Escursione alle borgate Cialancia – Cauri – i Piani

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Il tuo commento

  1. Battista Gallian


    Sempre belli ed interessanti i vostri percorsi, questo anche se in bassa quota da l’ idea di cosa si può fare anche vicino a casa. Continuo a seguirvi!


  2. Ciao ragazzi.
    Eccola l’escursione che mi avevate accennato tre settimane fa.
    Mi sono innamorato di Cauri da quando sono andato con Silvia l’anno scorso a Marzo, specialmente per il sentiero così ben tenuto e per la borgata in se (tra l’altro la casa grande vicino alla chiesetta aveva ancora un perfetto pavimento con piastrelle).
    La chiesetta è un peccato che non sia stata mantenuta, ho visto alcune foto con ancora la volta intatta e gli affreschi persi erano davvero incantevoli, si vede la cura nel realizzarli solamente da quelli rimasti ancora li.
    Mi fa sempre un po’ rabbia su come ci sono piccole realtà montane che vengano così perse per negligenza e disinteresse generale, anche guardando la vicina Narbona.
    La cultura montana è un patrimonio che andrebbe salvaguardato, paesini in stato d’abbandono con molte tradizione e storie passate che meriterebbero molto più visibilità ed anche nuove iniziative per far tornare la gente a vivere lassù e di conseguenza continuare a far vivere queste piccole realtà; così come la montagna in generale, che avrebbe tanto da offrire a tutti noi, tra natura ancora selvaggia, aria buona, cibo buono, il silenzio della natura.
    Un saluto.


    • Che dire Mattia, hai ragione in ciò che dici e a tutti noi dispiace veder andare in rovina queste vecchie borgate che hanno fatto parte della nostra cultura. So bene che sarebbe un gran costo risistemarle, ma perché non intervenire con piccoli interventi di restauro almeno sui manufatti principali che sono serviti a tutta una comunità? Il motivo di questa noncuranza e menefreghismo è l’aver troppe cose e quando si ha troppo non si dà più valore a ciò che si ha.

  3. Claudio Aimasso


    Ai Cauri ci ero stato anche io sei anni fa’, seguendo il tuo stesso sentiero : la chiesetta era ancora in uno stato recuperabile, un vero peccato che non sia stato possibile fermarne il degrado.
    Altra riflessione: hai guardato attorno alla borgata le pendenze e le dimensioni dei piccolissimi appezzamenti, come diavolo facevano a sopravvivere ?
    Eran veramente dei duri, se così si può dire.


    • Anch’io avevo visto foto meno recenti della chiesetta, e la immaginavo meno rovinata. Le pendenze attorno alla borgata ricordano un po’ anche quelle di Narbona. Per tutti noi è inimmaginabile poter vivere oggi in luoghi così impervi e isolati. Ciao