Cima della Brignòla

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  1. Bella escursione che, come al solito, cercherò di effettuare seguendo i vostri commenti. Il tratto su terreno mobile che descrivete è molto difficoltoso? C’è una traccia da seguire? E’ molto lungo? L’alternativa sarebbe di percorrere il tratto che voi avete percorso in discesa fino al lago della Brignola e ridiscendere dallo stesso percorso? E’ più agevole?
    Grazie per il vostro costante impegno.


    • Ciao Albino. Il tratto su terreno mobile non è molto lungo ma può essere rischioso. Se arrivato al lago della Brignola sali al colle Brignola Seirano, eviti completamente questo tratto e la salita non presenta nessuna difficoltà (si tratta in pratica del percorso che noi abbiamo fatto al ritorno).


  2. Oggi seguendo le tue precise indicazioni sono salito alla cima della Brignòla.
    Molto bella anche con il tempo infausto che mi ha preso sulla cima.
    Poi scendendo sono salito sia alla cima Seirasso che poi al mondole’.


  3. Ciao a tutti voi.
    Oggi ero intenzionato di fare un giro sul Mondolè con Silvia ma ahimè ha preso un’influenza nell’ultima settimana, non avendo combinato niente con gli altri colleghi di lavoro e amici, mi ritrovo ad andare da solo.
    Continuando nel proposito di esplorare le vallate vicine alla mia abitazione ecco che decido di non scostarmi troppo dal luogo scelto in precedenza.
    Così punto la mia attenzione su Cima della Brignola, non troppo lunga da permettermi di tornare dalla mia malata il più velocemente possibile.
    Così alle 7:30 parcheggio la macchina dal Rifugio Balma, fa addirittura meno freddo rispetto alla pianura (8° gradi contro i 6° di Mondovì), però il vento quando fa capolino è gelido.
    Il cielo è un po’ nuvoloso verso la Liguria ma il resto è bello sgombro da nuvole.
    Eccomi intraprendere la sterrata che portano ai Gias vicino ai Laghi della Brignola, prima in discesa con il sempre curioso cartello di Magliano Alpi, e poi in salita verso la conca degli specchi d’acqua.
    Si sta bene con gli indumenti autunnali addosso, le foglie stanno iniziando ad ingiallirsi per la stagione.
    Sono completamente solo non incontro nessuno per tutta la salita.
    In circa un’ora e venti arrivo al maggiore dei Laghi della Brignola con il suo livello molto abbassato rispetto al suo massimo.
    A memoria ricordo la visuale del satellite che offre Cuneotrekking con la traccia GPS e mi ricordo che ai tempi avevano tagliato su un pianoro che una volta era un lago per immettersi nel valloncello del Colle Brignola/Seirasso.
    Così faccio e dopo un po’ di fuori sentiero trovo la traccia che sale al colletto.
    Tra rododendri e pascoli arrivo al passo e la visuale si apre paurosamente come una sorpresa improvvisa: le alture dell’Alta Valle Ellero svettano nell’azzurro del cielo.
    La vetta la vedo alla mia sinistra ed inizio la ripida salita.
    Ed ecco che improvvisamente il rumore degli spari dei cacciatori riecheggiano nella sottostante Valle Ellero, pochi istanti dopo un gruppo di camosci scollina verso la valle Corsaglia per fuggire spaventati. Non fanno caso subito alla mia presenza e mi passano molto vicino fino a che il più grande si accorge di me e coordina il branco per allontanarsi.
    Non li rivedrò più.
    Comunque arrivo alla vetta dopo 2 ore esatte dalla partenza e qui una sorpresa: la croce metallica è stata spostata.
    Ora si trova ad un paio di metri dal cippo di pietra che segna il punto più elevato, in direzione Ovest rispetto a quest’ultimo, prendendo il libro di vetta leggo che la croce era crollata l’anno scorso per le intemperie così ne hanno approfittato per spostarla in un punto più “consono”. E’ più bassa rispetto a prima a giudicare dalle foto qui, infatti per poco non ci piantavo una craniata…
    Il panorama è stupendo, le montagne vicine fino a quelle della Valle d’Aosta si vedono molto bene, peccato che la pianura ed il Mar Ligure siano coperti dalla nebbia.
    Il vento però è costante ed è freddo, d’altronde siamo ad Ottobre ed ero a quasi 2500 m…, così qualche fotografia, ammirare i panorama ancora un po’ e uno scritto sul libro di vetta prima d’intraprendere la via del ritorno.
    Dopo la discesa dal colle oltrepassati i rododendri decido di tagliare direttamente verso i gias per prendere subito la via sterrata.
    Durante il ritorno ecco incontrare i primi escursionisti della giornata anche se è un po’ tardi per salire.
    Comunque alle 11:40 sono già dal Rifugio Balma, ancora aperto ed affollato di gente, dove prendo la macchina per tornare a casa.
    Tra l’altro nota di plauso per i recenti lavori pubblici che hanno sistemato la sterrata Prato Nevoso-Balma ora quasi priva di buche ed avvallamenti pericolosi, ho un’utilitaria normalissima e sono salito e sceso agevolmente.
    Bella escursione veloce in un ambiente che ho sempre apprezzato che che avevo lasciato un po’ in disparte per altre destinazioni, bella vetta panoramica.
    Un saluto da Mattia di Mondovì.
    Resto una mezz’oretta


    • Ciao Mattia, ora che mi dici che la croce è stata spostata vicino al cippo di pietra, dovrò tornare su un’altra volta. Il luogo è sempre magnifico, specie se il tempo accompagna.
      Mi spiace per Silvia, che sicuramente avrebbe gradito salire su questa cima. Auguri per una pronta guarigione. Ciao