Dopo aver salito l’altro ieri la cima est del Matto, scelgo una meta più facile e tranquilla. Oggi Valerio mi fa compagnia. È l’unica punta, tra quelle menzionate sopra, che non ho mai salito e questa lacuna mi premeva colmarla da tempo. Dato che il tragitto è breve ce la prendiamo molto comoda e partiamo alle 9:18.
Il primo tratto in leggera salita si svolge su sentiero che transita attraverso alcuni bellissimi prati erbosi in fiore. Più avanti il sentiero passa nei pressi di una morena situata sotto le pendici ovest dell’Aver e poi, con alcuni tornanti, devia verso sinistra raggiungendo, al termine di una salita, il colle San Giovanni (2480 m).

Il Colle San Giovanni (2480 m) © Cuneotrekking

Dal Colle San Giovanni verso la Cima Aver © Cuneotrekking
Da questo punto si ha una bella visuale sulla comba Mourrè. Il sentiero digrada ora verso destra e poi torna sul fondo a risalire un ripido pendio di sfasciumi che culmina sull’intaglio del Colle dell’Aver (2585 m); qualche traccia sulla destra evita, in verità, questo tratto franoso, ma ce ne accorgeremo solamente una volta arrivati.

Il Colle Aver (2585 m) dal Colle S. Giovanni © Cuneotrekking
Dal colle si gode una bella vista sul Lago soprano dell’Aver e, verso sinistra, sulla grande pietraia che culmina con la Cima della Testa Gias dei Laghi.
A questo punto non rimane che risalire alcune roccette alla sinistra del colle per portarci alla base di questa lunga pietraia che percorreremo in tutta la sua lunghezza fin sotto la cima.

Dal colle Aver (2585 m) verso la Testa Gias dei Laghi (2739 m) © Cuneotrekking

Il Colle San Giovanni visto dal Colle Aver © Cuneotrekking

Il lago Aver © Cuneotrekking

Il Colle Aver visto salendo verso la T. Gias dei Laghi © Cuneotrekking

Alle nostre spalle, verso la cima (2745 m) e il colle (2585 m) Aver © Cuneotrekking
Non rimane ora che risalire la pietraia e sbucare sul punto più alto (2739 m) dove un cippo di pietre ci attende.

Lunga pietraia prima della vetta © Cuneotrekking
Sono le 10:40. Possiamo ora ammirare un grandioso panorama che spazia da Rocca della Paur all’Argentera, al vicino Malinvern. Sul lato opposto ci troviamo di fronte alla Punta Maladecia, salita lo scorso anno. A sinistra, in fondo al vallone, domina, 700 metri più in basso, il complesso di Sant’Anna di Vinadio.

La vetta © Cuneotrekking

La Punta Maladecia (2745 m) © Cuneotrekking

Sant’Anna di Vinadio e la balconata del giro ad anello dei quattro colli © Cuneotrekking

Funs Ciarnier (2542 m) e Testa Ciairiliera (2638 m) © Cuneotrekking

Dalla Cima verso l’Argentera © Cuneotrekking

panorama verso il Monte Matto © Cuneotrekking
Anche se secondo i canoni non sarebbe ancora ora, decidiamo di mangiare qui sulla punta, tanto più che il tempo è stupendo e non c’è un filo di vento. Mentre siamo intenti a consumare il nostro pasto, quattro stambecchi vengono a farci visita brucando a pochi metri da noi.
Prima di ridiscendere di nuovo al Colle dell’Aver facciamo ancora una puntatina su una vetta pietrosa senza nome (quota 2701) sormontata da una piccola croce lignea.

Dalla vetta senza nome (quota 2701) verso la Testa Gias dei Laghi © Cuneotrekking
Ora non ci rimane che ridiscendere con tutta tranquillità alla nostra macchina.
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