Procediamo sulla sterrata a monte del parcheggio del Pian del Re (2.020 m) attraversando la passerella in legno al centro del pianoro. Un centinaio di metri oltre aggiriamo il grande masso da cui nasce il Po (indicazione su una roccia). Sembra incredibile che questo piccolo rio attraversi l’intera l’Italia settentrionale diventando il fiume più lungo d’Italia.

Monviso e Visolotto fotografati dalla strada asfaltata che sale al Pian del Re. Il logo di Cuneotrekking! © Cuneotrekking
Proseguendo sul sentiero che sale verso sud in meno di venti minuti arriviamo al lago Fiorenza (2.113 m), di origine glaciale, nel quale, nelle belle giornate, si specchia la parete nord del Monviso, la vetta più alta della provincia di Cuneo.
Questa zona era già apprezzata meta turistica nella fine dell’Ottocento quando la barchetta “la Bella Fiorentina” portava i turisti a fare il giro del lago. Sulle sue sponde, dopo una pioggia, è facile imbattersi nella salamandra Lanzai, endemica delle Alpi Cozie, dal colore nero liquirizia.

Il lago Fiorenza con la parete nord del Monviso e del Visolotto © Cuneotrekking

Il lago Fiorenza visto dal lato sud. Al fondo, imbiancato, il monte Meidassa © Cuneotrekking
Costeggiamo la sponda sinistra dello specchio d’acqua e al suo termine, lasciato a destra il sentiero per il rifugio Giacoletti, saliamo in serpentina tra massi e erba fino a un varco erboso.

Silhouette sopra il lago Fiorenza con al fondo parte del monte Granero (centro sinistra) e del monte Meidassa (centro) © Cuneotrekking

Salendo verso il varco erboso © Cuneotrekking
Di qua spicca elegante verso sinistra il profilo triangolare del Viso Mozzo.
Il sentiero prosegue a destra sotto una massicciata rocciosa affacciata sul vallone Rio dei Quarti.

Il sentiero passa a lato di questa massicciata rocciosa © Cuneotrekking

Verso il crocevia di sentieri © Cuneotrekking

Verso il crocevia di sentieri © Cuneotrekking

Beppe ammira la parete del Visolotto © Cuneotrekking
Poco dopo arriviamo a un crocevia di sentieri in vista del lago Chiaretto (2.261 m), dalla forma triangolare e dall’intenso colore turchese, posto più in basso in una conca detritica. La sua colorazione è dovuta a un minerale, la smaragdite, presente nelle pietre verdi del Monviso (ofioliti).

Il lago Chiaretto dall’intenso colore turchese © Cuneotrekking
Seguendo una traccia scendiamo sulla riva del lago, oggi ben più piccolo di quanto non fosse in passato. Infatti, nell’estate del 1989 un’enorme porzione del ghiacciaio Coolidge si staccò improvvisamente e precipitò colmando per sempre una porzione del lago. Proprio in quel momento due alpinisti si trovavano nel bivacco Falchi-Villata abbarbicato a 2.680 m su uno sperone roccioso nella parte inferiore del canalone Coolidge. Travolti dal crollo rimasero miracolosamente illesi. Dal lago, aguzzando la vista verso la parete nord-est del Monviso, sono ben visibili sia il canalone sia il bivacco, rosso sgargiante.
Tornati al crocevia seguiamo le indicazioni per il lago Lausetto mentre, lontane, si sentono scariche di pietre dalle pareti nord-est del Viso.
Risalendo alcuni tornantini, ignoriamo un sentiero a sinistra verso il rifugio Quintino Sella e, tenendo la destra, superiamo una panoramica conca erbosa circondata da una corona di vertiginose pareti rocciose, oggi leggermente imbiancate.

Risalendo i tornantini © Cuneotrekking

Lago Chiaretto e Viso Mozzo © Cuneotrekking
Arriviamo a una sella (2.389 m), punto più alto dell’itinerario.

La corona di vertiginose pareti rocciose oggi leggermente imbiancate © Cuneotrekking

Attraversando la conca erbosa. Sullo sfondo le punte Roma e Venezia. © Cuneotrekking
Scendendo ignoriamo la deviazione a sinistra verso il rifugio Giacoletti mentre appare, sotto di noi, il piccolo lago Lausetto (2.324 m), poco profondo e dalla forma allungata.

In vista del piccolo lago Lausetto © Cuneotrekking
Tra il Lausetto e un altro minuscolo specchio d’acqua ignoriamo il sentiero a destra che scende verso il lago Fiorenza e continuiamo prima su massi e poi di nuovo su sentiero.
Dopo una svolta appare improvvisamente in tutta la sua bellezza il lago Superiore (2.313 m), grande e profondo, disteso su una balconata esattamente duecento metri a picco al di sopra del lago Fiorenza.

Il grande e profondo lago Superiore © Cuneotrekking
Siamo nel posto ideale per fare una sosta.
Ripreso il cammino, dopo aver costeggiato il lago scendiamo su sentiero più ripido affiancando un vertiginoso punto panoramico. Appena sotto affrontiamo l’unico tratto in cui prestare attenzione: l’attraversamento, attrezzato con una corda, della cascata dell’emissario del lago Superiore. I problemi maggiori sono a inizio stagione, quando la portata, a causa dello scioglimento delle nevi, è consistente.

La cascata dell’emissario del lago Superiore da attraversare © Cuneotrekking
Continuiamo la discesa a mezza costa fino all’imbocco del vallone delle Traversette.
Attraversiamo il rio, oggi completamente asciutto, imboccando in discesa la mulattiera, antica via del sale, che ci riporta al Pian del Re dove concludiamo un meraviglioso anello al cospetto del maestoso Re di Pietra.

Scendendo sulla mulattiera che ci riporta al Pian del Re © Cuneotrekking
Daniele
24/10/2019 alle 13:23
Complimenti, il vostro sito è veramente bello e ben fatto
Questo giro è stupendo come tutte le escursioni che avete fatto e che avete pubblicato
Anche i video sono veramente belli e ben fatti!
Mettete sempre la voglia di mollare tutto e partire per delle bellissime gite!
Continuate così!
Elio Dutto
24/10/2019 alle 13:30
Ciao Daniele, siamo alle prime esperienze con i video e man mano acquistiamo la manualità necessaria. Grazie mille per i complimenti. Ciao e buone escursioni!
richydomeniconi@libero.it
22/07/2020 alle 14:41
Buongiorno,
vorremmo affrontare questa escursione. Scriviamo per chiedere come si presenta l’attraversamento della cascata in questa stagione… E’ fattibile per chi è un buon camminatore ma non molto attrezzato ?
E se è necessaria una particolare preparazione tecnica.
abbiamo già fatto alcune bellissime escursioni da voi indicate , vorremmo affrontare anche questa ma prima di poter partire vorremmo essere sicuri di avere i mezzi per poterla fare
grazie mille
Elio Dutto
22/07/2020 alle 18:42
L’attraversamento della cascata è guidato da una fune. Non abbiamo notizie relative alla quantità d’acqua in questo momento. In ogni caso, poco prima del lago Superiore, esattamente dal lago Lausetto, potete sempre tornare alla macchina prendendo un sentiero che esclude la cascata scendendo direttamente al lago Fiorenza. (Provate a chiedere informazioni più precise a quelli del parcheggio)
Marco
27/07/2020 alle 14:53
Buongiorno.vorremo fare questo giro ad anello con un bimbo di tre anni,lui un po’ cammina e un po’ sulle spalle!io e mia moglie siamo dei buon camminatori,vorremo solo sapere secondo voi se è fattibile con il piccolo.grazie.buona giornata.
Adriana
20/10/2020 alle 12:45
Buongiorno! Volevo sapere se fosse possibile intraprendere questa escursione in questo periodo (vorrei andarci domenica 25 ottobre) condiserando le forti piogge che ci sono state nell’ultimo periodo. Mi riferisco soprattutto al tratto in cui bisogna attraversare la cascata. In più vorrei sapere se c’è neve. Grazie mille
Elio Dutto
20/10/2020 alle 20:39
Buona sera Adriana. Sicuramente sul percorso c’è qualche centimetro/decimetro di neve, data l’esposizione a nord. Per quanto riguarda la cascata non ho notizie aggiornate. Ciao