Questa escursione è stata compiuta in piena estate ma la stagione migliore per effettuarla è sicuramente la primavera o l’autunno.

Il Roc d’Ormea (la punta a sinistra della foto), visto dalla spiaggia di Mentone © Cuneotrekking
Ieri sera sono arrivato con Valerio a Mentone per due giorni di mare ma all’entrata in paese capiamo immediatamente che non potremo sopportare a lungo tanto caldo e tanta folla. Sicuri di trovare l’indomani meno affollamento ed un po’ di venticello ci viene in mente il suddetto percorso, letto tempo fa su una buona guida francese, che si sviluppa nel vicino entroterra di Mentone.

Il borgo di Castellar © Cuneotrekking
La vera partenza dell’escursione inizia qualche metro più avanti, dal parcheggio all’entrata del cimitero; in un angolo del piazzale si trovano i cartelli indicatori per il tour. Il tratto iniziale è cementificato e manifesta fin da subito la sua ripidezza (almeno un 20%). Fortunatamente, poiché la giornata odierna è caratterizzata dal caldo insopportabile, affronteremo tutta la prima parte dell’anello in ombra.
Dopo qualche centinaio di metri, lasciamo a destra la strada che sale al Monte Carpano, quindi passiamo nei pressi di una casa gialla pervenendo ad un colletto. La strada sempre all’ombra del Roc d’Ormea, esegue una deviazione verso destra, aggira alcuni costoni e va a raggiunge l’ingresso di un camping à la Ferme (ci domandiamo come possano esserci dei clienti in un posto così fuori mano), quindi prosegue affiancando alcune abitazioni di pastori.
In lontananza intanto scorgiamo il Col de Saint Bernard con la sua chiesetta che ci pare posizionato in un posto panoramico. Più avanti raggiungiamo il bivio dove dovremmo svoltare a destra. Lo abbandoniamo momentaneamente perchè la curiosità ci impone di recarci all’ormai vicino colle di St.-Bernard (769 m).

All’estrema destra della foto si intravede il Colle di St.-Bernard (769 m) © Cuneotrekking
Il posto è bello ma ci soffermiamo solo qualche minuto per il panorama, poiché attorno al complesso stanno eseguendo lavori di restauro.

Colle di St.-Bernard (769 m) © Cuneotrekking
A ritroso di alcune centinaia di metri, ci riportiamo al bivio lasciato in precedenza (palina) per svoltare a sinistra in direzione di un capannone. Lo oltrepassiamo proseguendo verso un traliccio EDF; una palina nelle vicinanze ci fa svoltare a destra per seguire un divertente percorso, finalmente nel bosco, che passa vicino al vecchio Castellar (870 m). Tra pini silvestri proseguiamo il cammino verso il Col du Berceau, già abbastanza in vista, fino a raggiungerlo.

Indicazioni per il tour del Roc d’Orméa © Cuneotrekking

arrivo, tra i pini di Aleppo, al Col du Berceau © Cuneotrekking
Il Colle, fortunatamente, è situato nella folta ombra di pini d’Aleppo. Svoltando verso destra, superiamo le ultime asperità di roccia calcarea per raggiungere, finalmente, la panoramica cima (1132 m).

Ultimi metri prima della cima © Cuneotrekking

Valerio sulla cima © Cuneotrekking
Il venticello che speravamo di trovare almeno qui, non c’è; anzi, purtroppo oggi la giornata molto calda ed intrisa di tanta umidità ci fa sudare stando fermi. Il panorama, almeno quello, è stupendo e guarda a sud verso la baia di Mentone, mentre a nord, a sinistra della Cima Longoira (1151 m) situata sul confine italiano, rivedo con piacere la cima del Grammondo (1378 m) (Le Grand Mont per i francesi), raggiungibile anche da Mentone attraverso buona parte del percorso odierno. In lontananza vediamo il Monte Bego e il Grand Capelet.

Panorama sulla baia di Mentone © Cuneotrekking

In cima © Cuneotrekking

Ancora sulla cima © Cuneotrekking

Al fondo, la cima del Grammondo © Cuneotrekking

Veduta sul sottostante Colle di St.-Bernard (769 m) © Cuneotrekking
Ci immaginavamo soli, oggi su questo percorso, ma ci dobbiamo ricredere trovando altri gruppetti di ragazzi, venuti dalla via normale.
Ritornati al Cole du Berceau, riprendiamo la discesa dalla parte opposta. Un sentierino scende sulla destra (sotto le guglie est del Roc d’Ormea). Lo percorriamo con un po’ di attenzione perché tutto il primo tratto di discesa è rivestito da ciottoli che rendono sdrucciolevole e malsicuro l’appoggio dello scarpone a terra. Proprio per questo non è conveniente salire, come abbiamo visto, con scarpe da tennis; lo scarpone rimane sempre l’attrezzatura migliore.

In discesa dal Col du Berceau © Cuneotrekking
Ritrovata in basso la vegetazione arriviamo al bivio per il Monte Carpano che lasciamo a sinistra. Più in basso incrociamo anche la stradina per il Plateau de l’Orméa che lasciamo a destra. Il sentiero termina nei pressi di una bella villa di colore bianco/azzurro.
Ripreso il tratto stradale, dopo gli ultimi tornanti ci riportiamo al piazzale del cimitero e, infine, al parcheggio.
Claus72
06/10/2012 alle 14:00
Che bravi,avete messo il gpx a disposizione,grazie e complimenti per il giro!!!
Cuneotrekking
06/10/2012 alle 16:20
Ciao Claus, pensando di fare cosa gradita stiamo mettendo poco alla volta a disposizione tutti i gpx delle gite che abbiamo fatto col GPS.
Ciao.
elisabetta
20/02/2018 alle 17:07
buongiorno, trovo molto interessanti le vostre proposte di trekking. Vorrei avere da voi un suggerimento di un libro di camminate in costa azzurra.
grazie
Elisabetta
Valerio Dutto
21/02/2018 alle 19:12
Ciao Elisabella, una volta nei punti informazione si potevano trovare dei bei libretti gratuiti (in francese) chiamati “Les guide randoxygène”. Non so se esistono ancora in forma cartacea, ma si possono scaricare gratuitamente dal sito ufficiale. Sulla liguria di ponente invece si trova questo bel libro, che abbiamo con disponibilità immediata. Ciao!