/10/2014 alle 19:20
In effetti non me l’aspettavo proprio neanch’io, vista la stagione, ma quel giorno faceva abbastanza caldo.
Davide
01/06/2020 alle 00:40
Buonasera Sig. Elio, sono salito questo pomeriggio sul monte Lausetto seguendo la via classica dal ponte della Vagliotta. Volevo segnalare che, al termine della gita, il mio GPS indicava quasi 13 km mentre le sue indicazioni parlano addirittura di 18….confrontando con altri itinerari da me percorsi, sarei indotto a pensare che la mia rilevazione sia quella più giusta. Cordiali saluti. Davide
Elio Dutto
01/06/2020 alle 08:35
Ciao Davide. Dovremmo tornare su con tre o quattro GPS per fare un confronto e poi farne una media. Nello stretto vallone della Vagliotta abbiamo già notato altre volte che il segnale rimbalza contro le pareti e questo può falsare la distanza. A proposito, immagino che il ponte in legno a metà del vallone sia già stato messo in funzione…
Valerio Dutto
01/06/2020 alle 15:47
Ciao Davide, ho verificato e in effetti i chilometri da te indicati mi sembrano più precisi. Ho già aggiornato il dato e… grazie per la segnalazione!
Alessandra
10/08/2020 alle 19:57
Ciao, grazie per il tuo sito che sempre consulto e per le tue dettagliate descrizioni. Sabato sono stata sul Lausetto, a me però dà circa 20 km tra andata e ritorno. Ottimo panorama, tantissimi camosci sulla sponda del Barbero e stambecchi sotto la cima. Hai notato anche tu quella specie di grotta poco prima che il sentiero inizi ad essere ripido? Sembra quasi il resto di una vecchia miniera. Grazie ancora e buone escursioni!
Elio Dutto
10/08/2020 alle 21:45
Ciao Alessandra. Non mi sembra di aver visto quella grotta che dici. Potrebbe anche essere una vecchia miniera, nella zona ce ne sono altre, infatti. Cerco di fare le descrizioni nel modo più dettagliato possibile, almeno questo è nelle mie intenzioni. Ciao e buone camminate!
Valerio Dutto
11/08/2020 alle 09:26
Ho verificato per la lunghezza del percorso. Mistero svelato: il GPS di Elio si era scaricato durante la discesa, per cui la lunghezza indicata era di soli 13 km, mentre in realtà siamo intorno ai 18. Grazie per la segnalazione!
Armando
29/08/2021 alle 23:23
Andando al Lausetto col cane avevo visto almeno un centinaio di camosci, mai visti così tanti, al passo un branco di decine, il cane non ha capito i limiti di percorso consentiti
Armando
29/08/2021 alle 23:33
Però l’ho legato per evitare di disturbare gli ungulati e mi riferisco a parecchi anni fa
Giorgio signorile Supporter
06/09/2020 alle 18:52
Sono salito ieri, meravigliosa giornata e panorama da commuoversi, non vorresti più scendere! Le vostre info precise e come sempre un ottimo antipasto della vera escursione, grazie
Elio Dutto
06/09/2020 alle 21:23
Grazie Giorgio del feedback. Buone escursioni!!!