La neve, caduta nei giorni precedenti, se n’è andata lasciando scoperte le quote più basse. Ne approfittiamo per riscoprire sentieri e borgate nella media valle Maira. Dopo il sentiero dei fotografi e il sentiero dei giganti ci apprestiamo oggi a percorrere un interessante anello, toccando una decina di borgate sparse di Celle Macra sul versante di ponente della valle incisa dal torrente Tibert, tra dipinti e pitture murali che gli artisti delle epoche passate lasciarono nel loro peregrinare.
Lasciamo l’auto a borgata Chiesa (1270 m), sede del comune, di fronte alla chiesa di san Giovanni Battista.

Borgata Chiesa © Cuneotrekking
All’interno della chiesa, dietro l’altare maggiore, è collocato il polittico di Hans Clemer, commissionato da Giovanni Forneris di Piasco nel 1496. Lo si può ammirare salendo sull’altana costruita appositamente per poterlo meglio osservare. È costituito da cinque tavole in legno con la Madonna in trono con bambino in grembo al centro; a destra san Giovanni evangelista e san Paolo e a sinistra san Giovanni Battista e san Pietro.

Il polittico di Hans Clemer © Cuneotrekking
A pochi passi dalla parrocchiale, sulla destra, sul muro di una casa, dove si legge ancora “Albergo Gentr”, c’è un bellissimo affresco del 1668. Di autore ignoto ritrae una Madonna tra i Santi Giovanni e Matteo.
Dopo questa visita il percorso impone di tornare indietro sulla strada asfaltata per circa duecento metri fino a poco prima dell’ultimo tornante. Lì imbocchiamo verso destra la sterrata che sale alla borgata Ansoleglio (1277 m, indicazioni e simbolo di una tavolozza). Ci apprestiamo a raggiungerla poco dopo aggirandola a valle. La cappella della borgata custodisce un affresco attribuito al pittore itinerante Jors Boneto.
Saliti a monte di Ansoleglio, poco oltre un grande scavo in cui verrà costruita una nuova stalla, imbocchiamo a destra un viottolo tra i frassini che dopo un lungo mezzo giro si interseca con la strada asfaltata.

Mucche al pascolo con, sullo sfondo, un innevato monte Chersogno © Cuneotrekking
La seguiamo in salita a sinistra per un centinaio di metri, poi ci infiliamo a destra tra le case della borgata Grangia (1357 m) dove, racchiuso all’interno di nicchie, possiamo notare una Madonna con bambino tra santi di autore ignoto.

Grangia: Madonna con bambino tra santi © Cuneotrekking
Appena dopo, un pilone votivo da poco restaurato custodisce affreschi di una Madonna posta tra sant’Antonio e l’arcangelo Gabriele.
Scesi di qualche decina di metri imbocchiamo a sinistra un poco visibile sentiero che si tiene appena sopra la strada asfaltata e più giù scende alla piccola borgata Trucco (1335 m).
Seguiamo per un breve tratto in discesa la strada asfaltata. Appena dopo il primo tornante riprendiamo a sinistra un sentiero tra i frassini che ci porta nei pressi di una cappella posta in un crocevia di quattro stradine.
Lasciata a sinistra la mulattiera per Castellaro e a destra quella che torna alla borgata Chiesa, seguiamo sul fianco sinistro della cappella un sentiero che in lieve discesa si indirizza verso le borgate Serre, Ruà e Chiotto. È un tratto molto distensivo e piacevole poiché più avanti entra in un ombroso lariceto percorrendolo fino a intersecarsi con la strada asfaltata che sale a Serre.

Incrocio con la strada asfaltata nei pressi della cappella di San Sebastiano © Cuneotrekking
Proprio qui è ubicata la splendida cappella di san Sebastiano con campanile in pietra, che racchiude al suo interno un ciclo di stupendi affreschi, tra i quali il martirio di San Sebastiano del demontese Jean Baleison (1463/1500).

L’interno della cappella di san Sebastiano © Cuneotrekking

Il martirio di San Sebastiano © Cuneotrekking
È il medesimo pittore che, con Giovanni Canavesio, ha affrescato la chiesa di Notre Dame des Fontaines di Briga Marittima (valle Roya) nel XV secolo, completando gli affreschi il 12 ottobre 1492, giorno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo.

San Sebastiano dall’alto © Cuneotrekking
Lasciata la cappella, ci spostiamo su asfalto verso la vicina borgata Serre (1319 m), preceduta da un pilone votivo dedicato a una Madonna con bambino.

Procedendo verso borgata Serre © Cuneotrekking
Imbocchiamo la sterrata che sale a sinistra tra le case. Sulla facciata di una vecchia abitazione possiamo notare un affresco di Jors Boneto dedicato ai santi Pietro e Filippo Neri.

Borgata Serre: Santi Pietro e Filippo Neri di Jors Boneto © Cuneotrekking
Proseguendo oltre affianchiamo il pilone di Serre, dedicato alla Mater Divinæ Misericordiæ. Poco più avanti sul muro di una casa è dipinto un affresco in cui sono nuovamente dipinti san Pietro e san Filippo Neri.
Raggiunte le case di Ruà (1314 m) le attraversiamo per tornare su asfalto e spostarci alla più distante borgata Chiotto (1315 m). All’interno ci soffermiamo presso il pilone di Chiotto, con pitture murali del XVIII secolo, e poco dopo presso un dipinto di autore ignoto di Madonna con bambino tra santi, del XVII-XVIII secolo.

Pilone di Chiotto © Cuneotrekking
Dopo le ultime case risaliamo sulla strada per tornare nuovamente a Ruà e poi a Serre, questa volta sempre su asfalto, sul lato ovest, dove troviamo il sentiero a sinistra (cartello) per Albornetto.

Borgata Paschero © Cuneotrekking

Veduta della borgata Chiesa © Cuneotrekking
Imbocchiamo uno stretto, ripido e un po’ trascurato sentiero in discesa che in una decina di minuti ci conduce a un trivio di sentieri, dove alcuni cartelli ci indirizzano a sinistra verso la sterrata sottostante. Seguendola a sinistra raggiungiamo la borgata Albornetto superiore.

Scendendo ad Albornetto soprano © Cuneotrekking

Borgata Albornetto soprano © Cuneotrekking
Ci troviamo nel punto più basso dell’escursione (1162 m).

Foliage nel vallone Tibert. In basso si scorge Albornetto sottano. © Cuneotrekking
Tornati indietro al trivio lasciato in precedenza seguiamo l’itinerario verso le borgate Mattalia e Bassura raggiungendo, poco dopo, una piccola grotta detta “el pertüs d’la Patarela”. La tradizione vuole che questo anfratto fosse abitato da una vecchia vestita di stracci che veniva considerata dalla gente una maga o strega. Chi, dopo una veglia, passava in questi paraggi di notte allungava il passo per il timore di incontrarla.

Gufo a guardia del pertüs d’la Patarela © Cuneotrekking
Il sentiero prosegue nel fitto bosco, poi svolta a sinistra salendo a un pilone votivo.

Pilone votivo © Cuneotrekking
Appena dopo, il sentiero si biforca. Seguiamo quello erboso in discesa tra i larici. Da lì in avanti ci dileguiamo tra larici, frassini e faggi passando, più avanti, alla base di un frassino monumentale prima di arrivare al pilone di Paschero e alle case della borgata.

Tratto dopo la Patarela in direzione di Paschero © Cuneotrekking

Entrando nella borgata Paschero © Cuneotrekking
Dalla chiesa, verso destra (segni bianco/rossi) riprendiamo a salire su un viottolo protetto da frassini e muri di pietra che ci riporta velocemente alla borgata Chiesa e all’auto.

Ritorno alla borgata Chiesa © Cuneotrekking
Sandra
13/11/2018 alle 18:16
Buonasera, grazie per le informazioni su questo itinerario. La Val Maira e le sue borgate sono bellissime; in più vi si trovano nascoste delle vere opere d’arte!
Elio Dutto
13/11/2018 alle 21:07
Ciao Sandra, purtroppo abbiamo moltissimi tesori che rimangono nascosti negli scrigni e se nessuno li tira fuori rimangono lì nel dimenticatoio fino a marcire…
Francesca Supporter
06/11/2021 alle 21:45
Itinerario percorso oggi, 6 novembre 2021. La Chiesa di San Battista è aperta e visitabile, purtroppo il polittico non è ancora rientrato.
La Cappella di San Sebastiano, invece, è chiusa, anche se è Sabato. Comunque, gli affreschi si riescono a vedere abbastanza bene dalle finestrelle.
Grazie per gli splendidi percorsi che pubblicate.
donatella Supporter
28/04/2019 alle 12:54
Splendido itinerario, spiegato benissimo. Purtroppo già da qualche mese la chiesa parrocchiale non è agibile e il polittico di Clemer è stato spostato a Saluzzo. In ogni modo c’é tantissimo da vedere, grazie alle vostre preziose indicazioni, alle quali aggiungo il consiglio di non farsi scappare uno splendido affresco del 1662, di autore ignoto, sul muro di una casa a pochi passi (sulla destra) della chiesa. Ve ne manderò un’immagine!
donatella
Elio Dutto
28/04/2019 alle 13:00
Ciao Donatella, sapevamo che la chiesa ora è in restauro e il polittico è altrove. Ti ringraziamo se ci mandi l’immagine dell’affresco che hai trovato e che possiamo aggiungere all’escursione. Ciao e buone escursioni!
Luca B Supporter
30/12/2021 alle 15:35
Aggiornamento su polittico di Hans Clemer:restaurato e riportato alla parrocchia di borgata chiesa di Celle Macra
Elio Dutto
30/12/2021 alle 20:38
Grazie Luca per l’informazione. Buona serata.