Proseguiamo ancora su strada per duecento metri seguendo le indicazioni per la nuova passerella, spostata più a monte dopo la tempesta Alex dell’ottobre 2020. Nei pressi del parcheggio rotatoria oltre la quale la strada diventa sterrata, scendiamo a destra per superare il Gesso della Valletta. Il sentiero ci porta in direzione di una rampa erbosa.

Il versante opposto: vallone dell’Argentera che conduce al rifugio Bozano © Elio Dutto
Armandoci di pazienza affrontiamo un’infinità di tornanti tra arbusti, pini, larici e abeti, sotto l’imponente Cresta di San Giovanni.

Sugli infiniti tornanti © Elio Dutto
Raggiungiamo così un poggio (2.050 m) che offre un bel panorama sul Pian della casa del re.

Dal poggio panoramico, veduta sul Pian della casa del re © Elio Dutto
Superato un costone il percorso cambia completamente e con un lungo traverso aggiriamo un’impervia bastionata rocciosa.

Il lungo traverso ai piedi dell’impervia bastionata rocciosa © Elio Dutto

Sul lungo traverso © Elio Dutto
Al termine altri tornanti ci portano in quota quindi, con una flessione verso sinistra, superiamo alcune rocce lisce dove filtra una cascatella generata dall’emissario del lago inferiore di Fremamorta.
Dopo un ultimo ripido tratto a serpentina ci affacciamo sulla valle sospesa dove si trova il lago sottano di Fremamorta (2.359 m). Non è che l’inizio dello spettacolo.

Arrivo al lago inferiore di Fremamorta, sotto la Testa nord di Bresses © Elio Dutto

Il lago inferiore visto da un’altra angolazione © Elio Dutto
Nei pressi di alcune casermette diroccate incrociamo la strada militare lastricata proveniente dal colletto del Valasco (nord) che prosegue verso il colle di Fremamorta (sud) e rende il percorso molto più agevole. La imbocchiamo verso sinistra e dopo poche centinaia di metri raggiungiamo l’incantevole lago mediano di Fremamorta (2.380 m), incastonato fra le pietraie sotto la granitica Testa di Bresses sud (2820 m).

Lago mediano di Fremamorta © Elio Dutto

Lago mediano di Fremamorta © Elio Dutto

L’Argentera monopolizza la vista © Elio Dutto
Lo aggiriamo a sinistra ignorando la carrareccia che scende e, alcuni tornanti oltre, imbocchiamo una traccia a sinistra che ci consente di raggiungere il dosso roccioso su cui è posizionato l’incantevole bivacco Guiglia (2.420 m), uno spettacolare belvedere sull’intera serra dell’Argentera. Abbiamo di fronte alcune delle montagne più celebri dell’intera provincia di Cuneo: l’Argentera (3297 m), la cima di Nasta (3108 m), il Baus (3072 m).
A sinistra delle cime nord (3.287 m) e sud (3.297 m) dell’Argentera è ben visibile il parallelepipedo inclinato del famoso Corno Stella (3.050 m). Il fatto che sia più basso delle cime principali non deve ingannare perché è assai più difficile.
Il Corno Stella, con la sua forma di enorme parallelepipedo di granito inclinato, non presenta punti deboli. La storia della prima ascensione è affascinante: creduto per lungo tempo inaccessibile, il 22 agosto 1903 fu vinto dal famoso alpinista francese Victor de Cessole, il “signore delle Alpi Marittime”, e dalle fidate guide Andrea Ghigo e Jean Plent. Quest’ultimo, in particolare, riuscì a superare, con scarponi chiodati e senza possibilità di assicurarsi, il “Mauvais pas”, una lastra verticale difficilissima con pochi e lontani appigli. Ancora oggi la via normale passa da quel famoso passaggio.
Oltre il bivacco ci ricongiungiamo a vista alla carrareccia nei pressi del grande lago soprano di Fremamorta, il maggiore. In alto sulle sue sponde si trova la caserma Umberto I (2.402 m), ormai in rovina, divenuta ora rifugio per stambecchi.

Lago superiore. Al fondo la cima di Fremamorta © Elio Dutto

Lago superiore © Elio Dutto

Veduta sui due gemelli © Elio Dutto
Vale la pena proseguire ancora poche decine di metri verso il secondo lago superiore, più piccolo, incastonato in una conca alla sua sinistra. Le sponde di questi laghi sono il posto ideale per concedersi una pausa rilassante.

Lago superiore gemello © Elio Dutto

Il più piccolo dei laghi gemelli © Elio Dutto

Stambecco a passeggio © Elio Dutto
Ripreso il cammino torniamo alla caserma Umberto I dove una palina nei pressi di un rudere ci guida sulla mulattiera che scende in direzione nord.
Compiamo un traverso sotto la bastionata dei laghi proprio ai piedi del bivacco Guiglia. Ignoriamo la mulattiera che a sinistra ci riporterebbe al lago mediano e continuiamo la discesa nella direzione opposta. Dopo alcuni tornanti un lungo traverso ci porta a superare un costone, oltre cui arriviamo a un bivio (segni su un masso). Entrambe le direzioni si ricongiungono più in basso, ma consigliamo quella che scende a sinistra che è più veloce e diretta.

Scendendo, veduta sul vallone Assedras con la cima di Nasta © Elio Dutto
Superato il gias visibile appena più in basso la discesa riprende in forte pendenza per poi, ben più in basso, ricongiungersi con l’altra via a monte dell’idilliaco pianoro erboso denominato Piano della casa del re.

La passerella del Pian della casa del re © Elio Dutto
Raggiungiamo la carrareccia ben visibile dalla parte opposta. Non ci restano che una quarantina di minuti di cammino in discesa su strada, in buona parte sterrata e infine asfaltata, prima di tornare all’auto dove chiudiamo un bellissimo percorso al cospetto delle vette più imponenti delle Alpi Marittime.
Giulia
08/07/2021 alle 22:45
Buonasera,
Oltre ai laghi, ci sono delle fonti/sorgenti d’acqua vicino al Guiglia utili per chi passa la notte in bivacco? Sabato sarebbe la mia meta.
Vi ringrazio per l’aiuto.
Giulia
Elio Dutto
09/07/2021 alle 07:33
Ciao Giulia, purtroppo non ci sono sorgenti o fontane presso il bivacco, e neanche nei dintorni. Meglio portarsi una bottiglia d’acqua in più
Mattia Bertero Supporter
15/08/2021 alle 20:54
Ciao a tutti.
Oggi come gita di Ferragosto da fare assieme a Silvia decidiamo di andare a fare il giro ad anello dei laghi di Fremamorta seguendo questo giro ad anello descritto qui.
Così alle 8 partiamo dalla nuova partenza del sentiero del Gias delle Mosche, posta 500 metri più in alto rispetto a prima.
La salita si svolge in ombra fino a metà dislivello, meno male perchè il tempo è sereno ma le temperature fanno presagire che sarà una giornata caldissima anche in quota.
Ed infatti, appena spunta il sole dietro l’Argentera in una bellissima alba con i raggi del sole che seguono i contorni della montagna, sentiamo fin dai primi secondi la calura che ci aspetta.
Annaspiamo un po’ fino al Lago Sottano di Fremamorta, infatti siamo saliti lentamente con diverse fermate per bere e per prendere fiato, e quando ci capitava un rigagnolo d’acqua ci bagnavamo la testa.
Il caldo ci ha colpiti duramente in questa salita…
Incontriamo le prime persone lungo le sponde del lago ed altre nella mulattiera verso gli altri due laghi.
Non ci fermiamo al Sottano, se non per qualche fotografia, e proseguiamo verso il Mediano, anche qui senza fermarci, per andare verso il Soprano fermandoci dalla ex caserma Umberto I.
Sono le 11:30 e mangiamo pranzo.
Si è alzato un piacevole vento fresco e costante che raffredda i bollenti spiriti di questo tempo, all’ombra della caserma fa addirittura quasi freddo…
Decidiamo di rilassarci al massimo, senza avere minimamente fretta: ci stendiamo sul prato vicino alla caserma, scendiamo al lago per bagnarci i piedi, ci godiamo in silenzio quello che ci circonda.
Diverse persone arrivano al Soprano e si stendono lungo le sue rive.
Il panorama inoltre è bellissimo sul Massiccio dell’Argentera perfettamente sgombro da qualsiasi nuvola.
Che posto, dopo anni che lo vedo e rivedo riesce sempre a riempirmi il cuore di emozioni…
Verso le 13:15 decidiamo di riprendere la nostra gita.
Intraprendiamo il sentiero di discesa verso il Pian della Casa del Re.
Questa discesa si rivelerà piuttosto lunga ed un filo monotona, inoltre il caldo di fa più pressante a mano a mano che la quota diminuisce, incontriamo altri escursionisti impegnati a salire verso i laghi da questa via.
La discesa la patiamo un po’…
Arriviamo al Pian della Casa del Re dove, poco più avanti, abbiamo una piacevolissima e inaspettata sorpresa: incontriamo Valerio e Martino Dutto di Cuneotrekking con le rispettive famiglie con cui scambiamo una chiacchierata veloce.
Il mondo a volte è proprio piccolo…
Alle 15:30 circa siamo dalla macchina, al ritorno ci fermiamo al Bar Savoia alle Terme di Valdieri a gustarci una fresca ed necessaria birra di fine escursione.
C’è la siamo meritata dopo aver patito tutto questo caldo.
Un classico della Valle Gesso che ogni volta regala emozioni forti, i laghi di Fremamorta sono bellissimi ed il paesaggio che li circonda è ugualmente fantastico.
Peccato per il caldo che anche qui si è fatto sentire, in compenso il vento forte trovato ai laghi ed in parte durante la fase di discesa ci ha dato sollievo.
Un saluto da Mattia e Silvia.
Eleonora Sigismondo
23/08/2021 alle 18:11
Buonasera,ci sarebbe un’escursione che includa anche il questa oltre ai laghi?
Elio Dutto
23/08/2021 alle 22:31
Ciao Eleonora, vorresti sapere se tra le nostre escursioni una include il rifugio Questa oltre ai laghi?
Eleonora Sigismondo
24/08/2021 alle 09:43
Si,esatto,o se comunque avete qualche suggerimento per una unione diciamo che includa sia laghi che questa. Due nostri amici vengono a trovarci dalla val sangone,mi hanno espresso il desiderio dei laghi ma avevo piacere di portarli anche al rifugio. Grazie come sempre!
Elio Dutto
24/08/2021 alle 14:35
L’unione tra i laghi di Fremamorta ed il Questa è facile: dal lago più in basso dei Fremamorta salite al Colletto del Valasco. Da lì la strada militare scende nella Val Morta. Quando arrivate al bivio tenete la sinistra e da lì potrete raggiungere tranquillamente il rifugio Questa, dal quale o scendete direttamente al Valasco oppure continuando il giro attraverso il lago del Claus potrete scendere ai laghi di Valscura e da lì al Valasco e alle Terme. Buona escursione.
Eleonora Sigismondo
24/08/2021 alle 21:50
Grazie mille, prezioso!
Eleonora Sigismondo
29/08/2021 alle 21:48
Finalmente oggi abbiamo fatto l’anello con due amici. Novità per tutti e quattro … che dire? Ci sono parole per descrivere tanta bellezza? All’ultimo lago,visto che era ancora presto per fermarci,abbiamo deciso di dedicare ancora qualche passo verso il colle di fremamorta… è valsa tutta la breve salita. L’infilata dei laghi a destra e sinistra della “cresta”,due stambecchi che ci guardavano dalla cima sopra di noi…e nonostante il vento taglia faccia alla caserma e il panino divorato al volo, è stata una escursione memorabile di fine vacanze! Grazie a voi e alle vostre guide che anche quest’anno ci hanno accompagnato in paradisi naturali che il cuore e gli occhi ricorderanno per tanto,tanto tempo!
Elio Dutto
30/08/2021 alle 08:18
Grazie Eleonora per averci scritto. Anche per me i laghi di Fremamorta rimangono uno dei luoghi preferiti dove si allarga il cuore per tanta bellezza. Ciao, a presto e buone escursioni!
Paolo
03/11/2021 alle 19:41
Credete sia ancora possibile fare questo giro questa settimana? Sapete se ha già nevicato da quelle parti?
Elio Dutto
03/11/2021 alle 20:26
Ciao Paolo, credo proprio che un po’ di neve sia arrivata anche ai laghi di Fremamorta. Se, come pare, il tempo migliorerà, può darsi che si sciolga o non dia più fastidio.
paolo
04/11/2021 alle 08:45
Grazie mille! Se una volta arrivato lì dovessi trovare la neve problematica quale altro itinerario più a bassa quota) consigliereste da quelle parti?