Muoviamo i primi passi raggiungendo il Pian della casa del re.

La passerella da attraversare al Pian della casa del re © Elio Dutto
Scavalcato il ponticello in legno sul rio proveniente dal vallone Balma di Ghilié proseguiamo il cammino sul bel pianoro erboso passando quasi subito accanto a un gias.
La mulattiera, inizialmente inerbita poi lastricata, sale obliquamente verso destra tra qualche rado larice e cespugli di ontano. Poco più avanti incrociamo il sentiero che, a sinistra, conduce al rifugio Regina Elena.
Poco dopo, a un bivio, lasciamo a destra il percorso che sale verso il lago mediano di Fremamorta (palina) e seguiamo quello che si addentra nel vallone di Ciriegia, prima tenendosi un po’ a destra, accanto a una barra rocciosa, poi centralmente con un tratto più tortuoso verso una prima balza morenica (2068 m) che segna l’inizio del vallone di Ciriegia.

Tratto di mulattiera gradinata © Elio Dutto

Il pietroso vallone di Ciriegia © Elio Dutto
Più sopra la mulattiera si sposta verso destra per raggiungere i resti di una ex casermetta situata a 2200 metri di quota.

Resti della casermetta a 2200 metri di quota © Elio Dutto
Procedendo risaliamo una seconda balza. Più avanti il sentiero si divide. Mentre il percorso a destra si perde in pietraia, conviene seguire quello a sinistra che si porta sulla destra orografica dell’ampio vallone.
Alcuni tornanti raggiungono un rudere in pietra e, subito dopo, una lunga diramazione a sinistra porta a un’antica imposta di caccia. Superato un nevaio il sentiero diventa più ripido e con uno zig-zag finale ci porta alla casermetta adagiata sul colle di Ciriegia (2543 m).

Ultimi metri prima del colle © Elio Dutto

Arrivo alla caserma Ciriegia © Elio Dutto
Lo sguardo si allunga nel vallone transalpino dove, molto più in basso, possiamo notare il lac de Cerise.
Sul lato sinistro del colle, tra le rocce, parte un sentiero articolato e in alcuni punti un po’ aggettante che, insinuandosi tra alcuni canalini, si innalza sulle ripide pendici rocciose della testata del vallon du Cavalet.

In salita dopo il colle Ciriegia © Elio Dutto

Uno dei passaggi dopo il colle © Elio Dutto
Più avanti approdiamo a un costone detritico segnato da due grossi ometti. Voltando lo sguardo verso destra possiamo intravedere il lac du Mercantour (2454 m) che giace ben più in basso in una conca pietrosa.
Svoltando a sinistra ci innalziamo sulle facili pendici di pietra e erba che conducono alla cima ovest di Ciriegia.

Salendo alla punta ovest © Elio Dutto

Salendo alla cima ovest con il lago Mercantour in lontananza © Elio Dutto
Da lì scendiamo un breve tratto per raggiungere un colletto pietroso e dirigerci, su magra erba e rocce, verso la punta centrale, segnata da un bastone.

Verso la cima centrale © Elio Dutto

Arrivo alla cima centrale © Giuseppe Basso

Caserma e colle Ciriegia dalla punta est © Elio Dutto
Infine, dopo una lieve discesa e un breve spostamento, rimontando prima un tratto di pietroni e poi su erba, approdiamo alla cima est di Ciriegia (2727 m), punto di massima elevazione.

Ultimi metri prima della cima est © Elio Dutto
Di fronte a noi si evidenziano tutte le cime della serra dell’Argentera e alla nostra destra spicca la sagoma della cima del Mercantour (2775 m).

Guardando dalla punta est © Elio Dutto

La Serra dell’Argentera © Elio Dutto

Zoom sulla cima dell’Argentera e sulla Nasta © Elio Dutto

Veduta dall’alto del lac du Mercantour © Elio Dutto
Più tardi riprendiamo la discesa al colle di Ciriegia dove facciamo la pausa pranzo. Infine, ritorniamo al Pian della casa del re seguendo lo stesso sentiero dell’andata.

Tornando al colle Ciriegia © Elio Dutto

L’appuntita cima est di Ciriegia vista scendendo dal colle omonimo © Elio Dutto
Gavino
30/07/2021 alle 17:22
Bella escursione fattibile n ma con la testa ciao