L’anello che oggi vogliamo compiere percorre, nella prima parte, la sinistra orografica del vallone all’interno di un bosco di conifere, poi risale con decisione le pareti rocciose delle Rochers de Servia proseguendo oltre per distendendersi nel vallon du Réfréi, dal quale ritorna sul lato destro orografico risalendo infine i tornanti che conducono alla base del torrione. Il torrione di Castel Tournou © Cuneotrekking
Il ritorno lo compieremo seguendo una mulattiera che scende la parte assolata del vallone, riconducendoci con un panoramico percorso in basso presso le Grange della Pia, l’omonimo lago, ed infine al parcheggio.
Oggi mi trovo con Fulvio e Silvio. Per l’occasione abbiamo contattato Armando, grande conoscitore della Val Roya, che arriva da Ventimiglia e ci farà da guida. Partiamo verso le 9:00 con una temperatura vicina allo zero.
Non seguiamo quindi l’indicazione per “Castel Tournou e il lac de Pia” ma quella che sale a destra in direzione delle “Rochers de Servia” e la “Baisse de Crouseta” (palina 306). Il tratto, in lieve salita, si inoltra nella parte ombrosa del vallone, in mezzo ad una pineta. Nel primo tratto in pineta © Cuneotrekking
Poche centinaia di metri dopo, al bivio successivo (palina 307), lasciamo a destra la sterrata che porta ad alcune grange.
Continuando il cammino verso les Rochers de Servia ci addentriamo maggiormente nella pineta sulla stradina che si restringe e che offre, a tratti, qualche panoramica sull’opposto versante in direzione del’innevato Monte Pepino e del torrione di Castel Tournou.
Avvicinandoci alle Rochers la salita riprende ad accentuarsi e, nei pressi di uno stretto tornante, la stradina invertendo il percorso (palina 308) entra, impennandosi, nel tratto contrassegnato da segni gialli denominato l’“Escalette”; corti zig-zag ci trasferiscono al di sopra delle ormai vicine Rochers de Servia. Nel successivo tratto dell’Escalette… © Cuneotrekking

…e nei pressi delle Rochers de la Servia © Cuneotrekking
Il tratto, bello, spettacolare e molto vario, affianca e supera alcune suggestive cascatelle situate in un contesto di rara bellezza.
Superato il rio laterale che genera la cascata, si ritorna in piano nel boschetto di conifere, al termine del quale ci ritroviamo sul punto culminante delle Rochers de Servia, in un punto panoramico sul precipizio posto di fronte a Castel Tournou che vediamo di fronte a noi; da questo punto, in direzione sud-ovest è visibile Tenda. Sul piano che conduce al belvedere della Servia © Cuneotrekking
Qui s’incrocia la sterrata che proviene da Morignole e dalla Baisse d’Ugail. Seguendola in discesa, poco dopo nei pressi di una grangia lasciamo a sinistra la traccia che porta al Centro 244, costruito nel 1940 per incrociare il fuoco con l’Opera 243 che dà direttamente sui precipizi calcarei delle Rochers.
Continuando in discesa, raggiungiamo il ponte che supera il rio Réfréi (palina n° 316). Ora la strada svolta a sud ripresentandosi in salita con gli ultimi tornanti che precedono il torrione. Riprendiamo la salita verso sud © Cuneotrekking

Avvicinandoci a Castel Tournou © Cuneotrekking
Ora il torrione ha cambiato aspetto e non appare più cilindrico ma attaccato al resto della montagna.
Quest’ultimo tratto si svolge in una piccola foresta di pini silvestri, infestati purtroppo dalla pericolosa e terribile processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa). Le fronde dei pini sono così pieni di nidi che somigliano a tanti alberi di Natale. Un albero infestato dai nidi della Processionaria dei pini © Cuneotrekking

Al fondo, come appare da questo punto il torrione © Cuneotrekking
Dalla palina n° 317 è possibile recarsi all’ingresso della struttura, ancora molto ben conservata nel suo interno.
Tornati alla palina n° 317, il sentiero supera un varco roccioso scendendo verso la base del castello in prossimità di un piloncino dedicato alla Madonna e delle grange Cragnou, dove ci fermeremo per uno spuntino sotto il severo sguardo del torrione. Discesa verso le grange Cragnou © Cuneotrekking

Particolare del torrione con alcune feritoie © Cuneotrekking
Il ritorno si svolge sulla mulattiera che prosegue, dalle grange, sul lato destro orografico del vallone e con percorso panoramico sul Vallon du Réfréi ci riporterà in basso verso le Grange de la Pia, l’omonimo lago ed infine al parcheggio. Ritorno verso il basso © Cuneotrekking

Tratto della discesa © Cuneotrekking

In discesa sulla mulattiera © Cuneotrekking

Panorama verso il fondo del Vallon du Réfréi © Cuneotrekking

Ritorno in basso, nelle vicinanze del Lac de la Pia © Cuneotrekking
Federico Guglielmo B
06/03/2017 alle 21:59
Ragazzi… Che emozione rileggere un itinerario percorso ben 25 anni fa.. Lo ricordo con piacere e nostalgia, con cautela e torce elettriche.. Visitammo l’interno della fortificazione.. Dalle postazioni si vedeva un panorama mozzafiato.. Buona escursione a tutti!!
Elio Dutto
07/03/2017 alle 13:22
Ciao Federico. Capisco bene il tuo stato d’animo dopo aver letto questa escursione a distanza di tanto tempo. E’ un posto dove anch’io ci ho lasciato il cuore e dove vorrò tornare in primavera. Sembra impossibile che si sia potuta ricavare una fortificazione all’interno di questo torrione.
Ciao e buone escursioni!
Martina
27/05/2018 alle 21:55
Buonasera, i cani sono ammessi in questo percorso?
Elio Dutto
31/05/2018 alle 11:42
Ciao Martina. Nel territorio francese i cani non sono ammessi (neanche al guinzaglio e nemmeno se tenuti in braccio) se si va nel parco del Mercantour. Lì siamo al di fuori, per cui ho buone ragioni per credere che siano ammessi, meglio col guinzaglio. Ciao.
Manuela Giorgis Supporter
06/02/2023 alle 22:36
Ho fatto questa gita ieri, molto bella e il sentiero di salita è stato rifatto. Volendo si può entrare nel fortino avendo cura di portare la pila frontale, e si esce più in alto passando per una scala interna.
Grazie alla mappa scaricata non ho avuto problemi.
Elio Dutto
07/02/2023 alle 09:52
Grazie Manuela per il feedback.