Fino al rifugio Migliorero (2.094 m) l’itinerario ricalca fedelmente questa descrizione.
Appena prima del rifugio proseguiamo verso il passaggio che divide in due il lago inferiore d’Ischiator. Il sentiero procede poi nell’ampio avvallamento dirigendosi a sud-ovest verso la balza che racchiude i laghi di mezzo.

In salita oltre il rifugio Migliorero © Cuneotrekking
Poco prima di raggiungerli lasciamo, a destra, la deviazione (palina segnaletica) che porta verso il Becco Alto dell’Ischiator.
Gli ultimi tornantini ci conducono sul pianoro soprastante dove sono ubicati i laghi Ischiator di mezzo. Li troviamo ancora un po’ in ombra. Qualche minuto per una veloce colazione poi riprendiamo il cammino verso sinistra dove ricomincia la risalita.

Primo Lago Ischiator di mezzo © Cuneotrekking

Ancora lui © Cuneotrekking

I due laghetti © Cuneotrekking
Lo strappo seguente è abbastanza deciso e, dopo numerosi zig-zag, peraltro panoramici sui laghi di mezzo, ci affacciamo su un’ampia pietraia. In qualche caso può servire l’aiuto delle mani e può creare difficoltà in chi soffre di vertigini.
Il tratto ulteriore ci conduce nella pietrosa conca dove, più in basso e al centro, troviamo il lago d’Ischiator superiore (2755 m). Da sinistra, tra la nebbia che si muove velocemente, scorgiamo la Punta Gioffredo (2960 m), poi il gendarme del Corborant, il canalino di salita alla cima e il Corborant (3010 m).

Lago di Ischiator superiore © Cuneotrekking

Salendo verso il passo © Cuneotrekking

Il Corborant e il gendarme alla sua sinistra © Cuneotrekking
Dalla riva del lago che raggiungiamo con una piccola discesa, si notano i segni rossi che portano verso la forcella di salita al Corborant.
Noi invece svoltiamo a destra (nord-ovest) sulle tracce che proseguono in direzione del Passo d’Ischiator. Più verso destra compare anche la cima Ischiator sud, meta di questa escursione.

Verso il Passo d’Ischiator © Cuneotrekking
Raggiunto il Passo (2843 m) si apre una veduta grandiosa verso la vallée de la Tinée. Il lago Rabuons (2501 m) è veramente enorme e spettacolare.

Cima d’Ischiator sud vista dal passo © Cuneotrekking

Il grande lago di Rabuons © Cuneotrekking
Verso nord-ovest possiamo ora vedere molto bene la vetta del Tenibres (3031 m), massima elevazione della Valle Stura. Alla sua destra spicca la Rocca Rossa (2995 m), le cime della Montagnetta (2946 m), le tre vette di Schiantalà (2931 m) e il Becco Alto dell’Ischiator (2996 m). Sotto la Rocca Rossa, in territorio francese, sono adagiati il lago Chaffour (2621 m), il lac du Cimon (2645 m) e il minuscolo lac de la Montagnette.

Dal passo, veduta sul Becco Alto dell’Ischiator © Cuneotrekking

Tenibres, Rocca Rossa e alcuni laghi in territorio francese © Cuneotrekking
Lasciato il Passo momentaneamente, ci dirigiamo verso la rocciosa cima sud (2930 m) una novantina di metri più in alto, dalla quale avremo una veduta ancora più spettacolare su tutto l’arco alpino, ma anche verso il Vallone dell’Ischiator e il rifugio Migliorero.

Il vallone dell’Ischiator visto dalla cima sud © Cuneotrekking

Dalla cima, veduta sul passo © Cuneotrekking
Panorami superlativi! Iniziamo ora la discesa che ci ricondurrà prima sulle rive dei laghi di Mezzo, poi su quelle del laghetto del rifugio Migliorero, dove pranzeremo in compagnia di numerosi escursionisti che lo hanno raggiunto.

Tornando verso il lago Ischiator di mezzo © Cuneotrekking
Più tardi ridiscendiamo il tratto rimanente fino al parcheggio. In discesa al parcheggio © Cuneotrekking
liliana
29/09/2014 alle 09:52
Salve, grazie a te ho potuto effettuare questa bellissima gita in una giornata fantastica. Vorrei però farti un appunto sul grado di difficoltà. A mio modesto parere dovrebbe essere EE e non solamente E. Liliana
Elio Dutto
29/09/2014 alle 11:32
Ciao Liliana. Non l’ho classificata EE solamente perché è tutta abbastanza segnalata tranne, è vero, l’ultimo tratto che porta alla cima. Comunque trovo che sia giusto sentire il parere di altre persone che l’hanno salita e tenere anche conto del giudizio di chi ha visto qualche difficoltà. Ciao Liliana e buone gite!!!
filippo bullano Supporter
22/08/2018 alle 17:26
apprezzo sempre la cura con cui si espone l’itinerario, comprese le belle foto, l’unica integrazione, a mio parere, è il passaggino tra il secondo e il terzo lago, quasi alla fine dello strappo che porta alla pietraia sotto il lago sup., che richiede l’aiuto delle mani ed è da tenere in conto per chi soffre di vertigini….. (esperienza avuta nel gruppo di ragazzi che ho portato sabato fino al passo dell’ischiator).
Elio Dutto
22/08/2018 alle 21:49
Grazie Filippo per avercelo comunicato. Non pensavamo potesse creare qualche difficoltà. Provvediamo comunque a inserire una nota all’interno dell’escursione. Ciao e buone escursioni.