Seguiamo la strada asfaltata che aggira il piccolo nucleo di case di Frise in direzione di altre minuscole borgate sparse sul versante soleggiato. Passati davanti alla scuola elementare proseguiamo in direzione ovest trascurando poco dopo a destra la derivazione verso comba Saresin.
Più avanti attraversiamo la borgata Crosasso (1.304 m). Poche decine di metri dopo uno chalet in legno abbandoniamo l’asfalto per svoltare a destra su una sterrata. Dopo centocinquanta metri (palina) lasciamo anche questa per svoltare a sinistra su una stradina in leggera discesa che con andamento altalenante ci porta al fondo del vallone nella comba del rio delle Frise.
Dopo aver scavalcato in una curva un rio proveniente dalle alture del monte Bram seguiamo ancora la strada e senza prendere deviazioni troviamo sulla sinistra un’indicazione per il bivacco Russet.

Salendo © Elio Dutto
Scavalcato il rio delle Frise il sentiero si dirige in piano verso il bosco e, poco prima di un gruppo di faggi, svolta a destra verso le pendici boscose del monte (tacche bianco/rosse). In costante salita proseguiamo per un buon tratto tra faggi e arbusti vari fino ad approdare sulla radura e al bivio (1.687 m) per Santa Lucia di Coumboscuro.

Più in alto © Elio Dutto
Proseguendo ripidamente sulle pendici spoglie di alberi ci portiamo al soprastante gias del Pergo, dove partono altri percorsi verso la rocca Radevil e il colle dell’Ortiga.

Verso il bivacco © Elio Dutto
Pochi metri sopra raggiungiamo il bivacco Russet (1.900 m), struttura metallica ancorata al terreno.

Il bivacco Russet © Elio Dutto
Ripresa la salita alle spalle del bivacco (destra) ci inoltriamo nell’avvallamento roccioso che separa le due rocche.

Sentiero dopo il bivacco © Elio Dutto
La mulattiera, tra erba e pietre, si dirige verso l’alto con andamento a zig-zag e raggiunge una biforcazione (frecce). Qui decidiamo di intraprendere la salita verso sinistra su sentiero poco evidente tra rododendri e anemoni che raggiunge un piccolo varco a destra della Pergo Piccola. A dispetto del nome è la più alta fra le due.

Salendo tra rododendri e anemoni © Elio Dutto
Aggirandola, i segni conducono all’attacco. Un breve traverso ci porta tra le rocce dove recentemente sono state posizionate una scaletta metallica e due catene che facilitano la salita.

Una piccola scaletta in metallo facilita la salita © Elio Dutto

Poco prima della vetta © Elio Dutto
Bellissimo il paesaggio a giro d’orizzonte sulle Marittime, sui vicini monti Grum e Bram e sul lontano Monviso.

Sulla Rocca Pergo Piccola © Elio Dutto
Da qui è anche visibile il bivacco Russet, a picco sotto di noi.

Il bivacco Russet mimetizzato tra le rocce © Elio Dutto
Ridiscesi alla base, riprendiamo la marcia seguendo la cresta fino a un dosso tempestato di anemoni e asfodeli da cui abbiamo una bella visuale sulla Rocca Radevil.

Salendo al dosso © Elio Dutto

Asfodeli. Sullo sfondo la Rocca Pergo Piccola. © Elio Dutto
Da lì scendiamo tra i rododendri per ricollegarci al sentiero che conduce al passo della Magnana.

Discesa tra rododendri © Elio Dutto
Svoltando a destra ci portiamo alla base di un gigantesco torrione (2.055 m).

Il torrione visto durante il rientro © Elio Dutto
Scendendo alla sua sinistra per circa venti metri seguiamo alcuni ometti che ci conducono in pietraia. La salita è a vista e raggiungiamo la cima superando un canalino pietroso.

Rocca Pergo Grossa. Al centro è visibile il canalino da risalire. © Elio Dutto
Al termine svoltiamo verso sinistra per raggiungere l’ometto posto sulla vetta.

Sulla cima di Rocca Pergo Grossa © Martino Dutto
Tornati ai piedi della rocca riprendiamo la discesa prima verso il bivacco e da lì fino a Frise.

Discesa dal canalino della Rocca Pergo Grossa © Elio Dutto

Rientro a Frise © Elio Dutto
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