Lo scopo in questa giornata non è tanto quello di fare una normale escursione ma di recarci, prima dell’inverno, in una nostra vallata per ammirare ancora una volta il tripudio dei colori degli alberi in autunno con gli aghi o le foglie che con il freddo si tinteggiano delle più svariate colorazioni, dal verde al giallo, dall’arancione al rosso, prima di cadere a terra.
Oggi abbiamo scelto il vallone di Riofreddo per l’osservazione del “foliage” dei larici. Già attraversando il bosco dei faggi ad inizio vallone si ha uno spettacolo intenso dai colori meravigliosi.
Percorriamo il primo tratto, ancora avvolto nell’ombra, sulla carrozzabile sterrata che sale ancora per qualche chilometro verso il rifugio del Malinvern (1840 m).
Il nome Riofreddo non si smentisce ed in effetti dobbiamo coprirci con qualche strato in più. Cammin facendo, lungo la carrozzabile iniziamo a calpestare neve presente a tratti alterni che troviamo dura come il marmo.

Salendo nel vallone di Riofreddo (al fondo il Malinvern) © Cuneotrekking
Non tenendo conto delle due diramazioni verso destra che portano rispettivamente ai laghi Nero, Martel e ai laghi di Aver, poco oltre il gias La Grotta (1701 m) lasciamo a sinistra il sentiero P13 che scavalca il torrente per salire al lago del Malinvern (2122 m) ed a quelli della Paur (2357 m).
Un breve ripido tratto, nuovamente su asfalto, ci conduce nei pressi del rifugio Malinvern che osserviamo dall’esterno.
Qui, abbandonata definitivamente la strada, seguiamo il sentiero P14 (palina) che verso destra si infila tra i larici in pietraia e con una serie di serpentine prosegue la salita addossandosi ad una parete rocciosa.
Pervenuti più avanti ad una conca, sede delle grange Segnassa (1930 m), superiamo un tratto umido risalendo il declivio verso destra che conduce in alto nei pressi di due grandi larici centenari.

In salita subito dopo le grange Segnassa © Cuneotrekking

Poco più in alto le grange Segnassa © Cuneotrekking

In salita tra i colori autunnali © Cuneotrekking
Oltre i larici, il percorso volge a sinistra riportandosi nuovamente in vista dell’onnipresente testa del Malinvern (2939 m), quindi continua con l’andamento a zig-zag tra altri grossi larici offrendo, ad est, viste spettacolari su Rocca della Paur, sulla cima del Pan Perdù e sulle cime di Valrossa.

Tratti a zig-zag fra i larici © Cuneotrekking

Salendo © Cuneotrekking
Dopo un lungo percorso tra la neve sempre presente la mulattiera perde quota svoltando a destra nel vallone di Orgials. Adagiato in un’ampia conca raggiungiamo il primo graziosissimo laghetto (2150 m). Primo laghetto nel vallone di Orgials © Cuneotrekking
Contornandolo sulla destra riprendiamo la salita prima su neve, poi sulla china erbosa che si innalza alle sue spalle, svoltando più avanti a sinistra nella stretta gola alla ricerca di un laghetto nascosto, avvolto ancora nell’ombra.

Il primo laghetto ormai alle nostre spalle © Cuneotrekking

Il secondo laghetto, in ombra © Cuneotrekking
Uno sbarramento roccioso ci trasferisce sul lato sinistro orografico della valletta superiore dominata, a destra, dall’alta parete rocciosa del monte della Valletta (2750 m). Tornati sul sentiero risaliamo ancora il breve tratto che prosegue in direzione del colle di Orgials (2600 m). Nella conca pietrosa compaiono a lato i due laghetti superiori di Orgials (2291 m), di cui il più piccolo stretto nella morsa del ghiaccio.

Laghetto superiore © Cuneotrekking

Alle sue spalle compare, ghiacciato, il quarto laghetto © Cuneotrekking

Altra veduta © Cuneotrekking

Veduta d’insieme degli ultimi due laghi © Cuneotrekking
Oltre questo punto i larici sono radi. L’escursione odierna termina qui ed ora vogliamo iniziare la discesa per tornare al rifugio e nel lariceto sottostante che, a differenza di questa mattina, troviamo finalmente illuminato dal sole.

Al ritorno al rifugio Malinvern, alcune immagini del foliage dei larici © Cuneotrekking

Foliage © Cuneotrekking

Foliage © Cuneotrekking

Foliage © Cuneotrekking

Foliage © Cuneotrekking

Foliage © Cuneotrekking
Giuliano Scarso
15/11/2016 alle 13:40
L’appuntamento con le vostre guide escursionistiche è, per me, un momento indelebile!!!!!! Congratularmi e ringraziarvi è sempre troppo poco!!!!!!!!! Giuliano da Cuneo
Elio Dutto
15/11/2016 alle 13:53
Grazie Giuliano, è un piacere averti fra i nostri lettori.
Mattia Bertero Supporter
24/09/2017 alle 17:23
Ciao a tutti voi.
Oggi sono impegnato in un’escursione semplice con il mio collega di lavoro Davide che mi ha chiesto: “Voglio mangiare una polenta come si deve, portami in un rifugio ancora aperto”.
Comandi 🙂
Ecco che il Rifugio Malinvern mi balza in mente visto che si tratta di uno dei rifugi stagionali che chiudono per ultimi, però gli dico: “Ma dai, mica vorrai fare solo il rifugio, è una zona di laghi e merita di vederne qualcuno”.
Dopo qualche titubanza mi dice: “Va bene basta che non sia impegnativo”.
Così studiando il da farsi mi vengono in mente i laghi di Orgials, belli da vedere e non troppo impegnativi.
Aggiudicati da Davide, così alle 8:30 siamo nel Vallone di Riofreddo, dalla casa del malgaro, diretti verso il Rifugio Malinvern.
Si procede molto tranquillamente scherzando sul più e del meno e con la solita frase di Davide: “Spero che sia aperto”.
Dopo un’ora arriviamo al rifugio ed ecco che quest’utlimo lo troviamo aperto.
Alleluia, Davide si “calma”.
Svoltiamo a destra sul sentiero GTA verso i laghi di Orgials.
Il tempo è un po’ nuvoloso ma il vento è del tutto assente e con i vestiti lunghi ma leggeri si procede molto bene.
La salita risulta regolare, procede a tornanti puntando direttamente verso il Vallone.
Davide procede al suo passo, si stanca un po’ ma non ha problemi di gambe.
Con poche fermate arriviamo al pianoro del lago inferiore, bellissimo da fotografare.
Riprendiamo subito a salire verso i laghi superiori.
Ci arriviamo alle 11:20.
Bellissimi, silenzio assoluto.
Restiamo li un quarto d’ora a fare fotografie varie e poi ecco che Davide: “Scendiamo, polenta”.
Comandi 🙂
Scendiamo di buona lena, la fame fa brutti scherzi.
Alle 13:30 arriviamo al rifugio ancora discretamente pieno di gente e troviamo subito due posti per mangiare.
Finalmente la polenta, tra l’altro ottima da gustare in tranquillità.
C’è la prendiamo comoda al rifugio dopo pranzo e poi torniamo indietro alla macchina, ci arriviamo verso le 15:15.
Ottima giornata, escursione non impegnativa, molto remunerativa e questa polenta tanto desiderata l’abbiamo mangiata, anche questa è fatta!
Un saluto da Mattia e Davide.
Elio Dutto
24/09/2017 alle 18:59
Ciao Mattia, ogni tanto ci vuole un po’ di pausa, anche per non stancare troppo i tuoi amici. Lì, al rifugio Malinvern hanno dei prodotti di prima qualità, e so che le farine le vanno a prendere al molino Roviera di Dronero. Com’è la situazione acqua nei laghi di Orgials?
Ciao e salutami anche il tuo amico Davide.
Mattia Bertero Supporter
24/09/2017 alle 19:16
Ciao Elio.
I laghi erano ad un livello quasi massimo anche se gli emissari non scaricavano tanta acqua a valle. Comunque l’erba é ancora bella verde ed infatti alcuni greggi di mucche sono ancora presenti nel vallone.
Ricky
07/11/2018 alle 18:58
Gita fatta oggi.. Tantissima neve sul percorso dopo il rifugio.. In prossimità del lago le bacchette sprofondavano di oltre un metro.. Senza traccia gpx e con la neve che nascondeva le tacchette non saremmo mai arrivati.. Grazie cntrek?Ricky e brixie
Elio Dutto
08/11/2018 alle 13:46
Da quelle parti ne è scesa parecchia. Ciao