Dal parcheggio entriamo nell’area camper e la percorriamo completamente. Dalla parte opposta imbocchiamo una sterrata tra qualche albero che, serpeggiando, ci porta ad attraversare su un ponticello il Gesso di Entracque.

Sulla sterrata oltre l’area camper © Valerio Dutto

Oltre il ponticello sul Gesso di Entracque © Valerio Dutto

Indicazioni sul percorso © Valerio Dutto
Al bivio proseguiamo dritto e poche decine di metri dopo ignoriamo una deviazione che si stacca a destra. Dopo ulteriori centocinquanta metri abbandoniamo la sterrata per svoltare prima a sinistra su un pratone e subito dopo a destra (paline).
Attraversiamo un breve tratto fluviale in direzione della diga. Superato un ponticello confluiamo su una stradina asfaltata di servizio.

Sulla stradina asfaltata © Valerio Dutto
La seguiamo per abbandonarla dopo una curva a gomito per risalire a sinistra la ripida ma breve collinetta, dalla quale si apre una bella vista all’indietro su Entracque.

Sguardo all’indietro su Entracque © Valerio Dutto
Davanti a noi è interessante il panorama verso la lunga dorsale che dalla punta Olivazzo sale verso la cima della Valletta che spunta maestosa dietro la diga.

La cima della Valletta che spunta maestosa dietro la diga © Valerio Dutto
Affianchiamo l’impressionante centrale dell’ENEL arrivando proprio ai piedi dell’immensa diga della Piastra, entrata in funzione nel 1965, che sostiene l’omonimo grande invaso artificiale. Con un po’ di attenzione si possono scorgere sulla parete le prese delle vie di arrampicata che la risalgono.
La centrale idroelettrica Luigi Einaudi è entrata in funzione nel 1982. Ancora oggi è il più grande impianto idroelettrico d’Italia e uno dei principali d’Europa. I più curiosi possono effettuare visite guidate della centrale sotterranea, completamente scavata nella roccia.

Affianchiamo l’impressionante centrale dell’ENEL © Valerio Dutto
Giriamo a sinistra fiancheggiando la strada asfaltata che torna in direzione di Entracque portandoci verso l’evidente ponte ad arco della pista di sci di fondo.

La diga della Piastra © Valerio Dutto
Appena prima di raggiungerlo abbandoniamo la strada asfaltata per svoltare a destra sulla sterrata che compie alcuni tornanti. Siamo ai margini del parco naturale Alpi Marittime.

Sulla sterrata che compie alcuni tornanti © Valerio Dutto
Ci aspetta un lungo tratto di circa un chilometro praticamente in piano affiancato da una condotta dell’acqua che dalla presa del Bousset porta alla diga della Piastra.

Il tratto in piano affiancato da una condotta dell’acqua © Valerio Dutto
Confluiti sulla stradina asfaltata che sale verso il rifugio Esterate svoltiamo a destra nella sua direzione per abbandonarla dopo pochi metri per una deviazione a sinistra. Seguiamo il sentierino che scende in direzione nord-ovest verso Entracque.

Si apre la vista sulla chiesa parrocchiale di Sant’Antonino Martire © Valerio Dutto

Pausa tè © Valerio Dutto
Diventato sterrata inverte direzione (est) e con un traverso scende al ponte della Sartaria.

Il sentiero diventa sterrata © Valerio Dutto

In vista del ponte della Sartaria © Valerio Dutto
Lo attraversiamo e discendiamo la dolce sterrata.

Attraversiamo il ponte della Sartaria © Valerio Dutto

Sulla dolce sterrata © Valerio Dutto
Ignorando ogni deviazione affianchiamo un campo da calcio, dove la stradina diventa asfaltata, e giungiamo direttamente a monte del parcheggio dove concludiamo l’anello.
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