Dal parcheggio proseguiamo sulla stradina asfaltata verso Macra. Superato il ponte proseguiamo per poche decine di metri e subito dopo la cappella svoltiamo a sinistra sulla stradina lastricata che passa sotto al suo portico. Risaliamo tra antiche case in pietra fino alla provinciale e la attraversiamo con un po’ di attenzione per via della ridotta visibilità.
Dalla parte opposta della strada, appena prima del ponte, inizia l’itinerario vero e proprio che costeggia, sul fianco destro, il rio Bedale di Langra.

Un vecchio mulino ristrutturato © Elio Dutto
È un tratto fresco ma piacevole che si sviluppa dribblando numerose volte lo spumeggiante torrente su passerelle in legno o cemento. Alcuni pannelli illustrano curiosità sulla flora presente: lungo il percorso potremo osservare innumerevoli tipi di fiori e piante, dai frassini ai noccioli, dai ciliegi selvatici ai faggi, dagli abeti ai pini silvestri, che variano a seconda della stagione, dell’esposizione e del tipo di terreno.

Rio Bedale di Langra © Elio Dutto
Dopo qualche centinaio di metri, nei pressi di una croce in legno, ignoriamo il sentiero che sale a destra (da cui faremo ritorno per chiudere l’anello). Continuiamo a seguire il rio passando nei pressi di un pilone votivo. Salendo ancora incrociamo, poco sopra, la strada asfaltata che da Villar di Macra sale verso le borgate superiori. Proseguendo in salita sulla strada affianchiamo la borgata Langra (992 m), con la cappella dedicata ai santi Giuseppe e Antonio, da cui parte il selvaggio Sentiero dei camosci.

La borgata Langra © Elio Dutto
Un po’ oltre raggiungiamo borgata Caricatori (998 m, fontana), dove il fondo diventa sterrato.
Proseguendo arriviamo a un bivio (palina). Svoltiamo verso destra e dopo qualche centinaio di metri di salita più decisa il sentiero si distende con un rettilineo sotto la grande e ripida parete calcarea della punta Raveirola (1.272 m). Al fondo piega verso sinistra per seguire le rientranze della montagna.

Il sentiero, un perfetto single-track © Elio Dutto
È un vero e proprio balcone che regala incantevoli vedute dall’alto delle borgate Caricatori e Langra, da cui siamo appena passati, e Villar, da cui passeremo al ritorno.

Villar e Macra al centro © Elio Dutto

Punto panoramico © Elio Dutto

Nel bosco © Elio Dutto
Proseguendo con dolci saliscendi nel fitto bosco di pini silvestri, dopo altre rientranze raggiungiamo un punto panoramico nei pressi di un bel pilone votivo dedicato alla Madonna e santi.

Il panoramico pilone votivo © Elio Dutto
Ci troviamo a circa metà dell’itinerario. Se è l’ora giusta questo può diventare un ottimo punto per la sosta pranzo.
Dietro il pilone, dalle rocce a picco sul vallone scorgiamo molto in basso le case di Macra.

Un bello scorcio verso Villar (a sinistra) e Macra (destra) © Elio Dutto
Spingendo lo sguardo in alto verso sud-ovest possiamo notare le punte Tempesta e Piovosa, mentre più a destra sono ben visibili la costa Chiggia, il monte Festa e il monte Buch.

Le punte Tempesta (appena visibile) e Piovosa imbiancate di neve © Elio Dutto
In fondo alla vallata (ovest) spunta anche l’imponente monte Chersogno (3.026 m), dall’inconfondibile forma di dente.

Il Chersogno © Elio Dutto
Riprendiamo il percorso inizialmente pianeggiate. Trascuriamo il bivio per il Sentiero corona dei magi e man mano che ci avviciniamo alla borgata di Camoglieres la discesa si fa più accentuata e con vedute sempre migliori.

Camoglieres al centro a destra © Elio Dutto

Scendendo verso Camoglieres © Elio Dutto

Camoglieres © Elio Dutto
Affianchiamo alla nostra sinistra una palestra di roccia. Entrando in Camoglieres (fontana) lasciamo a sinistra il sentiero che conduce all’omonima via ferrata. Vale la pena vagare tra le case della borgata alla ricerca di vecchi forni, affreschi e angoli suggestivi.
Scesi nei pressi della suggestiva locanda del Silenzio, svoltiamo a destra sulla mulattiera che conduce verso la borgata Villar.

Pausa alla Locanda del Silenzio © Elio Dutto
Superati in discesa alcuni tratti scavati nella roccia e con il fondo un po’ smosso raggiungiamo la bella cappella di San Pietro, dove sono conservati due cicli pittorici quattrocenteschi recuperati da un intervento di restauro.

Un tratto della discesa © Elio Dutto

La cappella di San Pietro © Elio Dutto
Passati sotto al suo porticato in breve ci ricongiungiamo alla strada asfaltata.
Per completare al meglio l’anello non conviene scendere direttamente a sinistra, ma consigliamo di compiere un ultimo breve tratto di salita a destra che termina a borgata Villar, dove si trova la chiesa parrocchiale (fontana).

La parrocchiale di Villar © Elio Dutto
Dopo la chiesa riprendiamo il sentiero in discesa che va a chiudere l’anello nei pressi della croce in legno. Svoltando a sinistra torniamo velocemente a Macra concludendo un percorso che, per l’ottima esposizione al sole e la quota relativamente bassa, è perfetto per le stagioni di mezzo e anche per l’inverno in assenza di neve.
Claus72
05/07/2016 alle 13:13
Fatto 4 anni fa’ nel periodo di novembre con poca neve e mi aveva stupito molto,rifarlo adesso con tutto quel verde mi invoglia abbastanza,grazie per il suggerimento!:-)
Elio Dutto
05/07/2016 alle 15:42
Condivido il tuo commento.
Mauro
13/01/2020 alle 08:19
Ottima e completa recensione!
Attendo altre
Elio Dutto
13/01/2020 alle 11:39
Ciao Mauro. Grazie!
Massimo Frumento
31/08/2020 alle 22:14
Percorso fatto domenica 30 agosto 2020. Ritengo segnalare che chi sta ristrutturando la casa prima dell area Bessy ha chiuso il passaggio sul ponticello, con tanto di cartelli, obbligandoci a transitare all’interno del letto del ruscello, ora in secca. Non trovo giusto appropriarsi di una parte di sentiero, abbattendo inoltre la palina che indica la direzione del percorso.
Valerio Dutto
01/09/2020 alle 08:32
Ciao Massimo, ah, caspita, grazie per la segnalazione, non ne eravamo a conoscenza!
Ilgiocodelmondo
14/05/2019 alle 00:22
Giusto Claudioa, é ora di ritornarci! ; ))
Bruna
14/09/2021 alle 23:29
Sono ammessi i cani?
Elena
06/01/2019 alle 20:17
Fatto oggi 6 gennaio bellissima passeggiata aria pura e persino un caldo anomalo ma piacevolissimo tornerò sicuramente quest estate per ammirare la natura che ora era addormentata grazie per l ottima descrizione del percorso
Elio Dutto
06/01/2019 alle 20:51
Ciao Elena, in ogni periodo dell’anno puoi trovare degli aspetti diversi. E’ il bello delle stagioni. Grazie per il commento. Ciao e tante belle escursioni!
Luca B Supporter
08/03/2020 alle 18:19
Fatto giusto oggi… percorso molto gradevole,molto panoramico e rilassante (almeno per me;) )
Prestare attenzione al sentiero che da Camoglieres scende verso la cappella di San Pietro,che in alcuni punti il fondo roccioso e sconnesso può essere pericoloso.
Per quanto riguarda la processionaria non vi è ancora alcuna traccia fortunatamente.
Elio Dutto
08/03/2020 alle 18:48
Ciao Luca, grazie per le informazioni.