Seguiamo il nastro asfaltato che, a tornanti, sale verso l’alto. Dopo aver superato la vicina borgata Ciamp poco più avanti arriviamo ad una sbarra. Incrociando ogni tanto il sentiero della via dei Morti, che lasciamo per il ritorno, proseguiamo sullo sterrato pervenendo dopo numerosi tornanti al bivio per la Meire Chermoulin che lasciamo a destra.

Nei primi tratti di strada © Cuneotrekking

Sempre sulla sterrata © Cuneotrekking
Seguendo ora un lungo traverso tra numerose ginestre che hanno iniziato la fioritura, con belle visuali sul Monviso, perveniamo ad un altro bivio, ma lo ignoriamo continuando sul traverso che poco dopo prosegue con una lunga serie di tornanti inserendosi nella balconata di rocce stratificate che sorreggono le pendici del Selassa.

Il panorama si amplia © Cuneotrekking
Al termine del tratto roccioso sbuchiamo su un ripiano erboso e superando alla sua sinistra un castello di rocce accatastate, con baita addossata, con un diagonale perveniamo sul poggio dove si trova la cappella in pietra di santa Lucia della Vardetta (1610 m).

Il castello di rocce accatastate © Cuneotrekking

Poco più avanti © Cuneotrekking

Sul ripiano erboso © Cuneotrekking

Arrivando alla cappella di santa Lucia della Vardetta © Cuneotrekking
In estate qui si svolgono pellegrinaggi provenienti dai paesini limitrofi.
Il cammino prosegue su traccia su ripiano erboso, poi si sposta leggermente con diagonale verso destra in direzione di un altro castello roccioso denominato Rocca Vardetta (1764 m).

Verso la Rocca della Vardetta © Cuneotrekking
Con un altro diagonale ascendente verso sinistra ci dirigiamo verso uno spuntone di rocce che aggiriamo per raggiungere subito dopo la punta Selassa (il cui nome sta per “ampia insellatura”).

Salendo dopo la Rocca della Vardetta © Cuneotrekking

Arrivo a Punta Selassa © Cuneotrekking

Il panorama dalla punta © Cuneotrekking
Il panorama spazia su tutta la catena del Monviso e, sul lato opposto, sulla pianura di Paesana. Quassù troviamo la compagnia di due signori, grandi conoscitori di questi luoghi con i quali affronteremo insieme, dalla cappella di Santa Lucia, il ritorno ad anello passando dalla “Via dei Morti”. Prima però ci divertiamo a scattare foto in direzione del Monviso che gioca a nascondersi tra le nuvole.

Toh, spunta il Monviso © Cuneotrekking
Più tardi iniziamo la discesa verso la cappella di Santa Lucia ripercorrendo il tratto che avevamo fatto in salita, fermandoci qualche minuto presso la Rocca della Vardetta, dove il paesaggio verso la pianura è incomparabile.

Inizio della discesa © Cuneotrekking

Poco più in basso © Cuneotrekking

Ci dirigiamo alla Rocca della Vardetta © Cuneotrekking

Un salto sulla Rocca della Vardetta © Cuneotrekking

Ora si punta verso la cappella di Santa Lucia © Cuneotrekking
Pranzato presso la cappella di Santa Lucia, affrontiamo ora il percorso di discesa in compagnia dei due signori incontrati alla Selassa. Il percorso parte dalla palina posta sul lato sud della cappella. Seguendo la direzione Bric Arcett eseguiremo ora un tratto di discesa della Vio di mort. Naturalmente quello che facciamo è un percorso facoltativo in compagnia di chi conosce bene questi posti, diversamente il ritorno può ricalcare quello dell’andata.
È interessante però avere qualche informazione su questa Vio di Mort e la traggo da un opuscolo lasciatomi da uno dei nostri accompagnatori.
Il primo tratto di discesa ci porterà al bivio per il Bric Arcett che lasciamo a sinistra, quindi proseguiamo verso un gruppo di case dopo le quali, mantenendo la destra ad un altro bivio, torneremo sulla sterrata più in basso. Percorsi cento/centocinquanta metri sulla strada in salita, scenderemo svoltando nel ripido bosco a sinistra trovando, molto più in basso, il vecchio cimitero. Ritrovata la strada torneremo in pochi minuti alla borgata Beitoni.

Scendendo lungo la Vio di Mort © Cuneotrekking
Ornella
23/07/2019 alle 12:09
Grazie per i suggerimenti! Sabato 20 luglio 19 siamo saliti alla cima della Montagnetta valle Stura …. bellissima escursione per noi liguri una levataccia ma ne vale la pena. Saluti Ornella
Elio Dutto
23/07/2019 alle 12:19
Ciao Ornella, purtroppo voi siete distanti dalle nostre vallate, ma vi ammiro molto, nonostante i disagi, per la voglia e la costanza che ci mettete. Ciao e grazie a te per il feedback