Dopo esserci stato in pieno inverno con le ciastre (vedi), torno nuovamente al Soleglio Bue per goderlo con uno scenario differente. La giornata non è delle migliori: nella notte sono scesi alcuni centimetri di neve e la temperatura è di qualche grado sotto lo zero.
Proseguiamo seguendo la strada asfaltata che porta al colle del Preit (2083 m) ed al terzo tornante svoltiamo a destra (indicazione per Soleglio Bue). Il freddo, associato al vento della notte, ha fatto scendere praticamente tutti gli aghi dai larici formando un tappeto rossastro sulla sterrata.

Tappeto dei larici © Cuneotrekking
Guardando verso il monte Giobert (2439 m) nuvole scure si stanno addensando attorno alle cime.
I tornanti proseguono innalzandoci rispetto alla grangia Selvest, poi la strada si distende sotto le pendici boscose della punta Cialme (2462 m) e, superata una costa, passa nei pressi della cascina Gerbino (1890 m).

Vallone Soleglio Bue © Cuneotrekking

Dalla cascina Gerbino sguardo sul Bric Balacorda, a destra © Cuneotrekking
La strada svoltando verso destra si avvicina alla piccola borgata Soleglio Bue (1880 m). Al fondo del vallone si può scorgere il bric Balacorda (2228 m).
Appena prima seguiamo la strada che devia a sinistra proseguendo con qualche breve tornante verso la costa della Crocetta poi dirigendoci con un traverso verso il vallone Inchiaus.
Nei pressi di un grande ammasso roccioso lasciamo la strada per deviare fuori sentiero verso destra, di fianco ad un rio, e qui inizia anche la prima neve.

Immagini della salita al colle © Cuneotrekking

Salita al colle © Cuneotrekking
Risaliti alcuni dossi, gradualmente ci spostiamo, con un diagonale, a destra della cima arrotondata di Soleglio Bue (2413 m) e, ritrovato il sentiero di salita più in alto, lo seguiamo fino al colle. In prossimità del colle © Cuneotrekking
L’impatto sulla cresta, col vento che soffia da ovest, non è molto piacevole. Di colpo la temperatura, già bassa, piomba di molto sotto lo zero e ci costringe a indossare tutte le protezioni che abbiamo nello zaino.

Colle Soleglio Bue. Al fondo, la rocca delle Sommette (2487 m) © Cuneotrekking
Un buon tè caldo, estratto dal thermos, ci rimette in moto. Ci piacerebbe spostarci più a sinistra, verso il monte Piutas (2433 m).
Risaliamo la facile cima Soleglio Bue su terreno con alcuni tratti misti a neve e ghiaccio sul versante del Preit poi, tornati al colle, riprendiamo la strada del ritorno seguendo un percorso leggermente diverso da quello dell’andata, cioè deviando a destra in direzione di una grande stalla ubicata oltre una spalla nel vallone Inchiaus, sotto gli sguardi del monte Piutas.

Monte Piutas © Cuneotrekking

Discesa verso la stalla © Cuneotrekking
Dalla stalla, ritrovata la sterrata innevata, scendiamo ricongiungendoci al percorso del mattino.

Nei tornanti inferiori di discesa © Cuneotrekking
Ora che siamo ridiscesi dal colle il cielo torna azzurro, mutando l’aspetto degli scenari. La temperatura si mantiene comunque rigida.

Lo scenario sotto il cielo azzurro © Cuneotrekking

Rocca la Meja © Cuneotrekking
La discesa ci porta tra le case della borgata Soleglio Bue, dove ci fermeremo per uno spuntino. Dalle case è visibile il Preit.

Discesa verso le case di Soleglio © Cuneotrekking

Tra le case della borgata © Cuneotrekking

Zoom sulle case del Preit © Cuneotrekking
Ripreso il cammino sulla strada sterrata torniamo verso la grangia Selvest.

Riprendiamo la discesa © Cuneotrekking

Nuovamente nel lariceto © Cuneotrekking

La grangia Selvest ripresa dalla strada del Soleglio Bue © Cuneotrekking
Puoi essere il primo a scrivere un commento.