L’itinerario parte in piazza Martiri, dove inizia la discesa verso Alba. La segnaletica bianco/rossa è chiara e situata in ogni punto di svincolo.

Indicazioni del percorso © Cuneotrekking
Iniziamo con una lieve discesa su passerella lato destro della strada per un centinaio di metri. Svoltiamo su sentiero a destra che scende ricollegandosi più in basso alla via asfaltata.
Svoltiamo a destra e, dopo pochi metri, a sinistra. Da lì proseguiamo su asfalto superando un’area ecologica. Lo sguardo abbraccia un’ampia area di vigneti puntellati qua e là da piccoli nuclei di cascinali.

Primo sguardo ai vigneti © Cuneotrekking

Tratto su asfalto © Cuneotrekking
Tralasciata a destra una sterrata, continuiamo la discesa per un buon tratto. Appena superato il secondo gruppo di case di case, lasciamo l’asfalto per svoltare a destra su sterrato (indicazione). Un passaggio tra le vigne ci riporta in basso nuovamente sull’asfalto nei pressi di alcune case approdando, poco dopo, alla frazione di Santa Maria, dove possiamo ammirare la chiesa della Madonna della Neve.
L’antica chiesa, già citata nel 1200, venne ricostruita nel 1888 nelle forme attuali. Dell’antica Pieve conserva, murati nella facciata, alcuni frammenti decorativi in pietra di stile romanico. Nell’interno è conservato un ex voto del 1886 in ringraziamento per la scampata epidemia di colera.

Tra i filari si scorge Verduno © Cuneotrekking

Chiesa della Madonna della Neve © Cuneotrekking
Proseguendo in direzione di Alba e Grinzane aggiriamo l’osteria del Vignaiolo e, dopo due tornanti prendiamo a destra (indicazioni per Tetti Roggeri) salendo fino al gruppo di case dove svoltiamo a sinistra. Dopo un po’, nei pressi di un’abitazione con una grande betulla, teniamo la destra.

Tratto del percorso © Cuneotrekking
Più avanti la sterrata transita nelle vicinanze di un noccioleto, al bivio successivo teniamo la sinistra (lasciando a destra il Sentiero delle grandi vigne) e a quello successivo svoltiamo a destra (palina) iniziando la salita verso la frazione Annunziata.

Tra i noccioleti © Cuneotrekking

Noccioleti © Cuneotrekking
Il sentiero passa vicino a una grande quercia isolata e, dopo una svolta a sinistra, curva per due volte a destra passando dall’Agrisuite Il Cedro, a ridosso dei famosi vigneti Cordero di Montezemolo.

La grande quercia © Cuneotrekking

Filari nella tenuta Cordero di Montezemolo © Cuneotrekking
Seguendo la strada asfaltata compare in alto a sinistra, nel podere dei Cordero, un imponente cedro del Libano piantato dai Falletti nel 1875 nel giorno delle nozze di due innamorati. Dobbiamo limitarci a osservarlo dal basso perché la sterrata che conduce alla sommità del colle su cui risiede è sbarrata.

L’imponente cedro del Libano © Cuneotrekking
Proseguiamo su strada pianeggiante facendo l’ingresso nella frazione Annunziata.

Entrando nella frazione Annunziata © Cuneotrekking
Superata la chiesa di San Martino, con poderoso campanile romanico, svoltiamo a sinistra nei pressi della cantina Germano.

Il campanile romanico dell’Annunziata © Cuneotrekking
Il tratto seguente è consigliabile farlo lontano dalle piogge, meglio se il terreno è asciutto. Entrati nuovamente tra i vigneti giriamo a destra e pochi metri dopo a sinistra seguendo un sentiero circolare. Più avanti, pochi metri dopo un casotto tra le vigne e un ciliegio, seguiamo la traccia che scende ripidamente a sinistra. Ora si svolta a destra e pochi metri dopo a sinistra tra i vigneti.

Salendo un tratto più ripido © Cuneotrekking
Più avanti, dopo aver superata una piccola passerella in legno riprendiamo con una decisa salita poi, con percorso circolare raggiungiamo la strada asfaltata che conduce alla famosa colorata cappella del Barolo, detta anche cappella delle Brunate o cappella della santissima Madonna delle Grazie.

Cappella del Barolo © Cuneotrekking
La cappella, costruita nel 1914, serviva da riparo in caso di temporali o grandinate per i lavoratori dei vigneti. Visibile da lontano, attira a sé una moltitudine di turisti/escursionisti che incuriositi vengono calamitati dall’originalità e vivacità dei suoi colori.
Nell’estate del 1999 a Brunate, il prestigioso vigneto di La Morra nel cuore delle Langhe, animati da una comune passione per il vino Barolo due artisti di fama internazionale, Sol Lewitt (americano) e David Tremlett (inglese), reinterpretano per la famiglia Ceretto la cappella della santissima Madonna delle Grazie dando origine a un’opera unica. Mentre Sol Lewitt si occupa delle decorazioni esterne, David Tremlett si dedica a quelle interne.

Particolare di una finestra all’interno © Cuneotrekking
Dopo la visita proseguiamo qualche decina di metri per poi girare a sinistra (se si è stanchi si può accorciare il percorso proseguendo il cammino in salita sulla via asfaltata) e in leggera discesa con percorso sinuoso tra i vigneti, raggiungiamo la località Cerequio (328 m), sede del Palas Cerequio, il primo relais dedicato ai crus di Barolo.

Filari salendo da Cerequio © Cuneotrekking
Continuiamo in salita su strada asfaltata e raggiungiamo, dopo due chilometri, La Morra, dove terminiamo il percorso sul belvedere di piazza Castello.

Tornando a La Morra © Cuneotrekking

Veduta dall’alto del piazzale Belvedere di La Morra © Cuneotrekking
Gianni
03/03/2020 alle 19:49
Una eccellente proposta .la condividerò con i miei parenti ed amici.Avrei aggiunto il profilo altimetrico per dare una ulteriore informazione sulla difficoltà o meno del percorso
Elio Dutto
03/03/2020 alle 20:36
In effetti è un percorso con diversi sali-scendi. Sì, potrebbe essere utile il profilo altimetrico.
Manu
31/07/2020 alle 18:01
Grazie per le ottime descrizioni. E’ vero che ci sono i cartelli ma sono state molto utili in caso di dubbi 🙂 Per chi facesse questo sentiero in una giornata calda aggiungerei che e’ quasi tutto al sole, e che c’e’ una fontana nella frazione Annunziata vicino alla chiesa (accanto al monumento ai caduti).
Elio Dutto
31/07/2020 alle 20:25
Ciao Manu, grazie per la segnalazione della fontana. Certo che fare l’escursione col caldo attuale diventa tutto più difficile e complicato. Ciao
Paolo
28/10/2020 alle 10:20
Abbiamo fatto quest’escursione domenica 25/10, in una giornata inizialmente nebbiosa. Comunque suggestivi i panorami, anche se immersi nella foschia. Indicazioni puntuali lungo l’itinerario, ma la traccia gpx dà una tranquillità in più. Ci è piaciuto molto, belli i colori autunnali, probabilmente lo rifaremo in primavera quando sarà tutto verde.