L’escursione di oggi parte dal Piano della Casa del Re e, attraverso un tratto nel vallone di Assedras, sale per toccare i colli del Mercantour (2611 m) e Ghiliè (2639 m). Da quest’ultimo percorriamo un lungo tratto privo di sentiero che costeggia la base delle cime di Brocan (3054 m) e del Bastione (3047 m). Ricongiungendosi alla traccia proveniente dal Colle Brocan (2892 m) prosegue ancora per un buon tratto fino quasi al lago di Nasta (2809 m), posto sotto l’omonima cima (3108 m) e del Baus (3067 m). Ridiscesi al sottostante rifugio Remondino (2430 m) facciamo ritorno infine al Piano della Casa del Re.
Il percorso di inizio è quello che va in direzione del rifugio Remondino. Si inizia con un tratto in piano (est) per poi inoltrarsi sulla destra idrografica del torrentello che proviene dall’incassato Vallone Balma Ghiliè. Il sentiero, rimaneggiato nel primo tratto, passa poi in un boschetto di larici mantenendosi sulla parte sinistra del Vallone di Assedras.
La seconda balza (2045 m), dopo il superamento di un ponticello in legno, ci porta allo scoperto su prati verdeggianti.
Alcuni tornanti portano al bivio (palina). Lasciamo a sinistra il sentiero per il rifugio Remondino e seguiamo, a destra, quello per il colle Mercantour. Questo comincia ad inerpicarsi in una strettissima gola con ripidi tornantini tra rododendri e radi larici. In poco tempo saliamo molto di quota sbucando su un verde ripiano. Il paesaggio è mutato: da impervio è diventato dolce e piacevole.

Sguardo sul vallone Balma-Ghiliè e il lontano Pian della Casa © Cuneotrekking
Attraversiamo, poco dopo, un rio proveniente dalla valle di Nasta che precipita, verso il fondovalle, in una strettissima gola. Il sentiero prosegue il suo percorso semi-pianeggiante passando vicino ad alcuni resti di un gias.
Lungo il percorso scorgiamo varie famigliole di camosci, quasi mai disturbate dagli escursionisti. I vari saliscendi costeggiano a sinistra una base rocciosa.
Più avanti, perdendo un po’ di quota, guadiamo un altro rio risalendo il costone di fronte con alcuni zig-zag che portano decisamente nell’alto vallone di Balma-Ghiliè. Ora i fiori e il verde lasciano il posto ad un paesaggio misto di neve e rocce.

In avvicinamento al colle del Mercantour © Cuneotrekking

Alcuni tratti sono su nevaio © Cuneotrekking
Superate alcune lingue di neve (molto dura nonostante il caldo) saliamo in direzione del roccione Ghiliè, che fa da sbarramento, fino ad arrivare ad un bivio (palina).
Decidiamo di salire prima verso destra, colle ovest del Mercantour (2611 m), posto proprio alla base dell’omonima cima.

Dal colle Mercantour sguardo verso il versante italiano © Cuneotrekking
Ridiscesi nuovamente al bivio ci spostiamo ora sul colle Ghiliè (2639 m) dove ci troviamo in compagnia di un piccolo gruppo di francesi proveniente dal vallone di Boréon e diretti alla Cima Ghiliè.
Da qui (indicazione su un masso) inizia il percorso che porta al rifugio Remondino. Salendo qualche decina di metri in direzione della cima Ghiliè svoltiamo poi verso sinistra (dir. nord) su un leggero dosso evitando una lingua di neve.

Alcune immagini di una parte del percorso © Cuneotrekking

Altre immagini del percorso © Cuneotrekking
Proseguendo tra massi, erba e pietrame rotto, più avanti arriviamo ad uno sbarramento roccioso che discendiamo verso destra riprendendo a salire sul lato opposto. Tutta la traversata, riservata ad escursionisti esperti, è assolutamente da evitare in caso di nebbia.

Altre immagini del percorso © Cuneotrekking

Altre immagini del percorso © Cuneotrekking

Altre immagini del percorso © Cuneotrekking

Altre immagini del percorso © Cuneotrekking
La lunga parte rimanente si sviluppa, tra salite e discese (più salite che discese), prevalentemente su terreno roccioso misto ad erba, pietraie inseriti in avvallamenti spettacolari di ambiente selvaggio di alta montagna sotto gli sguardi delle rossicce cime del Brocan e del Bastione.

Pietraia di alta montagna © Cuneotrekking
A circa metà del tratto individuiamo tre/quattro bei laghetti innominati posti tra il Bastione e la Catena del CAI.

Alcuni laghetti innominati © Cuneotrekking
Incontriamo anche tre escursionisti francesi che, invogliati dai gestori del rifugio, passano da qui per far ritorno nel vallone del Boréon. Occorre porre molta attenzione a non perdere di vista le tacche rosse, numerose ma un po’ sbiadite, e gli ometti presenti lungo tutto il tratto. Al bivio con il vicino colle del Brocan (2892 m) le tacche da rosse mutano diventando bianche/rosse (percorso GTA).

Al bivio per il vicino passo Brocan © Cuneotrekking

Altro minuscolo laghetto © Cuneotrekking

Poco prima del lago di Nasta. A sinistra la cima di Nasta, a destra il Baus © Cuneotrekking
Poco sotto il lago di Nasta (2809 m) iniziamo una lieve discesa e, tra nevai persistenti e rocce montonate, perveniamo, dopo lunga discesa, sulla spianata del rifugio Remondino (2430 m).

Discesa verso il rifugio Remondino © Cuneotrekking

A sinistra le cime della Madre di Dio © Cuneotrekking
Qui veniamo accolti dai gentili gestori del rifugio con un buon caffè e una fetta di ottima crostata.
Nel rifugio è anche presente una mostra permanente di fotografie (in vendita), scattate dal gestore nei vari momenti della giornata sulle cime circostanti. Infine riprendiamo la discesa che ci riporterà al sottostante Piano della Casa.

Arrivo al rifugio Remondino © Cuneotrekking
Glossario
- Assedras: luogo secco privo di acqua in superficie.
- Brocan: becco sporgente o roccia poco consistente.
- Mercantour: valico dal difficile transito.
Giuseppe
20/07/2015 alle 13:24
Ormai siete la mia bibbia. Complimenti per lavs app ma cercata di implementarla con la funzione cerca e salva per poter consultare offline, altro suggerimento la possibilità di poter scaricare i files gp direttamente su smartphone, a questo proposito vi senalo che ho scoperto un’ottima app sempre per smartphone, GeoFlyer 3D Maps
Valerio Dutto
20/07/2015 alle 14:39
Ciao Giuseppe, grazie per i tuoi suggerimenti! Proprio recentemente abbiamo completamente cambiato la tecnologia che si nasconde dietro all’app (per i più curiosi abbiamo utilizzato questa soluzione da noi stessi realizzata). Questa modifica, anche se all’apparenza per adesso non cambia molto, ci apre infinite possibilità di espansione. Abbiamo un sacco di belle idee in mente: continua ad utilizzarla e a seguirci 😉
Ricky Supporter
07/09/2019 alle 12:24
Salve a tutti. Ho provato a scaricare la traccia gpx di questa gita ma poi nn me la apre.. Impossibile aprire file.. Siccome è la prima volta che mi succede mi chiedevo se fosse il mio telefono a fare le bizze o sbaglio qualcosa io.. Diverse altre tracce scaricate di recente me le apre correttamente.. Scusate per la rottura di scatole e complimenti ancora per il vs sito?✌
Valerio Dutto
07/09/2019 alle 19:20
Ciao Ricky, credo fosse dovuto al nome del file: l’ho appena rinominato, avresti voglia di riprovare ora?
Claudio benzini
07/07/2020 alle 21:03
Cima e laghi di fremamorta fatti ieri saliti dal gia delle mosche e scesi dal pian della casa itinerario bellissimo lo consiglio a tutti
Ricky Supporter
10/09/2019 alle 10:59
Perfetto!! Sono riuscito proprio ora!! Vedrò di ripercorrere il vostro tracciato questo mercoledì. Condizioni meteo permettendo. Grazie mille per la velocità. Alla prossima?
Ricky Supporter
12/09/2019 alle 00:03
Finalmente siamo riusciti a farla tutta!! Bellissima,varia e lunga!!! Poi con quella spanna di ❄ caduta negli ultimi giorni… Stupendo!! Ma che fatica?.. Siamo arrivati al rifugio con un paio d’ore di ritardo rispetto ai tempi calcolati.. La mia ragazza fede mi ha odiato?ma devo ammettere che è stata davvero una tosta?.. Grazie di tutto alla prossima