Partiamo dalla piazza Castello, proprio al culmine del paese, dove si trova il belvedere dedicato a Michele Ferrero, fondatore dell’omonimo colosso dolciario e inventore della famosissima Nutella, da cui possiamo godere di una splendida vista su Rodello.

Zoom su Rodello © Valerio Dutto
Seguendo le indicazioni che ci accompagneranno senza esitazioni lungo tutto l’itinerario scendiamo in direzione nord-ovest lungo via Umberto.

Tra le case di Montelupo Albese © Valerio Dutto
Ci soffermiamo a osservare sulle facciate delle case i coloratissimi murales dedicati al lupo.

Uno dei tanti coloratissimi murales dedicati al lupo © Valerio Dutto
Arrivati alla rotondina proseguiamo dritti sulla seconda uscita. Dopo una mezza curva in discesa svoltiamo sulla stradina che si stacca a destra, ma la abbandoniamo subito per prendere un sentierino che scende a sinistra nel bosco.

Impossibile sbagliare strada: basta seguire le spaventose paline! © Valerio Dutto

Nel boschetto © Valerio Dutto
Presto entriamo nei noccioleti e appena oltre nei vigneti che caratterizzano queste zone.

L’autunno è la stagione delle nocciole © Valerio Dutto

Giorgia mi mostra con orgoglio il suo piccolo raccolto © Valerio Dutto
Più avanti, prima di entrare in un boschetto, alcuni spari ci fanno sobbalzare. Preferiamo tenerci a debita distanza prendendo una deviazione a sinistra che ci riporta direttamente sulla strada asfaltata. Un cacciatore in attesa ci spiega che è in corso una battuta di caccia al cinghiale, ahimè poco segnalata, facendo correre inutili rischi a famiglie e escursionisti.
Scendiamo lungo la strada asfaltata dove, poco sotto, si ricongiunge il Sentiero del lupo. Raggiunta borgata Torretta sottana, il punto più a nord dell’itinerario, la strada piega a sinistra tra le case, poi compie un breve rettilineo e gira nuovamente a sinistra. Appena dopo la curva abbandoniamo l’asfalto (palina). Seguiamo le indicazioni che ci guidano senza esitazioni sulla sterrata che serpeggia tra i noccioleti con splendide visuali a nord-ovest verso Diano d’Alba.

Tunnel tra i noccioleti © Valerio Dutto
Passiamo accanto a una panoramica panchina arancione, poi ci infiliamo in un bosco al termine del quale sbuchiamo ai piedi di vigneti.

Verso la panchina arancione © Valerio Dutto
Arriviamo così a un bivio dove sarebbe possibile abbreviare l’itinerario (cartello giallo). Noi invece svoltiamo a destra (cartello rosso) e passiamo tra vigne curate che stanno iniziando a tingersi dei colori autunnali. Buona parte dell’uva è già stata raccolta.

Solo pochi filari hanno ancora i grappoli da raccogliere © Valerio Dutto
Arrivati su una strada asfaltata la risaliamo a sinistra per abbandonarla 400 metri dopo svoltando a destra su via Oriolo. Superata una panchina blu vale la pena fare la breve deviazione a sinistra verso la cappella campestre della Madonna del Riolo (indicazioni per azienda agricola Marello), ricostruita nel Settecento ma con origini assai più antiche. È un posto che si presta bene per una pausa.

La cappella campestre della Madonna del Riolo © Valerio Dutto
Tornati sui nostri passi percorriamo per un breve tratto il suggestivo crinale, per poi abbandonare l’asfalto e svoltare a destra tra le vigne.

Il suggestivo crinale © Valerio Dutto
Qua inizia uno dei tratti più belli dell’itinerario. Dopo una discesa torniamo su una strada asfaltata che imbocchiamo verso sinistra.

Sulla stradina asfaltata poco frequentata che serpeggia tra i vigneti © Valerio Dutto
Prima di una sbarra svoltiamo su una stradina che scende a destra tra vigneti e noccioleti.
Arriviamo tra le case di cascina Bormida che attraversiamo in discesa per poi svoltare a destra in un tratto in cui è impossibile non rimanere incantati dalla perfetta geometria dei filari.

Geometrie perfette © Valerio Dutto
Svoltiamo a sinistra su una capezzagna, poi nuovamente a sinistra e infine a destra (indicazione poco evidente) dove ci infiliamo in un bosco. Scendiamo fino ad attraversare un rio, punto più basso dell’intero itinerario, dopo cui inizia la salita.
Saliamo nel bosco, attraversiamo alcuni noccioleti e raggiungiamo borgata Brantegna, dove ritroviamo l’asfalto. Più avanti prendiamo una stradina che sale a destra, affianca una panchina gialla e oltre una verde.

Su asfalto © Valerio Dutto

Colori già autunnali © Valerio Dutto
Poco dopo svoltiamo a destra tra noccioleti su strada interpoderale.
Raggiunto l’asfalto non ci resta che girare a sinistra sulla strada quasi in piano che ci riporta sulla SP32 dove svoltiamo sempre a sinistra. Torniamo così a Montelupo Albese dove ci fermiamo a riposare sul belvedere.

Meritata pausa al belvedere di Montelupo Albese © Valerio Dutto

Scultura dedicata al protagonista del nostro itinerario © Valerio Dutto
Balocco Laura Supporter
28/04/2021 alle 09:17
Un itinerario semplicemente meraviglioso!! Grazie infinite!!
Giovanni
07/05/2021 alle 18:26
Effettivamente vale la pena! Al posto dei colori autunnali, abbiamo goduto di una spettacolare fioritura di orchidee, nel tratto di bosco che precede c.Torretta. Poi splendide panoramiche su Langhe, Roero fino alle cime ancora innevate delle Alpi.