Dal lato ovest di piazza Sacco e Vanzetti imbocchiamo via Matteotti, stradina che si infila tra due case, una delle quali non intonacata. Quando poche decine di metri dopo questa termina imbocchiamo un sentierino a destra. Il percorso è ben indicato con tacche giallo rosse e frecce sulle quali è disegnato l’insetto simbolo dell’itinerario.

Il percorso è sempre ben indicato con queste frecce © Valerio Dutto
Ignorando ogni deviazione percorriamo il sentiero che sale deciso tra i castagni e ci porta sulla stradina asfaltata di accesso alla borgata Cialancia.

Il sentiero che sale verso la borgata Cialancia © Valerio Dutto
Svoltiamo a sinistra e in breve arriviamo ai piedi della borgata (1.006 m). Saliamo al suo interno sulla stradina lastricata che passa tra le case.

Sulla stradina lastricata tra le case della borgata Cialancia © Valerio Dutto
Poco più in alto ignoriamo una deviazione a sinistra (diretta verso la borgata Cauri) e proseguiamo sulla comoda mulattiera che affianca le ultime case in pietra della borgata. Dopo alcuni sali e scendi passiamo accanto ad alcune installazioni in legno e a una panchina dalla quale si gode di una buona vista su Pradleves.

Sul sentiero oltre la borgata Cialancia © Valerio Dutto

Bella vista su Pradleves © Valerio Dutto
Più avanti il sentiero confluisce su una sterrata che seguiamo verso sinistra. La abbandoniamo quasi subito per un sentierino che sale deciso a sinistra e che in breve ci porta alla borgata Grange (977 m), preceduta da un forno in pietra.
Passiamo tra le case arrivando alla stradina asfaltata di accesso alla borgata. La seguiamo per poche decine di metri e poi l’abbandoniamo per un sentiero che sale a sinistra nel vallone di Cauri. Poco più in alto, sempre seguendo le segnalazioni, svoltiamo verso destra sul sentiero che in certi tratti si fa molto stretto. Proseguiamo verso l’impluvio del rio che attraversiamo su un ponticello in pietra per poi raggiungere poco sopra l’asfalto.
Seguiamo la strada verso sinistra e dopo alcuni tornanti arriviamo a borgata Presa (1.084 m). Poche decine di metri dopo il forno, in corrispondenza di un tornante, abbandoniamo la strada asfaltata per una sterrata che si stacca a destra e con percorso molto dolce prima in leggera salita e poi in discesa affianca le case della borgata Cugn (1.118 m).

Appena oltre borgata Cugn © Valerio Dutto
Poco più avanti si aprono alcuni scorci sui monti Grum e Bram sul versante opposto della valle Grana e sulla borgata Grange da cui siamo passati prima.

Da sinistra: Grum, Bram, punta dell’Omo e Rocca Cucuja © Valerio Dutto
Arrivati nuovamente su asfalto facciamo una breve deviazione verso destra sullo sperone dove si trova il piccolo santuario della Madonna degli angeli (1.127 m), sovrastato da una croce in legno.

Arrivo al santuario della Madonna degli angeli © Valerio Dutto

Scritta curiosa sulle finestre del santuario © Valerio Dutto
Purtroppo il panorama intorno è ostruito dagli alberi.
Tornati sui nostri passi seguiamo la strada asfaltata. Superiamo le sottostanti grange Il pozzo e dopo poche centinaia di metri abbandoniamo la strada per un sentierino che sale con decisione a sinistra.
Più avanti un bivio segnala una scorciatoia a destra. In realtà conviene fare ancora un piccolo sforzo: svoltiamo a sinistra e poco più in alto nuovamente a sinistra per passare sotto alla falesa ai piedi della quale si nasconde la Barma grande, una cavità naturale larga una quarantina di metri all’interno della quale si possono ancora trovare stalattiti e stalagmiti. La tradizione popolare vuole che fosse dimora di una strega malvagia e del suo fedele gufo.

La Barma grande © Valerio Dutto
Dopo una pausa torniamo all’ultimo bivio proseguendo verso est sul sentiero che poco più avanti riprende a salire. Superati alcuni ruderi svoltiamo a destra. Il sentiero inizia a scendere in una fitta faggeta, dove alcuni “occhi” disegnati sui tronchi ci osservano, e piega verso sud tagliando un versante abbastanza ripido.

Ci sentiamo osservati… © Valerio Dutto
La faggeta lascia spazio a un’abetaia per poi diventare un bosco misto.

Verso la borgata Podio d’Toundin © Valerio Dutto
Ignorando ogni deviazione arriviamo alla borgata Podio d’Toundin, ormai ridotta a ruderi invasi dalla vegetazione. Scendiamo a destra sul sentiero che passa tra quello che resta delle baite in pietra e in breve arriviamo a Podio sottano (903 m).

Tra quello che resta delle baite di Podio d’Toundin © Valerio Dutto

Installazione in legno a Podio sottano © Valerio Dutto
Qui imbocchiamo una sterrata a destra che più avanti si restringe a sentiero e rientra nel vallone compiendo un ampio semicerchio con diversi saliscendi.

Sul sentiero che rientra nel vallone © Valerio Dutto

Ancora sul sentiero © Valerio Dutto
Dopo un buon tratto, quasi dalla parte opposta rispetto a Podio sottano, imbocchiamo un sentierino che scende a sinistra e in breve arriva su una sterrata che seguiamo verso destra tenendoci appena più in alto del fondovalle. La stradina diventa mulattiera, poi torna ad allargarsi, supera un ponte e infine diventa asfaltata.
Non ci resta che attraversare tutto il centro di Pradleves e poi percorrere gli ultimi duecento metri sulla provinciale per concludere questo piacevole percorso.

Tra le case di Pradleves © Valerio Dutto
Albino
11/01/2022 alle 20:48
Mi sembra un ottimo percorso da effettuare in questo periodo! Cercherò di farlo! Grazie.
Irene Supporter
14/01/2022 alle 09:56
Un bellissimo percorso per questa stagione e per domani direi perfetto!
Se ho capito bene tutto tutto il percorso da voi fatto (destra, sinistra, sali, devia e via dicendo) è segnalato con i cartelli giallo-rossi con la mosca e dunque non è necessario che mi scarichi la traccia e/o che porti con me del cartaceo, basta seguire … la mosca !! Giusto?
Grazie in anticipo e mille grazie per il vs sito e … buone scarpinate!
Valerio Dutto
14/01/2022 alle 21:10
Ciao Irene, sì, è ben segnalato, ma traccia o descrizione possono in ogni caso tornarti utili (abbiamo visto diverse persone sbagliare il punto di partenza)…
Irene Supporter
15/01/2022 alle 16:05
👍👍🙏 grazie!
Renato Faggiani
15/01/2022 alle 19:10
Non e’ possibile scaricare la traccia gpx in altra modalità ?
Valerio Dutto
15/01/2022 alle 20:48
Ciao Renato, sai che non ho capito che cosa intendi?
Renato Faggiani
15/01/2022 alle 21:57
Volevo scaricare il
File gpx da inserire sull’applicazione gpx tracker… qui invece bisogna aprire un account su garmin?
Valerio Dutto
15/01/2022 alle 22:05
Ok ora capisco. Non serve un account Garmin, puoi scaricare il GPX premendo il bottone blu Scarica sotto alla mappa (mentre tu hai premuto Invia). Fammi sapere se così sei riuscito. Ciao!
Renato
15/01/2022 alle 22:35
Grazie Valerio
👍👍👍
Valerio Dutto
16/01/2022 alle 10:49
Ottimo, grazie a te Renato!
Daniela
24/01/2022 alle 09:46
Buongiorno. Vorrei fare questo giro con il mio cane. Ci sono tratti molto ripidi di discesa? Il tempo indicativo di percorrenza di questo percorso? Grazie!
Valerio Dutto
24/01/2022 alle 10:08
Ciao Daniela, non ci sono tratti particolarmente ripidi, ma tra le borgate Grange e Presa il sentiero è un po’ stretto. Come tempistiche conta 4/5 orette. Spero di esserti stato di aiuto!
Daniela
02/02/2022 alle 11:09
Molto! Grazie mille