Percorriamo il primo tratto, ancora avvolto nell’ombra, sulla carrozzabile sterrata che sale per qualche chilometro verso il rifugio del Malinvern (1840 m).

Nel primo tratto di strada © Elio Dutto
Il nome Riofreddo non si smentisce e in effetti anche oggi il freddo è pungente. Cammin facendo, entriamo in una lunga pineta con la presenza costante della massiccia mole del monte Malinvern sullo sfondo.
Non tenendo conto delle due diramazioni verso destra che portano ai laghi Nero, Martel e ai laghi di Aver, poco oltre il gias La Grotta (1701 m) lasciamo a sinistra il sentiero P13 che scavalca il torrente verso il lago del Malinvern (2122 m) e a quelli della Paur (2357 m).
Un breve tratto ripido, nuovamente su asfalto, ci conduce nei pressi del rifugio Malinvern, che osserviamo dall’esterno. Abbandonata definitivamente la strada, seguiamo a destra il sentiero P14 (palina) infilandoci tra i larici nella pietraia e proseguendo la salita con una serie di serpentine sul fianco di una parete rocciosa.
Pervenuti più avanti a una conca, sede delle grange Segnassa (1930 m), superiamo un tratto acquitrinoso risalendo il declivio verso destra che conduce in alto nei pressi di due grandi larici centenari gemelli.
Oltre i larici, il percorso volge a sinistra riportandosi nuovamente in vista dell’onnipresente testa del Malinvern (2939 m), quindi continua con l’andamento a zig-zag tra altri grossi larici offrendo, a est, viste spettacolari su Rocca della Paur, cima del Pan Perdù e cime di Valrossa.

Tra i larici oltre gli acquitrini © Elio Dutto
Dopo un lungo percorso la mulattiera perde quota svoltando a destra nel vallone di Orgials. Adagiato in un’ampia conca raggiungiamo il primo graziosissimo laghetto (2150 m).

Lieve flessione verso il lago inferiore di Orgials © Elio Dutto

sulla riva del laghetto © Elio Dutto
Contornandolo sulla destra riprendiamo la salita sulla china erbosa che si innalza alle sue spalle.

Salendo ai laghi superiori © Elio Dutto
Il sentiero più in alto vira a sinistra nella valletta superiore dominata, a destra, dall’alta parete rocciosa del monte della Valletta (2750 m). Risaliti ancora il breve tratto, proseguiamo in direzione del colle di Orgials (2600 m). Nella conca pietrosa compaiono a lato i due laghetti superiori di Orgials (2291 m), di colorazione diversa.

Lago grande © Elio Dutto
Presso la palina segnaletica indicante la cima Lombarda abbandoniamo la stradina. Scendiamo quindi alla base del lago più grande. Cinque metri a sinistra dalla sua base, un ometto indica la partenza.

L’itinerario sale da lì verso la nuvoletta © Elio Dutto
Il percorso, segnalato da frequenti tacche rosse e ometti, risale a zig-zag le ripide pendici tra massi, piantine di mirtilli e qualche larice inerpicandosi verticalmente fino al ricongiungersi con la stradina ex militare proveniente da ovest (2437 m circa). Lungo questo tratto abbiamo bellissimi scorci sui laghi sottostanti.

Laghi di Orgials (o della Valletta) al ritorno © Elio Dutto

Dal lago, salendo il primo tratto di salita alla cima Lombarda © Elio Dutto
All’incrocio (palina) deviamo a sinistra proseguendo per un tratto prima che si restringa a mulattiera. L’itinerario seguente si sviluppa a destra di una barra rocciosa con percorso prevalentemente su pietraia e tratti misti a erba, poi su piccole balze.

Lo sviluppo della mulattiera © Elio Dutto
Più in alto perde leggermente quota per poi virare a sinistra e in salita raggiungere una conca di massi. Su ripido percorso, superiamo i contrafforti della cima Lombarda, poi ci affacciamo su una grande conca con al centro dell’erba.
Grande è ora il panorama verso est che contempla il lago Malinvern (2122 m) e i laghi della Paur (2357 m).

La piccola conca erbosa che si nota alla nostra sinistra © Elio Dutto
Poco più avanti superiamo un piccolo tratto in frana per proseguire poi verso la pietraia finale che si distende con lunghi traversi.

Nei pressi della piccola frana © Elio Dutto

Verso la parte finale © Elio Dutto

Lungo i tornanti © Elio Dutto
Verso quota 2690 metri a un bivio lasciamo a sinistra la mulattiera che porta alla cima Vermeil (2779 m) e al passo del Lupo risalendo, verso destra, gli ultimi comodi traversi che conducono all’arrotondata cima Lombarda con la croce di vetta.

Lontana, a sinistra, l’Argentera, il Malinvern e la cima Vermeil a destra © Elio Dutto
Il panorama a 360° è strepitoso. In lontananza si vede chiaramente il santuario di Sant’Anna, la cima di Orgials, e tutte le vette che circondano il santuario, mentre a est in lontananza appariono l’Argentera (3297 m), la testa del Malinvern, la cima Verneil. Peccato solo per la visuale nella vallée de la Tinée, deturpata dagli impianti sciistici di Isola 2000.

In cima © Elio Dutto

Poco oltre la cima, sul versante di Sant’Anna © Elio Dutto
Rimaniamo in vetta una ventina di minuti poi, a malincuore, riprendiamo la discesa a valle. Ci fermiamo per pranzare sulla riva del lago superiore di Orgials. La giornata è bella e ci dispiace iniziare troppo presto la discesa. Facciamo ancora tappa presso il lago inferiore di Orgials prima di intraprendere la strada del ritorno.

Scendendo al laghetto inferiore © Elio Dutto

sulla riva del laghetto inferiore © Elio Dutto

Ultimo sguardo nel vallone della Paur © Elio Dutto
Anche presso il rifugio Malinvern ci fermeremo a parlare con il gestore Katia Tomatis, campionessa di scialpinismo, negli ultimi giorni di apertura. Sulle orme del mattino torniamo al parcheggio.
cammera@email.it
16/10/2020 alle 13:49
complimenti per la cura e la relazione delle escursioni,
per non parlare delle foto,
il vostro sito un vero capolavoro.
grazie.
Elio Dutto
16/10/2020 alle 14:19
Grazie, ci fa molto piacere! Questo tuo commento premia il lavoro, la dedizione e la cura che mettiamo nel presentare le nostre escursioni.