Partiamo per un giro un po’ più contenuto, poi ci lasciamo prendere dalla bellezza del luogo. Più avanti nuvoloni neri all’orizzonte e conseguente pioggia non ci impediranno di percorrerlo in tutta la sua lunghezza.
Seguendo la strada sterrata che prosegue verso prato Ciorliero si lasciano a destra i bivi (segnalati) per il vallone di Enchiausa e, poco dopo, per il passo Scaletta (da cui arriveremo al ritorno).
Giunti al prato Ciorliero scegliamo di percorrerlo al centro, lasciando a sinistra il sentiero che risale la destra orografica del vallone, fino al passo della Gardetta.
Salendo da questo lato, lungo il tragitto abbiamo occasione di intravedere due laghetti prima di incrociare poco sotto ad un bunker il sentiero normale di salita.

Il bunker sulla strada per il Passo Gardetta © Cuneotrekking
All’arrivo al passo della Gardetta (2440 m) notiamo alcuni nuvoloni neri a nord ovest che lambiscono il monte Oronaye; il vento li sospinge nella nostra direzione. Il panorama verso il pianoro della Gardetta, stupendo, ci fa ben sperare.

Dal passo della Gardetta verso l’omonimo pianoro con il rifugio © Cuneotrekking
Le previsioni poi non sono così male, per cui proseguiamo col nostro itinerario che svolta verso destra (sud-ovest) sulla strada ex militare fatta di lunghi traversi che ci portano sotto le propaggini delle rocciose punta Eco (2707 m) e rocca Brancia (2810 m) fino a raggiungere, più avanti, il passo di rocca Brancia (2606 m).

Salendo verso il passo di rocca Brancia © Cuneotrekking

Alle nostre spalle la strada di salita al passo di rocca Brancia © Cuneotrekking
Oltre, lo sguardo si posa sulla fonda Oserot dove, al centro della fonda, più a sud, giace l’omonimo lago.
Dal passo ignoriamo una traccia a destra e scendiamo per qualche decina di metri deviando poi a destra, sulla stradina che passa accanto a quelli che soprannominiamo “penitentes” (roccioni isolati), proseguendo in direzione del colle Oserot, incastrato tra la cima omonima (2855 m) e la rocca Brancia (2810 m) cui perveniamo attraverso alcune scorciatoie.

Arrivo al Colle Oserot © Cuneotrekking
Dal passo il panorama è desolato ma incantevole e tra gigantesche rocce rossastre ai lati proietta lo sguardo verso la comba Emanuel superiore e, più distante, al passo la Croce Orientale.

Panorama oltre il colle Oserot © Cuneotrekking
Tralasciando la vecchia strada ex militare a sinistra, ormai inservibile in più punti, prendiamo il sentiero che, su sfasciumi, piega a destra scendendo a piccoli tornanti verso il basso.

Immagini durante la discesa successiva © Cuneotrekking

In discesa © Cuneotrekking

In discesa © Cuneotrekking
A circa un terzo di percorso, nei pressi di una pietraia, lo abbandoniamo per seguire una esile traccia (segnalazione su masso) che ci sposta sul versante meridionale opposto in direzione della strada militare che ricompare a picco sotto una parete rocciosa.
Tagliando poi una pietraia mobile e insidiosa ritroviamo la strada e più avanti affianchiamo un tunnel che serviva da deposito munizioni.

Tratto nella pietraia mobile © Cuneotrekking
Proseguendo verso nord-ovest con un lungo traverso riprendiamo la salita su lunghi tornanti erbosi per raggiungere il passo la Croce Orientale (2630 m).

Lungo i tornanti che precedono il passo la Croce Orientale © Cuneotrekking

A destra, il vallone da noi sceso dal colle Oserot © Cuneotrekking

Passo la Croce Orientale © Cuneotrekking
In discesa, un centinaio di metri dopo, siamo al piccolo bivacco Due Valli (2600 m), così chiamato perché a cavallo tra le valli Maira e Stura. Un vento abbastanza sospinto ci convince a fermarci qui al riparo per la sosta del pranzo.

Verso il bivacco Due Valli © Cuneotrekking
Riprendiamo subito dopo il cammino verso il vicino passo Peroni. Lungo il tragitto di avvicinamento notiamo in basso, a sinistra, l’abitato di Bersezio.
Raggiungiamo il passo Peroni (2584 m) nel momento in cui, dal lato opposto, stanno sopraggiungendo due escursionisti. Saranno le uniche persone viste in giornata.
Dal passo lo sguardo si posa nella lunga valle dei laghi Roburent, adagiati in verdeggianti conche.

Veduta dal passo Peroni © Cuneotrekking

Il vallone dei laghi di Roburent. Monte Scaletta, a destra © Cuneotrekking
Il sentiero di discesa ci porta dopo alcune centinaia di metri ad un bivio.
Lasciato proseguire a destra il percorso per la traversata del Monte Scaletta, scendiamo lievemente a sinistra costeggiando a distanza ravvicinata il lago mediano di Roburent (2355 m).

In discesa dal passo Peroni verso il lago mediano di Roburent © Cuneotrekking

Altra veduta del lago mediano © Cuneotrekking
Un breve tratto successivo di salita ci trasferisce all’imbocco del lago Superiore di Roburent (2428 m) tra numerosi ricoveri in pietra, le trune.
Qui, abbandonato il sentiero che fiancheggia il lago, seguiamo una diramazione a destra in direzione del colle di Scaletta (2640 m) sulla traccia che si allontana progressivamente dalla splendida e verdeggiante conca lacustre.

Al lago Superiore di Roburent il tempo si sta imbruttendo © Cuneotrekking
Dobbiamo ora percorrere gli ultimi duecento metri di ripida salita che ci separano dal colle. Nel momento in cui lo stiamo per raggiungere il cielo si incupisce e cominciano a cadere le prime gocce di pioggia.

Residuato bellico al Passo Scaletta (foto scattata lo scorso anno) © Cuneotrekking
Infilati i gusci protettivi iniziamo immediatamente la discesa verso il passo dell’Escalon. Qualche tuono minaccioso proveniente dal monte Scaletta ci convince a sveltire il passo. È un vero peccato trovarci sotto il diluvio in questo tratto che diversamente è così bello, piacevole e molto panoramico.

Dal colle di Scaletta discesa verso il passo dell’Escalon (foto scattata lo scorso anno) © Cuneotrekking
In discesa raggiungiamo più avanti il roccioso passo dell’Escalon (2415 m) che ci introduce nella valle Costa Denti. Poco prima di raggiungere il lariceto lasciamo a destra, a breve distanza, due diramazioni che conducono al ricovero dell’Escalon e alla colletta Vittorio.
Il tratto in lariceto ci conduce infine ai margini del prato Ciorliero, alla sterrata ed infine al parcheggio.
Nel momento in cui arriviamo tornano, per incanto, a risplendere i raggi del sole.
Osvy
13/07/2016 alle 23:49
Ciao amici, credo che sia il più bel tour in assoluto, in quanto tempo si fa? Non riesco a “trovarvi” su facebook. Come posso fare? Grazie, siete sempre fonte di ispirazione. Ciao. Osvy.
Valerio Dutto
14/07/2016 alle 08:36
Ciao Osvy, grazie per i complimenti! Conta all’incirca all’incirca 6 ore con le normali pause. Su Facebook ci puoi trovare qua: https://www.facebook.com/cuneotrekking/
Maurizio
31/08/2016 alle 22:20
Ciao. Ho percorso questo tour domenica scorsa, e fortunatamente giornata mai fu più azzeccata per godere davvero dello splendore delle alti valli Maira e Stura.
Da segnalare che per errore l’ho percorso al contrario, ovvero prima tappa il passo Scaletta, ma cosi ho potuto godere del silenzio dei laghi di Roburent alle 9 del mattino.
Prossima volta deviazione sul percorso R.C., vedere dal passo Peroni il sentiero che si inserisce nelle guglie mi faceva venir voglia di ricominciare il giro.
Ouendag, Jeroen Supporter
15/07/2017 alle 22:23
Ciao Elio, abbiamo usato questo anello come ispirazione per un anello da Viviere alle Colle delle Scaletta, poi i Laghi Roburent, Passo Peroni, Bivacco Due Valli e poi la discesa a Viviere. Grande trekking! Grazie!
Elio Dutto
16/07/2017 alle 10:16
Bravo Ouendag! Anche se un po’ più corto è comunque un giro spettacolare. Sei già salito qualche volta sul Monte Scaletta? E’ una tra le escursioni più belle in valle Maira. Ciao e grazie.
sergio Supporter
20/08/2017 alle 10:06
Ciao a tutti voi di Cuneotrekking. Io e mia moglie abbiamo percorso questo anello venerdì 18. Come ho più volte sperimentato, le vostre indicazioni e le vostre tracce gpx sono super. Grazie anche alle nozioni che ci ha trasmesso Valerio quest’inverno nel mini corso sul GPS. In più per non farci mancare nulla e visto che eravamo lì alla deviazione, siamo saliti sul Monte Scaletta e scesi dalla galleria al colle Scaletta. Certo il sentiero (Roberto Cavallero) è impegnativo in alcuni passaggi, ma è veramente fantastico.
BRAVI, BRAVI e GRAZIE.
Franca e Sergio
Valerio Dutto
20/08/2017 alle 18:58
Ciao Sergio, il giro è fantastico già così, ma con la traversata del monte Scaletta diventa davvero epico. Complimenti!
Lamberti Claudia Supporter
11/10/2017 alle 14:48
Giro fantastico, l’ho percorso il 15 settembre scorso, in compagnia di me stessa, peccato il meteo ai laghi di Roburent nevicava e faceva freddo. Ma ho intenzione di tornarci la prossima estate.
Elio Dutto
11/10/2017 alle 20:46
Ciao Claudia, anche noi non avevamo trovato la giornata ideale per questa bellissima escursione. Da riprovare un’altra volta. Ciao e buone escursioni!!!
Maurizio
23/07/2018 alle 16:55
Mi piacerebbe percorrere questo giro il prox WE Com è la situazione del innevamento ? Grazie Saluti
Elio Dutto
23/07/2018 alle 20:20
Credo proprio non esista più il problema. Puoi fare il giro tranquillo
Maurizio
26/07/2018 alle 02:11
Ti ringrazio della risposta. Ti chiedo un ultima informazione. La strada per raggiungere la partenza del escursione descritta ha qualche tipo di limitazione di accesso: orario in cui si può salire, pedaggio, … ? Grazie Saluti
Elio Dutto
26/07/2018 alle 09:29
Ciao Maurizio. Non ci sono limitazioni né di accesso né di pedaggio. Magari cerca di arrivare presto per avere più posto. Ciao e buona escursione.
Roberto
30/05/2019 alle 09:17
Ciao, ho letto il tragitto e dato uno sguardo alla carta di Bruno Rosano:
a fine mese di giugno ho organizzato con amici una due giorni in Valle Maira, intendo compiere un tour ad anello tra Viviere, Colle Scaletta, Laghi Roburent e poi rientrare via Passo Peroni, bivacco Due Valli, Colle croce orientale e tornare a Viviere. Mi sembra di aver capito, leggendo guide e nel web che è possibile evitare il Colletto Vittorio (EE) attrezzato con catene, percorrendo la vecchia strada militare che sale al Colle Oserot e poi tramite un sentierino confluire nella Comba Emanuel Superiore con un sentiero S11 (S27 ?) per tornare a Viviere. Secondo voi è possibile? Mi date per favore indicazioni chiare? Pur consapevole che le stagioni passano e le strade militari con il tempo si rovinano, vorrei evitare al gruppo tratti tecnici e mantenere l’escursione percorrendo tratti E. Grazie Molte
Elio Dutto
30/05/2019 alle 21:27
Io non mi spaventerei tanto della Colletta Vittorio. Non è così complicata e poi è attrezzata. Se non c’è neve secondo me non ci sono problemi. Se la vuoi evitare, dal bivacco due valli c’è anche un sentiero che dal passo della Croce Occidentale scende al Ricovero Escalon (è segnato anche sulla carta di Rosano) e da lì ti puoi ricongiungere al sentiero che scende a Viviere.
Roberto
31/05/2019 alle 08:10
Grazie del suggerimento, farò tesoro delle indicazioni. Buone gite a tutti. Roberto
marco
22/06/2019 alle 19:59
Buonasera Elio,
lunedì prossimo io e la mia compagnia vorremmo percorrere il giro dei sette passi, sembra meraviglioso!
Una domanda: visto il maltempo di questo periodo potremmo trovare neve e avere problemi lungo il percorso? Eventualmente sapresti consigliarci un giro alternativo (mi sembrano molto interessanti anche l’escursione al Monte Viraysse e la salita al Monte Scaletta).
Grazie in anticipo!
Buona serata
Marco
marco
22/06/2019 alle 20:05
*compagna
Elio Dutto
23/06/2019 alle 20:00
Ciao Marco, sono in Corsica e da qui mi è difficile aiutarti. Credo comunque che un po’ di neve potrai ancora trovarla nei posti esposti a nord. Se hai un paio di ramponi ti potrebbero servire. Ciao e buona escursione
Fabio
13/10/2020 alle 10:49
Ciao a tutti, secondo voi è un’escursione fattibile anche a fine ottobre?
Grazie mille!
Luca
28/10/2020 alle 17:25
Buonasera, questo è un giro fattibile anche in questo periodo dell’anno?
Pensavo di farlo domani.
Grazie
Patrizia
22/04/2021 alle 16:45
ciao Elio, quest estate vorrei convincere mia figlia a non fare l’alta via in val d’Aosta ma a percorrere un giro nel cuneese che noi adoriamo. Ho visto dei bei giri in val Maira, ma anche le vicine Stura, Varaita e Grana sono splendide. Hai un qualche suggerimento su un trekking a più tappe di una settimana dormendo in rifugi /locande? Va bene anche svalicare e fare trekking trasversale.
Grazie mille,
Patrizia
Simone Colombero Supporter
09/08/2022 alle 19:00
Buonasera,
L’escursione è data EE ci sono dei tratti esposti lungo il percorso? Grazie mille e complimenti per tutto!
Elio Dutto
09/08/2022 alle 20:06
Ciao Simone, tratti esposti veri e propri non ce ne sono, solo leggermente aerei. Più che altro bisogna sapersi destreggiare in pietraia.