Cinque giorni dopo essere salito al Colle del Pas rieccomi di nuovo in valle Ellero. Questa volta sono con Valerio perché voglio fargli conoscere questi splendidi luoghi. Voglio condurlo al lago Biecai prima che le acque defluiscano definitivamente negli anfratti cavernosi del sottosuolo.
Come la volta precedente, lascio l’auto presso il bivio che porta al rifugio Comino. Percorsi i due chilometri di strada rimanente raggiungiamo Ponte Ciappa. Ripercorriamo tutto il Pian Marchisio fino al bivio per il rifugio Mondovì ed in meno di un’ora siamo lì.

Al centro/sinistra della foto, appena visibile, il Rifugio Mondovì (cliccare sopra la foto per ingrandirla) © Cuneotrekking
Notiamo che alcune imprese stanno lavorando per l’imminente apertura facendo consistenti lavori di manutenzione all’esterno del rifugio.
Seguiamo il sentiero G5 G6 (palina con indicazioni per Porta Sestrera) che inizia a monte del rifugio seguendolo fino all’inizio della rampa che conduce alla Porta Biecai.

Appena oltre il rifugio © Cuneotrekking
L’ultimo tratto di salita si affronta su alcuni stretti tornanti, ed è proprio qui che facciamo l’incontro con una bella vipera intenta a godersi il sole sul sentiero. In tutti questi anni ho avuto molti incontri ravvicinati con questi rettili, ma non mi era mai capitato di trovarmi di fronte ad un’aspide nera. Riusciamo a scattare qualche foto da vicino prima che si dilegui sotto una pietra.

La vipera che ci ha tagliato la strada (cliccare sulla foto per ingrandirla) © Cuneotrekking
Superato l’intaglio della Porta Biecai, tagliamo verso sinistra per avere una visuale dall’alto dell’omonimo lago, e noto subito che c’è già meno acqua rispetto a cinque giorni fa. Anche la neve sulle alture di fondovalle si sta diradando. In compenso la fioritura attorno a noi sta esplodendo e per l’appassionato di botanica potrebbe essere un momento ideale.

Il lago Biecai da una prospettiva inusuale © Cuneotrekking
Tornati indietro di un centinaio di metri, riprendiamo il sentiero che prosegue sulla destra del pianoro tagliando verdissimi prati. Più avanti una palina indica sulla destra le tracce per il lago delle Moie. Proseguendo verso Porta Sestrera ci infiliamo in alcuni valloncelli laterali scavalcando, di volta in volta, piccoli ruscelli pieni d’acqua fino al raggiungimento di una cascatella ed una balza dove lasciamo, a sinistra, il sentiero per il lago Rataira (palina).

Tratto della salita verso Porta Sestrera © Cuneotrekking
Tagliando verso destra risaliamo un piccolo costone erboso e ci portiamo verso nord-ovest in direzione di Porta Sestrera.
Più avanti lasciamo a sinistra un sentiero che conduce al Colle del Pas (palina) e proseguendo sugli ampi prati macchiati di neve perveniamo a Porta Sestrera (o Passo di Lapassé).

Il nostro arrivo a Porta Sestrera © Cuneotrekking
Sporgendo lo sguardo oltre, individuiamo in lontananza il rifugio Garelli (1990 m). Scendendo di qualche metro in quella direzione, rimaniamo affascinati dalle vertiginose pareti nord del Marguareis (2651 m) con il canalone dei Genovesi in primo piano.

Il rifugio Garelli poco distante © Cuneotrekking
Tornati sul colle di Porta Sestrera iniziamo la salita (nord-est) su ripidi pendii erbosi che conducono alla cima sud di Serpentera (2340 m), solcata da un cippo di pietre.

Il ripido pendio e, alle nostre spalle, il Marguareis © Cuneotrekking

La cima sud di Serpentera © Cuneotrekking
Da questo punto si ha un grandioso panorama sul Marguareis e le cime che lo attorniano, mentre nella valletta dalla parte opposta abbiamo la visuale del lago delle Moie.

Il lago delle Moie © Cuneotrekking
Per salire la cima nord di Serpentera (2358 m) occorre ora perdere qualche metro di dislivello e poi seguire in leggera salita buon tratto del costone confinante con la Valle Pesio.

A destra, la cima Nord di Serpentera © Cuneotrekking

Spettacolo verso il Marguareis © Cuneotrekking

La Bisalta © Cuneotrekking
La cima è un piccolo speroncino di roccia sormontato da un bastone in legno.

La cima nord di Serpentera © Cuneotrekking
Per non ridiscendere dalla stessa parte iniziamo la discesa verso il lago delle Moie, tenendoci sulla destra delle rocce sottostanti, e tra prati verdissimi pieni di fiori raggiungiamo le sponde del lago. Non trovando un vero e proprio sentiero che scende a valle ci manteniamo sulla sponda destra del lago, scendendo ad intuito in piccoli valloni che, al termine, ci riconducono sul pianoro del lago Biecai.
Dalla Porta Biecai riprendiamo l’ultimo tratto di discesa fino al rifugio Mondovì che raggiungiamo appena oltre mezzogiorno, giusto in tempo per rifocillarci. Infine superiamo l’ultimo tratto fino all’auto.
Mattia Bertero Supporter
31/05/2019 alle 16:18
Ciao a tutti.
Nella giornata di oggi mi sono preso un giorno di stacco dal lavoro e così eccomi ad affrontare la mia nuova escursione, ho deciso di andare in un posto vicino alla mia cittadina, Mondovì, e non c’era niente di meglio di andare nella vallata del torrente che l’attraversa, l’Ellero.
E’ una vallata che conosco molto bene e mi ha sempre affascinato per il suo ambiente selvaggio, ed inoltre l’ambiente carsico dell’Alta Valle è stupendo.
Scartando alcune vette ancora fuori portata per la presenza della neve ed un paio che voglio in futuro affrontarle da altre vallate, non mi rimangono che fare le tre Cime di Serpentera, seguendo lo stesso itinerario che Cuneotrekking ha compiuto in questa pagina web.
Il mio Crossover mi permette di arrivare fino al Pian Marchisio con disivoltura alle 8:00, fa freddo (5 gradi) ma almeno non c’è vento, il tempo è perfettamente sereno.
Già dai primi metri la visione del Pian Marchisio con sullo sfondo Cima delle Saline toglie sempre il fiato.
Il primo tratto fino al Rifugio Mondovì è una passeggiata, da qui intraprendo il sentiero che mi avrebbe portato alla rampa della Porta Biecai.
Alla base di quest’ultima trovo un piccolo nevaio che supero senza problemi, il resto della salita è pulito a parte la Porta Biecai dove si deve aggirare sulla destra un manto di neve ancora bello spesso.
La visione della Conca del Biecai è stupenda: maculata da molti nevai specialmente sul versante Sud, e dove non c’è la neve il verde ed i colori della primavera dominano su tutti.
Un branco di camosci pascola tranquillamente fino a che non mi vedono e scappano veloci a nascondersi.
Cerco il Lago Biecai e, per mia grande sorpresa, lo trovo al suo livello massimo!!
Considerando che questo curioso specchio d’acqua cambia da un giorno ad un altro, mi ritengo molto fortunato a poterlo osservare così.
Dopo qualche foto riprendo la via verso Porta Sestrera ma, studiando bene la situazione, vedo che la zona del sentiero che devo percorrere è ancora completamente ricoperta di neve.
Decido di cambiare la via di salita e decido di puntare verso il Lago delle Moie e dopo aver visto quella zona avrei deciso la mia salita alla vetta.
Devo dire che non so perchè la vista del Biecai così bello mi ha reso particolarmente di buon umore e mi invoglia a continuare la salita.
Arrivando al Lago delle Moie mi appare davanti uno scenario straordinario: il lago è ancora ghiacciato, a sinistra tanta neve verso la Sud e la Centrale di Serpentera, a destra i pascoli fioriti, con un cielo sgombro di nuvole con un bel celeste acceso.
Bellissimo…
Qui prendo la decisione di andare verso il Passo di Serpentera e poi puntare verso la Nord, arrivando li però vedo che la neve è molto irregolare e devo salire verso il cippo improvvisando non poco.
Ad ogni modo arrivo sulla Nord alle 10:30, il panorama è MERAVIGLIOSO: le vicine cime delle Alpi Liguri sono ancora belle cariche di neve, quelle in direzione della Valle Corsaglia molto meno, la pianura e le vallate sono ricoperte dal uno strato di nubi ed io sono sopra di loro, ho un’oceano di nuvole da togliere il fiato.
Ma che bella escursione che mi è venuta fuori!
Resto sulla vetta per un’ora a fare foto ed a gustarmi il tutto prima di iniziare la discesa, anche qui tanta improvvisazione fino al Lago delle Moie.
Arrivo al Biecai e decido di fermarmi su un’altura a fare pranzo.
Proprio bella la conca del Biecai con questo gioco di colori tra la neve, il verde della vegetazione, i colori dei fiori e l’azzurro del cielo.
Dopo pranzo riprendo la discesa, il Rifugio Mondovì è aperto ma non è affollato, complice la giornata lavorativa.
Sono dalla macchina alle 14:00.
Gran bella gita che ho apprezzato tantissimo per la varietà del panorama e per i bellissimi giochi di colori che ho visto, poi l’ambiente carsico della zona è fenomenale.
Sono davvero soddisfatto anche se non ho potuto affrontare Porta Sestrera e le altre due Cime di Serpentera, sarà per un’altra volta.
Un saluto da Mattia da Mondovì.
Elio Dutto
02/06/2019 alle 21:20
Bravo Mattia. Hai trovato la giornata giusta per questa salita. E’ molto difficile trovare il lago Biecai così pieno d’acqua. Complimenti per questo bel giro. Ciao