I periodi più adatti per questo tipo di escursioni sono certamente la primavera o l’autunno, non soltanto per le temperature più consone alle camminate e al trekking, ma anche per l’afflusso minore di escursionisti che si incontrano sul sentiero, altrimenti numerosissimi in estate.

Partenza dalla plage Tahiti © Cuneotrekking
Dopo aver percorso dirigendoci verso nord-est un corto tratto di spiaggia sabbiosa che porta all’inizio del sentiero litorale iniziamo la passeggiata. Guidati dalle tacche gialle costeggiamo in leggera salita alcuni muri di cinta di varie proprietà immergendosi, poco dopo, nel verde della vegetazione.

Lungo i muri di cinta delle proprietà © Cuneotrekking

Nel fitto della vegetazione © Cuneotrekking
Superato un cartello indicante località e tempi di percorrenza, proseguiamo innalzandoci di poco rispetto alla spiaggia. Poi entriamo per un tratto nel vivo della macchia circondati da una fitta vegetazione che più avanti si dirada tornando sulle rocce in riva al mare.
Lungo il cammino sono posizionati, in caso di necessità, anche alcuni punti di chiamata Sos (bornes). Arrivati ad una piccola spiaggetta, la superiamo proseguendo sul lato opposto e innalzandoci nuovamente rispetto al livello del mare. Il sentiero è movimentato, a seconda del territorio, da un continuo sali-scendi.

La piccola spiaggetta © Cuneotrekking

Sali… © Cuneotrekking

… e scendi © Cuneotrekking

Sulle rive del mare © Cuneotrekking
Dopo aver superato qualche tratto su gradini perveniamo alla Pointe de Capon dove permangono alcuni ruderi in pietra, antichi residui della Batterie de Capon, (erette nel 1792 per fortificare la difesa del suolo contro le continue provocazioni da parte degli inglesi); un cartello bilingue ne illustra la storia.
Aggirato un complesso, poco dopo raggiungiamo la Plage des Salins. Costeggiato un tratto di mare, riprendiamo, più avanti, il sentiero che si mantiene costantemente al limite delle proprietà.

Tratto nella plage des Salins © Cuneotrekking
Più avanti, e poco prima del Cap des Salins, una piccola deviazione ci porta nei pressi della tomba in pietra di Emile Ollivier, avvocato e uomo politico francese, capo del governo ai tempi di Napoleone III (1869-1870), inumato qui con la moglie Marie-Thérèse Gravier sulle rive del mare ai limiti della sua proprietà (castello della Moutte).

La tomba di Emile Ollivier © Cuneotrekking

“Carpobrotus edulis” lungo il sentiero © Cuneotrekking
Il sentiero prosegue inoltrandosi a tratti nella fitta vegetazione e va a raggiungere il Cap de St-Tropez, punto più ad est dell’omonimo promontorio. Svoltando verso sinistra (ovest) nell’attraversare un tratto di spiaggia (plage de la Moutte) veniamo colpiti da una singolare costruzione fatta interamente con i legni restituiti dalle maree.

Singolare costruzione interamente fatta coi legni restituiti dalle maree © Cuneotrekking

Tratto nella plage de la Moutte © Cuneotrekking
Al termine della spiaggia, proseguendo in direzione nord-ovest, recuperiamo il sentiero che ora si fa più vario e interessante ed in una ventina di minuti di marcia ci porta a raggiungere la Pointe de l’Ay.

Dalla Pointe de l’Ay © Cuneotrekking
Immergendoci tra le Calanques de la Rabiou proseguiamo sul littorale frastagliato, con vedute sull’opposta Poite des Sardinaux.

Lungo il littorale © Cuneotrekking
Anche la vegetazione è diventata varia e, dopo salite e discese più accentuate, raggiungiamo la Pointe de la Rabiou, termine della nostra camminata odierna. Da questa punta prende inizio il Golfo di St-Tropez e se guardiamo verso sinistra vediamo, molto vicina a noi, la cittadina che da questa punta si potrebbe raggiungere con poco più di un’ora di marcia.

Pointe de Rabiou © Cuneotrekking

Sulle rocce de la Pointe © Cuneotrekking

Verso sinistra si vedono le prime case di St-Tropez © Cuneotrekking
Chi volesse compiere un percorso ad anello, potrebbe ancora proseguire fino alla Baie des Canebiers (a circa metà strada per St-Tropez) raggiungendola dopo altri 2200 metri di cammino e, tagliando una parte del Capo, fare ritorno da una stradina interna che va a ricondursi direttamente e velocemente alla Plage des Salins (altri 2250 metri), allungando il percorso per il ritorno solamente di 1400 metri.
Oppure da qui si può raggiungere St-Tropez ma, senza una seconda macchina, diventa problematico il ritorno al parcheggio. Oggi invece torniamo facendo lo stesso percorso dell’andata per goderci ancora il mare e il clima, in questa giornata, meravigliosi.

Al ritorno verso la plage Tahiti © Cuneotrekking
Alessandra Martorelli
22/08/2015 alle 23:17
Oggi, 22/8/2015 in 6 amici abbiamo percorso l’itinerario ad anello da Voi splendidamente descritto. Al ritorno a casa, incuriositi dalle meraviglie viste e vissute in prima persona col contorno di un cielo terso ed un clima particolarmente gradevole, abbiamo cercato informazioni ed abbiamo scovato il Vostro sito. I nostri più vivi complimenti per l’accuratezza e la squisita ricercatezza nella descrizione del percorso della camminata. La Vostra passione trapela in ogni frase. Torneremo a curiosare sul Vostro sito e non mancheremo di riprovare altre camminate al fine di rivivere splendide emozioni a contatto con la natura in compagnia di amici.
Elio Dutto
23/08/2015 alle 11:03
Ciao Alessandra, grazie per il gentile apprezzamento. Nel tuo commento noto che hai colto perfettamente lo spirito del nostro blog. Ciò che facciamo viene dettato solamente dalla pura passione per la natura e i magnifici paesaggi che ci circondano. Come avrai potuto notare abbiamo un’importante rassegna di descrizioni che vanno dalla Costa Azzurra alla Val Roya e alle splendide vallate della provincia di Cuneo.
Ti consiglio di iscriverti (dalla home page) per ricevere in automatico ogni nostra nuova escursione e, se sei iscritta a Facebook di mettere un like al nostro sito.
Grazie ancora!!!
lucicano
25/02/2016 alle 19:09
sono stato 3 gioni con mia moglie in Costa Azzurra seguendo i “tuoi” percorsi, il primo giorno Cap Ferrat e Rastel d’Agay, il secondo giorno Cap ST Tropez ad anello ed il tezo giorno non abbiamo potuto non continuare, cosi’ siamo andati da plage de l’escalet a cape Taillat (e ritorno) e poi a Cap Camarat e ritorno, altra splendida gita 🙂 , e’ stato un crescendo e abbiamo la sensazione che il pezzo che manca per arrivare a plage de Gigaro sia ancora piu’ bello (se possibile). grazie per averci fatto apprezzare il lato bello della costa azzurra.
Elio Dutto
25/02/2016 alle 20:46
Ciao Luciano. I percorsi che hai fatto verso Cap Camarat e Cap Taillat li abbiamo già percorsi ma non ancora descritti. Credo anch’io che se poi continuassimo il tragitto fino a plage de Gigaro avremmo cose molto interessanti da raccontare. Li mettiamo lì in attesa per una prossima volta. Ti ringrazio che hai apprezzato! Ciao.
Antonella
21/11/2021 alle 17:26
Ho visto dalle foto nel sentier du littoral che vi sono sali e scendi con il vuoto da un lato senza parapetto. Avendo poco equilibrio è consigliabile evitare o non sussiste pericolo?
Vorrei fare questa passeggiata.
Grazie
Elio Dutto
22/11/2021 alle 13:27
Ciao Antonella, nel percorso fatto da noi non sussistono pericoli. Lo puoi fare tranquillamente. Ciao