L’itinerario parte da piazza Paolo Capasso di Bomerano (635 m), frazione di Agerola, su un viottolo di collegamento lastricato e in discesa per guadare un rio, oggi asciutto. Dopo un ponticello in legno una ripida scaletta ci porta su una stradina asfaltata che conduce al vero ingresso del Sentiero degli dei.

Partenza del sentiero © Elio Dutto
Sotto un grande cartello d’ingresso si inizia a scendere verso destra per aggirare una ripida falesia e costeggiare la grotta Biscotto, dove è possibile ammirare secolari case rupestri incastrate nella roccia utilizzate ancora oggi come stalle.

Agli inizi della mulattiera © Elio Dutto

Antico caseggiato © Elio Dutto
Il sentiero passa sotto arditi terrazzamenti coltivati a vite per produrre il vino Furore. Costeggiando antiche costruzioni rurali, dopo una gola (fontana) si distende per arrivare nelle vicinanze di un doppio torrione, che ci fa ricordare le orecchie dei conigli, poco prima del colle La Serra (580 m).

Qualche mulo di passaggio © Elio Dutto

Verso il bivio per Nocelle © Elio Dutto
Al bivio per Nocelle è preferibile scegliere la diramazione di sinistra che ricalca l’antico sentiero che è anche il più spettacolare. Dopo pochi metri scendiamo verso una caratteristica fontana, dalla quale si apre un primo panorama sulla Costiera.

La caratteristica fontana © Elio Dutto
Dalla fontana è possibile anche scendere a Praiano, antico borgo dei pescatori. Tenendo la destra, in leggera discesa, arriviamo a un chiosco che offre provvidenziali granite al limone. Il sentiero ora diventa più una mulattiera, scende su ripide scalinate in pietra e, a quota 530 metri, lascia a sinistra una diramazione che porta al convento di san Domenico del XV secolo.

Una delle vedute spettacolari sulla penisola sorrentina © Elio Dutto
Riprendiamo la salita con splendide visuali sull’abitato di Praiano, poi il percorso prosegue su bel viottolo tra una lussureggiante vegetazione aggirando una impressionante parete calcarea.

Vista su Praiano © Elio Dutto

Altro tratto della mulattiera © Elio Dutto

Poco prima di un punto panoramico © Elio Dutto
Svoltato il crinale lo sguardo si amplia notevolmente distendendosi sull’incantevole scenario della penisola sorrentina: verso Positano che vediamo ancora distante, punta Campanella e i faraglioni di Capri.

Positano © Elio Dutto

Passaggio sotto le ripide pareti dolomitiche © Elio Dutto

Tratto in salita © Elio Dutto
Leggermente a sinistra compaiono nel mare gli scogli rocciosi denominati Li Galli. Da qui in poi diventa tutto un susseguirsi di gole e anfratti tra rocce e macchia mediterranea costituita prevalentemente da lecci, ginestre, erbe aromatiche e fiori di svariati colori.

Altri escursionisti estasiati di fronte a tanta bellezza © Elio Dutto
Con percorso più arduo continuiamo a salire e scendere ripide scalinate aggirando gole incassate. In un punto possiamo vedere alcuni caratteristici cumuli di pietre lasciati dagli escursionisti per testimoniare il loro passaggio.

Anche noi aggiungiamo qualche pietra © Elio Dutto
Dopo un’ultima gola intravediamo il campanile di Nocelle (416 m) che andiamo a raggiungere dopo un traverso che conduce direttamente tra le case.

Il campanile di Nocelle © Elio Dutto

I fiori multicolori non mancano © Elio Dutto
Alcune scalinate portano infine sul piccolo piazzale di fronte alla chiesa. Per avere una visuale migliore su Positano è necessario scendere ancora qualche rampa.

Mare sotto Nocelle © Elio Dutto
Per motivi di tempo il nostro percorso non prosegue fino a Positano che si può raggiungere affrontando una discesa di 1700 scalini (in questo caso la distanza aumenta di qualche chilometro). Dopo una pausa riprendiamo invece il sentiero di ritorno a Bomerano sulle orme dell’andata.
Lungo tutto il tragitto siamo rimasti sorpresi dall’unica lingua parlata: l’inglese. È possibile che per apprezzare le nostre meraviglie dobbiamo prima aspettare che siano gli stranieri a scoprirle? Solo così abbiamo la percezione di vivere nei posti più belli e incantevoli del mondo.

Resti di un fortino © Elio Dutto

Tratto del sentiero al ritorno © Elio Dutto

Al ritorno passaggio dalla grotta Biscotto © Elio Dutto
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