Oggi ho a disposizione solamente la mattinata per concedermi un’escursione veloce. Dal parcheggio scendo un corto tratto di strada che porta sul ciglio del torrente Ellero e lo attraverso su un ponte in legno (1320 m).

Il ponticello sul torrente Ellero © Cuneotrekking
Aggiro un vecchio camioncino rosso lasciato lì come probabile ricovero attrezzi. Il sentiero prosegue superando un piccolo dosso, poi ripiana costeggiando il torrente a breve distanza per circa 150 metri (seguire ometti e tacche bianco/rosse) e raggiunge una spalla rocciosa che percorro in salita, a sinistra del valloncello incassato occupato dal rio Curassa.
Il tratto iniziale, ripido, si inoltra penetrando in un boschetto di ontani e rododendri che stanno iniziando la fioritura, mantenendosi sulla sinistra dello spumeggiante rio Curassa, che più sopra forma anche alcune cascatelle.
Questo tratto porta, dopo circa trecento metri di dislivello, al passo della Colletta e mi lascia su un bel pianoro inciso dal rio; alle mie spalle intanto si erge maestosa la sagoma della Cima Cars.

Alle mie spalle, la cima Cars © Cuneotrekking

Crocus lungo il sentiero di salita © Cuneotrekking
Il sentiero prosegue quindi sulle propaggini meridionali della Cima Durand dove, a stento, riesco ad evitare un tappeto unico di giunchiglie gialle.

Dal passo della Colletta © Cuneotrekking
Dopo aver costeggiato per un buon tratto il rio, lo supero con un semicerchio verso destra per raggiungere il Gias della Colletta (1772 m) su cui sorge un prefabbricato.

Gias della Colletta © Cuneotrekking
Pochi metri dopo il prefabbricato, senza seguire sentieri, salgo verso sinistra inerpicandomi su alcune roccette e, pochi metri più in alto, raggiungo un vistoso segnale di pietra dal quale, a sinistra, prende inizio il sentiero verso la cima Durand.

L’arrotondata Cima Durand © Cuneotrekking

Giunchiglie sul sentiero © Cuneotrekking

Verso la Colla Bauzano © Cuneotrekking
Con percorso trasversale contorno alcuni valloncelli tagliando, tra gli ontani, le arbuste pendici del Mondolè per raggiungere la cosiddetta “Colla Bauzano” (1949 m). Lungo questo tratto incontro decine di caprioli intenti a brucare rametti e tenera erbetta.
Alla Colla Bauzano, che può essere raggiunta anche da Artesina, sono presenti alcuni impianti sciistici del comprensorio Mondolè ski. È anche presente una grossa fontana da cui fare rifornimento.

Colla Bauzano © Cuneotrekking

Sguardo su parte delle cime delle valli Ellero e Pesio © Cuneotrekking

Cartelli segnaletici alla Colla Bauzano © Cuneotrekking
Seguendo i piloni dello skilift risalgo la china erbosa costellata da milioni di crocus, genzianelle, giunchiglie ecc. fino a raggiungere il punto roccioso della sommità.

In salita su un tappeto di fiori © Cuneotrekking

Verso la cima © Cuneotrekking

Sguardo dalla cima Durand © Cuneotrekking

Verso la Rocca dell’Inferno © Cuneotrekking
Peccato per un po’ di nebbia che a tratti mi avvolge. Il panorama dovrebbe essere grandioso. Da qui potrei vedere il rifugio Mondovì (1761 m) e il Monte Grosso (2041 m), salito lo scorso anno, ma anche la cima delle Saline (2615 m), le cime Serpentera (2358 m) ed il Marguareis (2651 m).

Durante la discesa al gias della Colletta © Cuneotrekking
Dopo una breve permanenza riprendo la discesa verso la Colla Bauzano, poi verso il gias della Colletta ed infine faccio ritorno al parcheggio sulle orme dell’andata.

Gias della Colletta © Cuneotrekking

Nuovamente nei pressi del passo della Colletta © Cuneotrekking
claudia mattiauda
22/05/2015 alle 13:56
Complimenti come sempre per le bellissime foto. Avremmo programmato questa escursione per domenica prossima ma ho avuto modo di vedere proprio ieri alcune vette delle Alpi Liguri imbiancate di neve fresca … Sapete dirmi se anche la Cima Durand è stata interessata da queste recenti nevicate? Ciao Claudia
Elio Dutto
22/05/2015 alle 18:32
Ciao Claudia, purtroppo la quota neve è attorno ai 1500 metri. Non ce n’è tanta ma può dare qualche disturbo. Speriamo se ne vada via velocemente.
Grazie per i complimenti e buone gite!!!. Ciao.
claudia mattiauda
22/05/2015 alle 19:59
Grazie tante e buone gite anche a voi!!!
Mattia Bertero Supporter
24/10/2015 alle 21:22
Ciao a tutti voi.
Dopo un mese e mezzo in cui, per varie vicissitudini, io e la mia morosa non siamo riusciti ad andare in montagna ecco che oggi pomeriggio abbiamo affrontato la nostra 45° escursione insieme e siamo andati alla Cima Durand, però percorrendo il classico percorso da cui si parte da Artesina.
In realtà volevamo partire al mattino presto e magari spingersi un po’ più in la della Cima Durand ma sono stato chiamato al lavoro per uno straordinario fino alle 12.
Il tempo non è dei migliori ma oggi era l’unico giorno in cui potevamo fare qualcosa tra i monti e così eccoci di nuovo con lo zaino in spalla e gli scarponi tra i piedi, in compenso fa insolitamente caldo per il periodo e per il tempo meteorologico, tanto da permetterci di salire con le maniche corte e pantaloncini corti.
Verso le 13:15 iniziamo la nostra piccola scalata (scelta per non sforzare troppo le gambe), inizialmente si percorre una strada sterrata che porta fino al Rifugio Mettolo Castellino (celebre per la battaglia partigiana del Dicembre del 1944) sulla Tura, la via si presenta abbastanza ripida e non da tregua se non quasi all’arrivo al rifugio, nonostante ciò percorriamo la strada senza difficoltà.
Purtroppo la nebbia sulla pianura copre tutto ma l’arco alpino della provincia ed oltre è ben visibile fino al lontano Massiccio del Monte Rosa.
Sulla Tura la strada finisce e decidiamo di seguire una traccia di fuoristrada che presumibilmente portava fino alla Cima Durand, altrimenti avremmo dovuto improvvisare visto che non esiste un vero sentiero e non è presente nessuna pallina di segnalazione, lo skilift che porta verso Durand ci aiuta per l’orientamento.
Sulla salita verso la cima patiamo un po’ della nostra recente inattività di escursionismo, le gambe diventano pesanti e la fatica inizia a farsi sentire sul serio.
Ad ogni modo la traccia del fuoristrada risulta giusta e finisce a pochi metri dalla cima.
Ultimissimi sforzi ed eccoci arrivati ai ceppi di legno segnalatori dell’arrivo, alle ore 15 più o meno.
Il panorama, nonostante la nebbia, è appagante: vediamo Prato Nevoso e il complesso sciistico della zona, il vicino Mondolè è imponente, le vicine montagne della Valle Ellero (Cima delle Saline, Cime di Serpentera, Cima Cars per scendere fino al Pigna), la Bisalta ed il Bric Costa Rossa, oltre ancora L’Argentera imbiancata ed le montagne della Valle Gesso, tra le Cime di Serpentera sbuca il Marguareis, a decine di chilometri di distanza svetta il Re di Pietra Monviso.
Decidiamo di rilassarci sulla cima per circa un’ora prima di riprendere la via del ritorno, il silenzio è totate e nessun escursionista ha intrapreso la strada durante la nostra salita, percui approfittiamo della pace del luogo (ed io per riposarmi dalla salita e dal lavoro mattutino).
Decidiamo di scendere fino al Colle Bauzano e poi la sterrata fino ad Artesina, così da compiere un anello.
In un’ora dalla cima siamo già arrivati alla macchina alle 17:10.
Una piccola escursione per riprendere un po’ l’allenamento, sperando di riuscire di fare altre gite in tempi brevi.
Saluti da Mattia e Silvia di Mondovì.
Elio Dutto
25/10/2015 alle 08:18
Ciao Mattia e Silvia. Mi stavo già chiedendo se vi eravate persi da qualche parte, visto che non avevo più vostre notizie. Scherzi a parte, bravi avete fatto una bella gita che, anche se non è molto impegnativa, è appagante per le vedute che si hanno sull’arco alpino delle Alpi Liguri e non solo. Approfittatene ancora, fin che il tempo tiene, ora che non c’è ancora neve.
Ciao. Un saluto a te e Silvia da parte di tutti i componenti di cuneotrekking.