Dal parcheggio (1713 m) superiamo le case di una colonia estiva e proseguiamo oltre scavalcando il rio di Stau. La mulattiera sale in direzione del vallone superiore di Pontebernardo iniziando una più marcata salita.

Salendo da Prati del Vallone © Cuneotrekking
Dopo alcuni tornanti (quota 1898 m) abbandoniamo il sentiero che prosegue dritto in direzione del rifugio Lausa, deviando sulla sterrata a destra (GTA) che si innalza panoramica su prati del Vallone. La salita è facile e tranquilla. In una curva della strada (quota 1934 m) stacca a sinistra (tacche rosse) un sentiero diretto che porta al colle di Panieris (2683 m) e alla Testa del Ferro (2769 m).
Proseguendo sulla sterrata in ambiente prativo tra cespugli di sorbo raggiungiamo una bella baita con fontana, sede del gias sottano di Stau (2090 m), oggi frequentata da un gregge di pecore che ci accompagnerà in salita per un buon tratto, fino a disperdersi in una lunga fila nelle vicinanze del colle Panieris.

Gregge al pascolo © Cuneotrekking
Alle nostre spalle, dalla parte opposta, si evidenzia sempre più il passo Sottano di Scolettas (2223 m), le cime del Becco Alto del Piz (2912 m) e la Testa dell’Ubac (2991 m).
Aggirato un costone roccioso, i prati cedono il posto alle rocce cambiando e migliorando il paesaggio che diventa finalmente di alta montagna. La sterrata ora si riduce a sentiero e si innalza a zig-zag verso il centro del vallone. Il ripido tratto ci porta su una balza tra erba e rocce, mentre si apre una finestra panoramica che guarda verso il colle di Panieris.
Il percorso prosegue ora senza difficoltà in leggera salita su chine di erba e pietre e conduce, in alto verso destra, in direzione di una evidente piramide di roccia, alla cui base è adagiata una ex casermetta militare.
Poco prima (quota 2330 m), prestando un po’ d’attenzione, si può scorgere un piloncino votivo eretto dagli Alpini nel 1940 (deviazione per il colle Panieris). Proseguendo invece a destra, verso l’evidente insenatura del colle, raggiungiamo una seconda baita molto ben ristrutturata, con abbeveratoio per mucche e fontana.

Malga © Cuneotrekking
Da lì proseguiamo verso il centro del vallone di Stau, notando ormai vicine le postazioni ex militari che stanno a ridosso del colle lasciando, a sinistra, la deviazione (quota 2426 m) che porta ad una ex casermetta e al monte Peiron (2796 m)

Verso il colle di Stau © Cuneotrekking
Ancora qualche piccolo, facile tornante da affrontare su terreno erboso ed eccoci arrivati al valico di Stau (2500 m).
La Rocca Verde è situata a destra, a nord-est del colle. Proseguendo in leggera salita, lato del vallone Forneris, risaliamo il sentiero fino ad una prima balza erbosa, quindi continuiamo seguendo un tratto di cresta aggirando poi verso destra una parete rocciosa.

Dal colle di Stau salendo alla Rocca Verde © Cuneotrekking
ll tratto di salita successivo, tra le rocce e poi su ripidi sfasciumi a destra, ci porta nel ripiano superiore dal quale abbiamo la visuale completa di tutto il castello sommitale della Rocca Verde.

Rocca Verde in secondo piano © Cuneotrekking
Puntando verso destra del monte passiamo sul lato sud e risaliamo un canalino roccioso che, al termine, conduce sulla piatta vetta nei pressi dell’ometto.

Nell’ultimo tratto di salita © Cuneotrekking

In cima alla Rocca Verde © Cuneotrekking
Dalla cima il panorama spazia a 360 gradi. Bellissimo il panorama verso il Becco alto del Piz (2912 m) le cime di Vens, il monte Peiron (2796 m), ma anche sul lato opposto in direzione del monte Oronaye (3100 m). Facendo pochi passi verso nord si può notare in basso e lontana la borgata di Ferriere e, più verso destra, Bersezio.

Ferriere dall’alto della Rocca Verde © Cuneotrekking

Dalla cima veduta dell’Oronaye © Cuneotrekking

Spunta anche il Monviso, a destra dell’Oserot © Cuneotrekking

Monte Peiron dalla cima © Cuneotrekking

Veduta del colle di Stau dalla cima © Cuneotrekking
Dopo esserci riempiti gli occhi di meraviglie riprendiamo la via del ritorno fino al colle di Stau.

In discesa al colle di Stau © Cuneotrekking

Aggirando un tratto roccioso © Cuneotrekking
Per pranzare scendiamo alla ex casermetta sotto la ripida parete di roccia. Poi torniamo sulle orme dell’andata nel vallone di Pontebernardo ed infine al parcheggio.

Scendendo a Prati del Vallone © Cuneotrekking
Riccardo
24/10/2018 alle 11:21
Molto interessante, peccato che l’ho fatto per meta’ tempo indietro poi interrotto per temporale! Mi piace! Bravi.
Elio Dutto
24/10/2018 alle 13:46
Ciao Riccardo, puoi sempre riprovarla.
Giacomino
24/10/2018 alle 11:55
Le tue informazioni sono molto ben dettagliate e preziose.bravissimo! Ciao
Elio Dutto
24/10/2018 alle 13:46
Grazie Giacomino!
Margherita
12/11/2018 alle 15:11
Buongiorno! Domenica, meteo permettendo vorrei fare questo giro da lei presentato. Sa dirmi le condizioni neve.. sarà ancora possibile arrivare in vetta ?
Elio Dutto
12/11/2018 alle 16:04
Buongiorno Margherita. Non sono più stato da quelle parti ma ho buone ragioni per pensare che dai 2000 metri in su troverà neve.
Margherita
12/11/2018 alle 22:43
Grazie comunque per le bellissime foto che ha fatto e per le sue preziose indicazioni e idee per i prossimi giri.
Elio Dutto
13/11/2018 alle 07:52
Grazie a lei Margherita. Abbiamo altre belle escursioni da pubblicare nei prossimi giorni e con quelle spero di darle nuovi suggerimenti. Buone camminate!!!