Seguiamo un tratto della sterrata e, poco dopo, una deviazione sulla destra ci libera di alcuni lunghi tornanti portandoci alla Grangia Collet (2006 m). Poco più avanti molliamo la strada che continua verso est (Colle di Bellino) per iniziare la marcia sul sentiero lastricato denominato “Roberto Cavallero” (T13) nella lunga e verdissima Valle del Maurin.
Il sentiero, sempre ben marcato, sale superando in sequenza alcune balze nel verde. Lo sguardo vigile della Rocca Castello e della Provenzale ci accompagnano alle spalle per lungo tratto. Raggiungiamo e lasciamo dopo un po’ alla nostra sinistra il laghetto La Sagna del Colle (2434 m) mentre sulla destra passiamo vicini ad alcuni ruderi di una truna. Subito dopo il sentiero si impenna e passa a destra di un incassato valloncello.
Nel ripiano superiore, (2560 m di quota circa) abbandoniamo il sentiero principale che continua con una semicurva verso sinistra per i Colli Maurin (2637 m) e di Marinet (2785 m) e, nei pressi di un segnale rosso/blu del Sentiero Cavallero posto su una piccola pietra triangolare, svoltiamo a destra su labili tracce che salgono in direzione del Col de Roux (o Col Traverse, 2668 m).
In quest’ultimo tratto, la nebbia che ci ha accompagnato fin qui ci abbandona definitivamente lasciandoci intravedere uno spettacolo fantastico.

Nelle vicinanze del Colle di Roux, finalmente fuori dalla nebbia © Cuneotrekking
Raggiungiamo il colle (km 5,3 dalla partenza) superando un nevaio. È curioso il cippo di confine, in pietra, che porta gli emblemi del simbolo della monarchia, ovvero il giglio di Francia, e la croce del Ducato di Savoia verso la parte italiana. Dal confine svoltiamo subito a destra in territorio francese trovando quasi subito degli ometti che portano in direzione nord-est.
Poco più avanti il percorso si addentra su una lunga pietraia che noi saliamo obliquamente. Il percorso non è difficile e passa alla base dei contrafforti del Cialancion mantenendosi alto nei confronti della valle sottostante costellata dagli innumerevoli laghi di Roure.

Salita in pietraia… © Cuneotrekking

…con un panorama fantastico alle nostre spalle © Cuneotrekking
Troviamo qualche piccolo valloncello ancora con neve dura poi proseguendo oltre si evidenzia in alto a destra la breccia del Passo di Cialancion (2907 m), posto tra il Monte Ciabriera (2969 m) a sinistra, e la Cima Cialancion a destra. Lo raggiungiamo affacciandoci sul ripidissimo versante italiano di Ciabriera.

In salita dal Passo di Cialancion © Cuneotrekking
Svoltando sulla destra seguiamo la traccia che sale su terreno friabile procedendo lungo la cresta dirupata e, nei pressi delle rocce finali, svoltiamo verso sinistra fino alla cima (km 6,8 dalla partenza), arrivando dopo circa due ore e mezza di cammino.

Ecco, al fondo, la nostra cima © Cuneotrekking

Brec de Chambeyron, la Tête de la Frema, il Ciaslaras, la Tête de l’Homme e l’Aiguille de Chambeyron © Cuneotrekking
Poco prima della cima, sulle roccette è nascosta una Madonnina in un incavo della roccia, accanto al libro di vetta (una stele ne indica il punto esatto).
Rimaniamo incantati dallo splendido panorama che improvvisamente si affaccia di fronte a noi. Anche i ragazzi ne sono entusiasti.

Autoscatto sulla cima (sulla sinistra al fondo, il Monte Maniglia) © Cuneotrekking

I ragazzi se la contano… © Cuneotrekking
Intanto dalla cima si domina l’intero vallone del Maurin, con Rocca Castello e Provenzale al fondo. Volgendo verso destra lo sguardo si posa sul monte Sautron (3166 m), sul Brec de Chambeyron (3389 m), Tête de la Frema (3142 m), Ciaslaras (3006 m) e l’Aiguille de Chambeyron (3412 m).

Veduta su Torre Castello e Provenzale © Cuneotrekking

Fioritura sulla cima © Cuneotrekking
Verso nord si notano innevate in lontananza le montagne francesi della Barre des Ecrins mentre ad est domina il Monte Maniglia (3177 m).
La giornata così bella, sicura e soleggiata ci convince a rimanere in punta anche per il pranzo. Poco dopo sopraggiungono anche due escursionisti francesi coi quali scambiamo quattro parole.

L’arrivo dei due francesi © Cuneotrekking
Più tardi riprendiamo la discesa fino al Passo di Cialancion; qui troviamo un altro gruppetto di cinque francesi in procinto di salirlo. Dal passo, volgendo verso sinistra, ridiscendiamo sulle pietraie che si abbassano verso il Colle di Roux.

Iniziamo, purtroppo, la discesa © Cuneotrekking

Ancora qualche attimo in contemplazione… © Cuneotrekking

…poi giù verso il Passo di Cialancion © Cuneotrekking

Verso uno dei laghi di Roure © Cuneotrekking
Giunti nelle vicinanze non vogliamo lasciare incompiuta questa escursione senza passare dal bel lago di Roure. Il posto è idilliaco; troviamo ancora numerosi escursionisti intenti a godersi la giornata sulle sue sponde.

Il lago visto dall’alto © Cuneotrekking

Sulle sue rive © Cuneotrekking
Poi risaliamo il breve tratto che ci riporta al Colle di Roux.
Infine la discesa nel vallone del Maurin; questa volta, rispetto all’andata, possiamo finalmente ammirarlo per l’assenza di nebbia.

Discesa nel Vallone del Maurin © Cuneotrekking

Mucche al pascolo sotto la Torre Castello e Provenzale © Cuneotrekking
fausto
04/09/2013 alle 19:26
Foto stupende complimenti.voglio farla anchio questa gita..mi manca.
volevo sapere se posso,il signore con la maglia azzurra e iscritto alla societa GS Roata Chiusani.mi sembra di aver corso con lui. Saluti ancora.
fulvio Supporter
04/09/2013 alle 19:55
Fausto, hai ragione, ho corso per 15 anni col GS Roata Chiusani, sicuramente qualche corsa insieme l’abbiamo fatta. La gita vale la fatica specialmente col cielo terso per la grandiosità del paesaggio a 360 gradi. Un saluto fulvio franco
luigi
05/09/2013 alle 07:27
Ciao,
nella discesa per fare un anello, invece di tornare ai laghetti della Roure, potevate svoltare a dx risalire al colle di Ciabriera e scendere incrociando il sentiero che scende dal colle di Bellino.
La madonnina è stata messa da Don Beppe Dalmasso.
Complimenti per le foto.
Luigi
Cuneotrekking
05/09/2013 alle 11:15
Ciao Luigi, sapevamo che c’era la possibilità di quell’anello ma abbiamo preferito scendere fino ad uno dei laghi Roure che ci ispirava molto. Sicuramente potrà essere uno dei nostri prossimi itinerari; quella zona è stupenda e ci ritorneremo presto.
Grazie per la precisazione della madonnina. Puoi dirmi di dov’è Don Beppe Dalmasso?
Grazie, Elio
luigi
05/09/2013 alle 12:45
Ciao Elio,
Don Beppe è parroco di Acceglio ma durante la settimana è presso la Diocesi di Saluzzo.
Saluti
Luigi
Alberto
06/09/2013 alle 15:27
Volevo sapere da Luigi se la salita al Ciabrera e la discesa al colle é difficile. Ho provato a fare il percorso salendo a destra prima del colle di
Roux e mi sono piantato a 100 metri dalla cima. Adesso prendo la vostra traccia.
Grazie e complimenti per le foto.
Alberto
luigi
07/09/2013 alle 15:05
Ciao Alberto,
io all’andata sono passato dal colle maurin poi ho preso a dx passando accanto al lago superiore della Roure ed ho proseguito sul sentiero verso il colle di Ciabriera . Ad un certo punto ci sono scoloriti segni rossi che risalgono l’enorme pietraia fino al colledi Cialancion poi di lì a dx verso la cima. Al ritorno tornato sul sentiero prendi a dx risali fino a scollinare ( col di Ciabriera ) poi cominci a scendere tenendoti a sinistra e scendi fino ad incrociare il sentiero che scende dal colle di Bellino.
Buona gita
Luigi
alberto
09/09/2013 alle 19:21
Ciao, grazie a tutti voi. Oggi sono arrivato in cima e sorpresa c’era una spruzzata di neve fresca. In salita un freddo becco! In discesa ho fatto l’anello di Luigi molto bello e con meno pietre ( quante pietre!). Se qualcuno lo vuole ripetere, ascolti Luigi e tenga sempre d’occhio la sinistra in particolare dove non ci sono gli ometti.
Saluti a tutti.
Alberto
luigi
09/09/2013 alle 20:19
Ciao Alberto,
sono contento che ti sia piaciuto. Ti chiedo di andare nel menu alla voce INFO e dai una occhiata a cosa ho scritto.
Ciao e se passi da Villar di Acceglio passa a trovarmi.
Ciao
Cuneotrekking
09/09/2013 alle 20:23
Avrai sicuramente trovato una giornata tersa. Bravo Alberto e grazie per la precisazione.
Serena
24/09/2013 alle 10:26
Probabilmente l’unico Tremila escursionistico della Val Maira che manca all’appello….Devo smarcarlo…..
Cuneotrekking
24/09/2013 alle 12:23
E’ veramente un bel tremila dal quale puoi godere una vista stupenda sull’arco alpino di confine… Ciao
Silvia bachiorrini
23/07/2018 alle 10:10
Escursione fatta il 22 luglio 2018 con ritorno purtroppo sotto pioggia e grandine a partire da metà percorso! Cima molto panoramica. Grazie x le dettagliate indicazioni. Solo tempo di salita un po’ ottimistico: noi ci abbiamo impiegato h3,30 partendo dal ponte di legno. Sulla pietraia si procede lentamente ed è difficile individuare il tracciato corretto.
Elio Dutto
23/07/2018 alle 20:23
Ciao Silvia, è proprio per quel motivo che non vogliamo più dare i tempi del percorso; ognuno ha il proprio passo e si può regolare in base alla lunghezza del tragitto e al dislivello. Dispiace per la grandine e la pioggia, perché rovina completamente il piacere dell’escursione. Ciao