Ci incamminiamo, tagliando con un traverso i primi prati, per raggiungere l’ampia strada che ci porta su nel vallone di S. Bernolfo. Voltandoci indietro notiamo, nei pressi della frazione, numerose macchine e ci stupiamo un po’ che in questo periodo ci sia ancora così tanta gente che va in montagna. Quando più in alto sentiremo degli spari capiremo che oggi è una giornata di caccia.
Qui, più che altrove, si vede che è sopraggiunto l’autunno. Infatti, i larici, i sorbi, i cespugli di mirtilli e la vegetazione in genere si sta velocemente colorando di tinte gialle e rossicce. L’ambiente è molto bello, tipico di ottobre. Saliamo lungo la strada sterrata fino ad arrivare nei pressi della cascata che si vede in fondo al vallone. Da qui prendiamo qualche scorciatoia che in breve ci innalza sempre più, poi deviamo verso sinistra e ci inoltriamo nel vallone di Barbacana fino ad arrivare nei pressi di un suggestivo laghetto (2290 metri) ancora pieno d’acqua, per poi risalire, alla sua sinistra, di un altro centinaio di metri.
Il Lago del Vallone di Barbacana
La conca soprastante è curiosa per alcune formazioni di rocce bianche di cristalli di quarzo; volgendo lo sguardo più a sinistra, oltre una grande pietraia, notiamo una mulattiera a zig-zag molto evidente che si inerpica nella valle Dossi e decidiamo di seguirla. Percorriamo quindi, tenendoci a mezza costa, un tratto privo di sentiero caratterizzato da massi accatastati, nell’intento di raggiungerla (dall’alto noteremo poi che c’era un collegamento che passava tra la pietraia un po’ più in alto).
Accesso al vallone Dossi
Arrivati la percorriamo interamente. In alcuni tratti si riduce a sentiero, poco segnalato, che percorre una splendida zona pietrosa di alta montagna. Lo si risale, infine, con qualche tornantino passando sotto la cima di Collalunga, quindi continua per un tratto in piano che poi si fa più ripido e sbuca, nel vallone Seccia, nei pressi di una vecchia caserma militare (2700 metri circa) in bellissima posizione ed a poche centinaia di metri dalla cima di Collalunga.
La caserma militare nel vallone Seccia
La Cima di Collalunga
A questo punto non ci resta che salire verso la punta che, oramai, dista una decina di minuti. Da lì ammiriamo il vasto panorama che spazia su tutto l’arco alpino.
Vista dalla Cima di Collalunga
Si vede molto bene la vicina cima del Corborant (3010 m) con i Laghi Lausfer a nord-ovest, gli splendidi Laghi di Collalunga a sud-est con la cima dell’Autaret, in lontananza il Malinvern (2939 m) e, più indietro, la Serra dell’Argentera, mentre a nord-est spicca la Rocca di S. Bernolfo. A ovest si intravede molto bene un paesino francese della vallée de la Tinée che potrebbe essere Auron. Sulla cima sono collocati due ripetitori del Soccorso Alpino francesi.
Scattate alcune foto, decidiamo di ridiscendere verso la casermetta per poi prendere il sentiero che ci conduce al Lago Seccia (di cui abbiamo una foto scattata nel giugno 2006) dove vorremmo pranzare, ma notiamo, con disappunto, che è completamente asciutto. Lo tralasciamo allora per scendere ai bei Laghi di Colle Longue (2436 metri) ubicati in territorio francese, anche se la loro acqua ricade totalmente sul lato piemontese.
Il Lago inferiore di Colle Longue
Scattiamo parecchie foto perché sono di un bel colore verde. Scendiamo ancora a dare uno sguardo alla casermetta sottostante dove esiste un’originale struttura in pietre e cemento a forma di prua di nave.
La strana struttura a forma di prua di nave
Proseguiamo la nostra discesa in direzione del Lago di Mezzo (2282 metri) e qui ci fermiamo, finalmente, per pranzare. Poi rapidamente il tempo cambia; verso il Colle di Collalunga si fa sempre più nero, e quindi non ci resta che scendere verso il Lago di S. Bernolfo, superare il colletto del Laus, passare nei pressi del rifugio De Alexandris-Foches e ritornare alla macchina appena in tempo per non beccarci la pioggia.
Il Lago di S. Bernolfo
È un bel giretto da farsi con un po’ di allenamento in un ambiente molto vario e con dei panorami incomparabili, adatto ad escursionisti esperti.
giovanni
08/12/2007 alle 22:42
hei ! io il giro l’ho fatto.. al contrario !
peccato non sia segnalato il sentiero dalla caserma di cima collalunga verso barbacana..
cuneotrekking
10/12/2007 alle 15:06
Ho visionato anche il tuo sito. Complimenti per le fotografie.
In effetti, il sentiero per discendere a Barbacana dalla caserma se uno non lo conosce fa fatica ad individuarlo. C’è però la possibilità di salire dal Colle di Barbacana, passando per la cima Cimon, e raggiungere facilmente per cresta Cima di Collalunga.