
In salita, all’ombra della Rocca Senghi. Al fondo il Pelvo d’Elva e la Rocca Marchisa © Cuneotrekking
Quando, tempo fa, percorrevo la valle del Rui per salire al Mongioia, prima della cascata finale e dell’ultimo tratto di salita che porta al Bivacco Boerio, avevo notato una interessante insenatura laterale e avevo immediatamente pensato che prima o poi avrei dovuto salire per dare un’occhiata. Da allora questo pensiero non è mai venuto meno e oggi mi ritrovo con Gelu e Riccardo qui per attuare questo mio desiderio.
Con piacere, ed inaspettatamente, ritrovo alla partenza l’ex collega ed amico Giuseppe S., anch’egli in compagnia di un gruppetto d’amici e diretto alla stessa punta. La giornata si presenta magnifica sotto il punto di vista meteorologico e noi siamo carichi di entusiasmo per affrontare questa salita.
Dal parcheggio, varcato il ponte, seguiamo la sterrata che sembra andare dritta verso la Rocca Senghi. Dopo qualche centinaio di metri deviamo sul sentiero di destra (paline) e ci portiamo a ridosso delle grange Cruset (2020 m). Varcato poco dopo il rio Varaita di Rui, risaliamo a zig-zag un lungo tratto che ci porta ad altre grange. Guadato un rio, più avanti, entriamo nella conca diventata ora più ampia e pianeggiante, tra un tripudio di fiori multicolore.

Fiori di “arnica” nel vallone di Rui © Cuneotrekking

Verso le ultime grange del vallone © Cuneotrekking
Raggiunte le baite Fons di Rui (2437), ancora in ottimo stato, ci portiamo nelle vicinanze di una bella cascata. Un centinaio di metri prima, nei pressi di una grossa pietra, lasciamo a sinistra il sentiero che prosegue per il Bivacco Boerio (palina) e ci dirigiamo su quell’altro che appare al di là del torrente che sale a tornanti sulla destra del Bric Turlè. In questo luogo non c’è una benché minima indicazione che indichi il percorso verso il Colle di Fiutrusa.
Terminato un primo tratto di salita, ci troviamo a dover transitare su bei prati pascolivi, dove il sentiero si perde un po’. Ci dirigiamo comunque verso levante dove, al fondo, si nota una depressione del terreno, appena a sinistra della Punta Fiutrusa diventata sempre più evidente ed andiamo, con lunghi traversi, a raggiungere il Passo di Fiutrusa, posto a 2858 metri nei pressi di un gigantesco cippo di pietre. Anche sul passo, stranamente, non un cartello di segnalazione del luogo in cui ci troviamo.

Mongioia e Salza si intravedono sul fondo © Cuneotrekking

Dal Passo di Fiutrusa verso il Salza © Cuneotrekking
Ci affacciamo sul vallone di Chianale trovandoci, dalla parte opposta , la mole imponente del Monviso. Dal passo, ci dirigiamo verso destra (est) seguendo alcune tracce che prendono a salire l’accidentato crestone (200 metri di dislivello) e lo percorriamo interamente fino sulla cima.

Salita nel tratto accidentato © Cuneotrekking
Con un taglio verso sinistra raggiungiamo una selletta che precede la punta. Da qui alla cima, raggiunta alle 10:27, il passo è breve. Il panorama che si gode ampiamente la salita. Oltre all’onnipresente Monviso tocchiamo quasi con mano il Mongioia ed il Salza mentre, a pochi passi da noi rivediamo con piacere il monte Ferra. A sud, in lontananza, si stagliano le cime del Pelvo d’Elva, Marchisa, Chersogno, Faraut e Maniglia. Insomma, uno spettacolo nello spettacolo.

L’arrivo di Gelu in Punta © Cuneotrekking

Dalla punta verso il Monviso © Cuneotrekking

Sguardo verso il Mongioia e Salza © Cuneotrekking

Monte Ferra all’estrema destra © Cuneotrekking
Nel frattempo mi raggiunge anche l’amico-collega con cui ci fermiamo ad ammirare il paesaggio. Poi, come al solito, scegliamo un posticino più basso per pranzare e stare in tranquillità e riprendere, più tardi, la nostra discesa verso l’ampio vallone di Rui.

Durante la discesa nel vallone del Rui © Cuneotrekking
Osvaldo
26/08/2010 alle 20:44
Ciao, per domenica ho in programma anch’io una gita in quel vallone, spero di trovare una giornata bella come quella che avete avuto voi. Ormai siete una buona fonte di informazione e…ispirazione. Ciao ciao. Osvy.
cuneotrekking
27/08/2010 alle 09:43
Ciao Osvy! Grazie per i complimenti e buona gita! Facci poi sapere com’è andata!
Osvaldo
30/08/2010 alle 20:50
Ciao amici, ieri sono andato al colle dell’Autaret: a parte il vento a tratti forte e freddo, la giornata è stata favolosa in un vallone di grande bellezza. una gita adatta a tutti che vale la pena provare. Naturalmente non mi riferisco a voi che siete escursionisti con la “E” maiuscola. Alle prossime gite. Ciao Osvy.
cuneotrekking
31/08/2010 alle 21:03
Grazie Osvy per le informazioni. A presto e buone gite!
Stefy Gheroppa IMontanari
08/05/2017 alle 13:04
Nessuno che è andato su con la neve ultimamente? L’abbiamo messa nel mirino dopoo essere saliti sul Ferà, il Ferà però è molto semplice 🙂