Le previsioni per la giornata odierna non sono molto promettenti, ma non vogliamo scartare le poche opportunità di tempo un po’ stabile che questo mese di maggio ci offre. Anche solo per poche ore.
Dal parcheggio, sulla sinistra, raggiungiamo il bivio (palina n. 22, sentiero 64 per Sella Pian di Male) e scendiamo un corto tratto di strada arrivando ad un ponte in legno che attraversa il torrente Ellero.

Attraversamento del torrente Ellero © Cuneotrekking
Raggiunta la riva opposta raggiungiamo un ex camioncino rosso lasciato lì come probabile ricovero attrezzi. La traccia inizialmente non è evidente, ma riappare dopo aver aggirato da sinistra verso destra il camioncino. Di qua il sentiero con un sali scendi costeggia per un tratto il torrente (seguire tacche bianco/rosse), poi raggiunge la sponda sinistra del valloncello del rio Curassa ed inizia la salita sul suo lato destro idrografico (sinistra).
Il tratto iniziale, ripido, attraversa un boschetto di ontani e rododendri che stanno fiorendo. Nei primi tornanti della salita © Cuneotrekking
Più sopra si mantiene sulla sinistra dello spumeggiante rio Curassa, che forma anche alcune cascatelle, ed arriva infine ad un pianoro.

Lo spumeggiante rio Curassa © Cuneotrekking
La propaggine meridionale della Cima Durand la troviamo disseminata da un tappeto unico di giunchiglie gialle.

Distesa di giunchiglie © Cuneotrekking
Il sentiero costeggia il rio, supera il passo della Colletta, poi con un semicerchio verso destra, tendente ad aggirare il Monte Grosso, va a raggiungere il Gias della Colletta (1772 m) con prefabbricato.

Sui bordi del rio Curassa © Cuneotrekking
Lo superiamo poi, in leggera salita scavalchiamo alcune roccette, terreni acquitrinosi e qualche rio, puntando verso la sella Piandimale (sud) dove troviamo una costruzione in pietra (1786 m) divenuta, nel dicembre 1944, rifugio partigiano al riparo di un rastrellamento tedesco.

Il vecchio rifugio partigiano © Cuneotrekking
Svoltando ora verso destra (ovest) saliamo un sentiero che taglia le propaggini inferiori del Monte Grosso.
Un po’ più in alto ci spostiamo con un traverso diagonale verso sinistra per portarci nei pressi della Colla Rossa (1960 m).

In salita verso la Colla Rossa © Cuneotrekking
Poco prima, superato un secondo prefabbricato, deviamo verso destra per raggiungere in breve il grande cippo in pietre sulla sommità del Monte Grosso (km 4,7 dalla partenza).

Dalla cima veduta verso il Mondolè (sinistra), sella Bauzano e la Rocca dell’Inferno © Cuneotrekking

Il cippo sul Monte Grosso © Cuneotrekking
Ora possiamo ammirare la vicina Cima Cars, la Cima Gardiola e il Monte Pigna. Qualche nuvola nera sta circondando il Mondolè (2382 m), la Rocca dell’Inferno (2214 m) e la Cima Seirasso (2436 m), mentre a sud vediamo la Cima delle Saline (2614 m) ed in basso il verdissimo Pian Marchisio ed il rifugio Havis de Giorgio – Mondovì.
Nel frattempo qualche goccia di pioggia ci raggiunge, ed è un dispiacere perché la discesa verso la Colla Rossa, e successivamente verso il Ponte Chiappa, ci riserva un giardino fiorito di una bellezza difficile da descrivere che non possiamo godere del tutto.

Discesa dalla Colla rossa © Cuneotrekking

In discesa tra i fiori verso il Pian Marchisio © Cuneotrekking

Tra i verdissimi prati © Cuneotrekking
Il sentiero dalla Colla Rossa scende dolcemente, passa un nevaio, poi si distende in basso. Aggiriamo un rudere puntando verso una evidente sterrata che seguiamo fino a superare un ponticello in cemento che scavalca il torrente Ellero riportandoci dalle costruzioni di Ponte Chiappa.

Il Pian Marchisio. Al fondo, tra la nebbia, Cima delle Saline © Cuneotrekking

Narcisi tra vecchi edifici di Ponte Chiappa © Cuneotrekking
Qui ci fermiamo per il pranzo festeggiando il compleanno di Fulvio. Per l’occasione ha portato nello zaino, a nostra insaputa , nientemeno che una bottiglia di “Brunello di Montalcino”. Nel frattempo nel cielo è tornato quel briciolo di sole che ci lascia consumare il pasto con tranquillità. Riprendiamo più tardi la strada del ritorno sulla carrareccia che ci riporta, dopo 3,7 chilometri, al parcheggio.

Sulla strada del ritorno © Cuneotrekking
Claus72
10/06/2014 alle 22:30
Sembra proprio un bel giretto,grazie!
Albino
11/06/2014 alle 07:19
E’ probabile che lo farò! Mi sembra di capire che i rododendri siano già fioriti o stanno fiorendo…Ho visto dalle immagini diversi nevai. A quest’ora pensate che ci siano ancora (visto le temperature di questi giorni…)?
fulvio franco
11/06/2014 alle 22:01
In basso i rododendri erano in fiore. Neve direi solo nel canalone lato pian Marchisio, facilmente da transitare. Fulvio
aurio58
12/06/2021 alle 19:25
Fatto oggi il giro sopra descritto quindi vorrei confermare che nonostante gli anni trascorsi dalla sua pubblicazione il camioncino rosso è ancora lì. Le condizioni generali non sono variate molto per quel che riguarda i tratti acquitrinosi disseminati lungo il tragitto soprattutto a causa del periodo stagionale. Vorrei segnalare che in molti punti la traccia sul terreno scompare a causa della vegetazione che la ricopre rendendone un po antipatica la percorrenza; per chi voglia cimentarsi nel molto panoramico percorso consiglio di provarlo in altro periodo a causa della forte presenza di nugoli di mosche che seguono gli escursionisti, con metodo professionale dalla partenza all’arrivo.
un saluto a tutti e un grande ringraziamento a Elio per la grande e fantastica mole di informazioni che condivide con tutti noi appassionati .
Elio Dutto
13/06/2021 alle 14:21
Grazie Aurio per il feedback. Buone escursioni da parte mia