La partenza dell’anello è sul lato destro della strada, di fronte alla reception del campeggio Pont d’la Ceino (Ponte della catena, 927 m). Scavalcata la recinzione in legno percorriamo il tratto pianeggiante, attualmente sede di un parco avventura. Al termine della spianata un minuscolo cartello in legno segna l’inizio del sentiero.

Cartello di inizio sentiero © Cuneotrekking
Fatti pochi metri di salita seguiamo, verso sinistra, un cunicolo in cemento (adibito al trasporto dell’acqua alla centrale elettrica) prima di deviare quasi subito sul sentiero contraddistinto da tacche giallo/blu che inizia a inerpicarsi con decisione a zig-zag nel fittissimo bosco di noccioli e qualche abete.

Il cunicolo in cemento che porta all’inizio del sentiero © Cuneotrekking

Tra gli infiniti noccioleti © Cuneotrekking
Il primo tratto, con rilevanti pendenze che in alcuni tratti superano il 40%, ci conduce verso un varco che propende sul vallone di Elva. Da lì riprendiamo a salire verso sinistra tagliando una folta abetaia, quindi sempre più ripidamente sul sentiero che più avanti si ripiana.
Al termine di un lungo traverso, una svolta a sinistra ci introduce su un tratto roccioso regalandoci alcune visuali importanti verso i versanti ovest dei monti Betunet (1627 m) e Bettone (1901 m) e verso la solatia borgata di San Martino spostata a destra.

Nel tratto roccioso © Cuneotrekking
Poi finalmente, dopo un attraversamento continuo nel noccioleto, il percorso accede a una lunga e altalenante balconata panoramica in direzione sud-ovest entrando e uscendo da insenature laterali che tagliano gli scoscesi versanti sovrastanti la centrale Enel di Ponte Marmora.

Stiamo per raggiungere il sentiero balcone © Cuneotrekking
Ogni volta che ci si aggira tra uno spuntone e una rientranza, con estesi panorami verso Canosio e i monti alle sue spalle, si ha modo di ammirare l’ingegno, la bravura e la maestria che i nostri avi avevano acquisito nel costruire gli interminabili muretti a secco per il sostegno del sentiero, il tutto fatto esclusivamente con il materiale reperito in loco. Dopo cento o più anni sono ancora lì a dimostrare che forse, al giorno d’oggi, avremmo ancora qualcosa da imparare.

Sporgenze e rientranze del sentiero balcone © Cuneotrekking

La borgata di San Martino visibile a destra © Cuneotrekking

Zoom sui monti Nebin e Cugulet © Cuneotrekking

Caratteristico muretto in pietra © Cuneotrekking
Dopo aver superato diverse sporgenze e rientranze, un’altra opera di ingegneria si presenta di fronte a noi, vale a dire un’ardita e ripida salita a corti tornanti sorretti anch’essi dai muri in pietra che ci trasportano ai 1400 metri del passo Ruèra.

Il tratto di salita a corti tornanti che sale al passo Ruèra © Cuneotrekking

Cartelli al passo Ruèra © Cuneotrekking
Il panorama verso ovest ci mostra, al fondo della valle Maira, la cima del monte Oronaye (3100 m), mentre più a destra, innevate, si stagliano le cime del monte Ruissas. Indietro, a nord-est, sono in piena luce il Bettone (1901 m) e il Betunet (1627 m), il Nebin (2515 m)e il Cugulet (2494 m).

Monte Bettone (a sinistra) e Betunet © Cuneotrekking
Al passo Ruèra termina il sentiero balcone e inizia quello delle ginestre che prosegue con un anello interessante.
Lasciamo il colle svoltando verso destra (tacche gialle) in direzione della Borgata Allemandi percorrendo un tratto che sale tra arbusti vari e naturalmente… ginestre. Più avanti, nei pressi di una radura, il sentiero si perde un po’ di vista, ma lo si recupera proseguendo a destra verso la cresta.

Tratto in cresta dopo il passo Ruèra © Cuneotrekking
La salita in costa che segue ci porta all’attraversamento di un bosco di pini silvestri e ginepri e più avanti al raggiungimento del bivio per la Charjaa d’Ase che in una decina di minuti, con una breve deviazione facoltativa, porta a un colletto e punto panoramico.

Verso la Charjaa d’Ase © Cuneotrekking
Al termine, tornati nuovamente al bivio, riprendiamo la marcia verso un secondo bivio pochi metri più avanti.
Qui lasciamo la stradina che scende in direzione della borgata Castelli e proseguiamo sul sentiero a destra, tra i pini silvestri e i larici della Costa Forana, fino a che, a un terzo bivio, la colorazione delle tacche da gialla diventa rossa.

Verso la borgata Allemandi © Cuneotrekking
Qui svoltiamo a sinistra sul sentiero che prosegue in pendenza. Dopo aver aggirato la Cresta di Curis inizia la discesa a nord-ovest in direzione dell’amena borgata Allemandi (1545 m) che andremo a raggiungere.

Tra le case della borgata Allemandi © Cuneotrekking
È fantastico il panorama alle sue spalle che comprende il monte Ruissas, il Chersogno (3026 m) e la punta del Pelvo d’Elva (3064 m). Stupendo anche quello verso le pendici del Chersogno con le numerose borgate ai suoi piedi. Con uno spettacolo così esaltante ci fermiamo per la pausa pranzo.

Dalla borgata lo sguardo si apre verso il monte Chersogno © Cuneotrekking
Ripreso in seguito il cammino scendiamo il tratto di strada asfaltata fino alla borgata San Vittore (1430 m).

Ultimo sguardo al Chersogno durante l’avvicinamento a San Vittore © Cuneotrekking
Entrati al suo interno seguiamo il sentiero verso sinistra (tacche gialle) che taglia trasversalmente ripide pendici di ginestre.
Dopo essere transitati presso la grangia Mondin d’Roc un leggero tratto in salita ci riconduce al passo Ruèra.

Sentiero delle ginestre © Cuneotrekking
Qui termina l’anello del sentiero delle ginestre. Ripreso il cammino torniamo al parcheggio seguendo il medesimo percorso dell’andata.
Gianluca
29/03/2019 alle 11:57
Ciao Elio Innanzitutto complimenti per le vostre escursioni e per il vostro sito. Sai dirmi se i due sentieri sono percorribili in MTB, eventualmente anche con un po di portage? Grazie e buone camminate
Elio Dutto
31/03/2019 alle 13:53
Qualche breve tratto potrebbe anche essere fatto in MTB ma non te lo consiglio, neanche col portage
Irene
29/03/2019 alle 14:56
Grazie!
Grazie perchè mi permettete di assaporare questi luoghi, che altrimenti non avrei modo di conoscere o di frequentare tutti.
Buona vita.
Elio Dutto
29/03/2019 alle 18:50
Grazie a te Irene.
Sergio
30/03/2019 alle 06:08
Quant’è la durata?
Grazie
Elio Dutto
30/03/2019 alle 13:51
Non mettiamo mai la tempistica perchè ognuno ha il proprio passo. Indicativamente calcola 5/6 ore
SONIA
01/04/2019 alle 11:06
Ciao Elio,
grazie mille per questo blog.
Con un’amica pensavamo di percorrere il fine settimana del 14 aprile il giro dei Laghi della Val Roya e Valle delle Meraviglie. Gente più esperta ci ha sconsigliato di non farlo in questo periodo: occorrono i ramponi da neve ed esperienza.
Cercavamo quindi un percorso ad anello fattibile in questo periodo da due escursioniste di livello medio.
Ci consigli il balcone delle Ginestre o altro percorso?
Grazie
Sonia
Elio Dutto
01/04/2019 alle 19:09
Ciao Sonia. Per la valle Roya aspetterei ancora un po’, ma se volete fare qualcosa di bello e non troppo impegnativo ti potrei consigliare il Sentiero dei pittori itineranti da Celle Macra.
Ecco il link https://cuneotrekking.com/escursione/sentiero-dei-pittori-itineranti-valle-maira/
Ciao
SONIA
02/04/2019 alle 11:05
Grazie mille Elio,
proverò sicuramente.
Cercavamo però un percorso un po’ più lungo, che durasse due gg (almeno 16/20 km al giorno)
con pernottamento in rifugio attrezzato.
Se hai qualcosa da consigliarmi….
Ciao
Sonia
Lorenzo Galfrè
28/06/2020 alle 16:30
Abbiamo percorso il giorno 27 giugno il “vieul” molto ben segnato e abbiamo ammirato i bellissimi muretti a secco, un vero capolavoro di ingegneria dei nostri predecessori, molto bello il paesaggio, una gita perfettamente riuscita, un sentito grazie a tutti coloro che hanno in tutti modi attrezzato e descitto il sentiero. Lorenzo & Vanda
Elio Dutto
28/06/2020 alle 17:47
Ciao Lorenzo, grazie. Le ginestre sono belle fiorite ora?
monica
01/07/2021 alle 10:48
Ciao, volendo accorciare il percorso, magari facendo solo la parte ad anello, si riuscirebbe a vedere la parte di “sentiero balcone” e la parte con la fioritura delle ginestre? (sempre che siano fiorite in questo periodo) E dove sarebbe consigliabile arrivare con l’auto per la partenza?
Grazie mille e complimenti per sito che consulto sempre per decidere le mie gite!
Valerio Dutto
01/07/2021 alle 14:19
Ciao Monica, sì, potresti fare solo l’anello delle ginestre, che ora sono in piena fioritura (un vero spettacolo!). In tal caso nostro consiglio è di lasciare l’auto a borgata Allemandi poco sotto all’agriturismo Il Chersogno e fare l’anello in verso orario, ossia al contrario di quanto descritto sopra (che invece è la soluzione migliore per chi fa il giro completo sopra descritto).
silvio
16/03/2023 alle 20:26
Ciao Elio.
Secondo Te sarà percorribile questo sentiero in queste domeniche di fine marzo, tempo permettendo, senza racchette da neve solo con gli scarponi?
Elio Dutto
16/03/2023 alle 20:29
Ciao Silvio, nonostante sia esposto a sud penso che un po’ di neve potrai ancora trovarla.