Tante sono le strade di accesso che i pellegrini frequentano per recarsi al santuario di Sant’Anna di Vinadio. Quella che abbiamo percorso noi oggi, attraversando un tratto nelle Alpi Marittime è, sicuramente, tra le più spettacolari per l’ambiente di alta montagna che si attraversa, per i silenzi rotti soltanto dal fragore del torrente o dall’acqua scrosciante delle cascate, dai versi dei camosci, dai fischi delle marmotte.
Per le difficoltà e la differenza di paesaggio incontrato possiamo tranquillamente dividere la traversata in tre parti:
- Terme di Valdieri – bassa del Druos (la parte più spettacolare e panoramica).
- Bassa del Druos – colle della Lombarda (interessante per il paesaggio la parte dei laghi di Terre Rouge, meno quella nei pressi di Isola 2000).
- Colle della Lombarda – santuario di Sant’Anna di Vinadio (la parte finale più rilassante del percorso).
Imbocchiamo la carrareccia che si inoltra nel vallone Valasco, stretto tra la Rocca Sottana di San Giovanni a sinistra e gli impervi valloni che scendono dalla cima centrale del monte Matto (3.097 m) a destra.
Dopo meno di un chilometro, nei pressi di una centralina elettrica in pietra, abbandoniamo la strada che procede pigramente a tornanti e prendiamo a sinistra alcune scorciatoie che grosso modo seguono a breve distanza il greto del torrente. Tranne sporadici incroci con la carrareccia proseguiamo su scorciatoia fino a raggiungere il bordo inferiore del Valasco nei pressi del bivio per il colle di Valmiana (fontana).
Percorriamo ora tutta la meravigliosa conca del Valasco (1.735 m) seguendo la sterrata che sale a destra della Reale casa di caccia, con le sue caratteristiche torrette laterali, ora convertita in confortevole rifugio divenuto classica meta per famiglie. Vale la pena fare una pausa per gustarci lo spettacolare anfiteatro di vette intorno a noi.

Il rifugio Valasco nell’omonimo pianoro © Cuneotrekking
Ripreso il cammino raggiungiamo la bella cascata al fondo del pianoro e superiamo su un ponte il rio. Dopo poche decine di metri lasciamo a sinistra il sentiero che si inoltra verso la val Morta e il colletto del Valasco (palina) e svoltiamo a destra superando poco dopo un secondo ponte in legno. La sterrata prosegue salendo a tornanti nel lariceto regalando ottimi scorci panoramici sulla piana del Valasco alle nostre spalle.
Intorno ai 2.000 metri, presso un enorme larice, ignoriamo la deviazione per il rifugio Questa e continuiamo sulla sterrata che si innalza verso la Valscura.

Oltre il bivio del rifugio Questa © Cuneotrekking
Un centinaio di metri dopo una passerella in legno abbandoniamo la strada militare, purtroppo parzialmente franata in più punti, per svoltare a sinistra su una scorciatoia (che in effetti è il tracciato originario).
Risaliti numerosi tornanti dal fondo molto smosso ci ricolleghiamo alla massicciata della militare su cui risaliamo con un semicerchio verso sinistra.
Entriamo in una strettoia naturale, inserita tra ferrose rocce di gneiss di colore rosso mattone, da cui trae origine il nome Valscura.

Lo stretto valloncello che porta ai laghi di Valscura © Cuneotrekking
Possiamo anche osservare il fenomeno dell’erosione dei ghiacciai su un lungo tratto di rocce montonate.
Proseguendo la salita, in breve arriviamo nella conca del lago inferiore di Valscura (2.274 m), uno dei più grandi della valle Gesso, ai piedi della Testa del Malinvern.

Dal lago inferiore di Valscura © Cuneotrekking
Quello che oggi è un paradiso per escursionisti in passato fu una zona militare strategica, come testimoniano i tanti ruderi di antiche casermette. Alle nostre spalle, lontana in secondo piano, troneggia la possente mole dell’Argentera, non a caso definita la “regina delle Alpi Marittime”.
Aggiriamo il lago dalla sponda destra. Numerosi tornanti, in parte perfettamente lastricati, si innalzano con percorso molto logico tra balze rocciose.

In salita oltre il lago inferiore di Valscura © Cuneotrekking
Raggiunto un secondo laghetto appare davanti a noi la grande caserma del Drous (2.471 m), ormai in rovina, circondata da una straordinaria massicciata in pietra.

Arrivo al secondo laghetto. Al fondo la bassa della Lausa © Cuneotrekking
La aggiriamo da sinistra in direzione della bassa del Drous, ben visibile verso sud-ovest. Superato un altro lago incassato in una conca detritica la mulattiera si restringe a sentiero.

Panorama su parte dei laghi superiori di Valscura © Cuneotrekking

Dal terzo laghetto © Cuneotrekking
A un tornante trascuriamo la deviazione a sinistra verso la Bassa della Lausa. Superiamo a destra un breve traverso su sfasciumi sorretto da tronchi in legno.

Poco prima della bassa del Drous. A destra la Testa del Malinvern © Cuneotrekking
All’indietro si aprono eccellenti visuali su tutti i laghi superiori, anche il maggiore prima nascosto ai piedi della Serriera di Valscura.
Arrivati alla bassa del Drous (2.628 m) il panorama si affaccia ora sulla grande conca dei laghi di Terre Rouge.

Bassa del Drous © Cuneotrekking
Ora siamo pronti per la tratta di percorso nella parte francese che ci condurrà fino al colle della Lombarda. Dopo un traverso a sinistra pieghiamo a destra (nord-ovest) tagliando più in basso alcuni nevai.

In discesa sul versante francese © Cuneotrekking
Con un lungo semicerchio ci teniamo a distanza dal bel lago di Terre Rouge (2452 m).

Lago di Terre Rouge © Cuneotrekking
Certamente non c’è voluta molta fantasia a chiamarlo così, per via dell’intensa colorazione rossa caratterizzante anche le montagne su questo lato. Attorniato il grande lago, lasciamo a destra un sentiero che sale verso il passo del Lupo (che può essere un’ulteriore alternativa di percorso) e, scendendo, incrociamo numerosi altri piccoli specchi d’acqua, molto belli.

Altri piccoli specchi d’acqua © Cuneotrekking

Sguardo all’indietro © Cuneotrekking
Raggiungiamo, più in basso, un bivio. Lasciato il sentiero che prosegue verso il col Mercière e l’Hameau de Mollières, svoltiamo verso il col de la Lombarde (palina) scendendo nel vallon de Terre Rouge. Ci stiamo avvicinando sempre più a Isola 2000 e a un lago artificiale.
Al termine della discesa e dopo un tratto in pietraia incrociamo una pista di discesa. Sul lato opposto un cartello (col de la Lombarde) ci indica di salire verso destra un tratto la pista da sci.
Più avanti incrociamo un pilastro della seggiovia (Grande Combe), dove svoltiamo a sinistra per poi imboccare una traccia nell’erba dritta davanti a noi (non ci sono ulteriori indicazioni).
Trecento metri oltre svoltiamo bruscamente a destra su una pietraia dove ritroviamo i segni bianco/rosso che ci guidano tra i paravalanghe. Ora il sentiero non lo si perde più e tagliando alcuni pendii erbosi si tiene a un centinaio di metri sopra Isola 2000.

Isola 2000 © Cuneotrekking
Più avanti tagliamo una pietraia e proseguiamo, quasi in piano, verso gli ultimi tornanti della strada asfaltata che sale verso il colle.

In salita verso il colle della Lombarda (al centro della foto) © Cuneotrekking
Raggiungiamo, finalmente, il colle della Lombarda (2.350 m) poco prima di mezzogiorno. Dal versante italiano non seguiamo la strada sterrata che scende nei pressi della vicina colonia estiva, ma quella che, verso ovest, prosegue in salita moderata lungo il confine italo-francese. Ci fermiamo per una sosta prolungata sostando sugli ampi prati da cui si ha una vista eccezionale su punta Maladecia, Testa Gias dei Laghi, monte Aver, cima di Orgials e cima Lombarda.

Panorama sul monte Aver e monte della Valletta © Cuneotrekking
Dopo un’oretta di pausa riprendiamo la marcia verso il santuario seguendo il sentiero di confine che si mantiene sul displuvio tra la vallée de la Tinée e il vallone di Sant’Anna.

Nuovamente in marcia dopo la pausa pranzo © Cuneotrekking
Intanto alcune piccole discese seguite da leggere salite ci conducono a un colletto nei pressi della cima Moravacciera (2.378 m) che lasciamo alla nostra sinistra.

Sul displuvio con la vallée de la Tinée © Cuneotrekking
Da un grosso ometto di pietre la discesa diventa più ripida e scosceso fino a raggiungere la riva del laghetto del colle di Sant’Anna. Al margine del laghetto seguiamo l’ultimo tratto di strada che scende fino alla roccia dell’apparizione e infine al santuario di Sant’Anna che raggiungiamo intorno alle 15:00.

Ultimo tratto di discesa verso il santuario © Cuneotrekking
claudia mattiauda
07/08/2014 alle 20:45
Un commento brevissimo: FOTO MERAVIGLIOSE per posti incantevoli!!!!
Elio Dutto
08/08/2014 alle 05:21
Grazie Claudia!
Alessandra
19/07/2015 alle 17:56
Buonasera Elio!
Per prima cosa, molti complimenti a te ed a tutti i componenti di Cuneotrekking per questo bel sito e per il servizio che offre.
Vorrei percorrere questa traversata e, a tal proposito, ti chiedo alcuni consigli/informazioni.
Vorrei partire da Valdieri, raggiungere il santuario, trascorrere la notte presso la foresteria e rientrare a Valdieri il giorno dopo. In questo modo potrei godermi la strada, apprezzare i panorami concedendomi qualche sosta in più e, nonostante io sia sufficientemente allenata, eviterei il timore di sopravvalutare le mie possibilità (50 km in un giorno non è poca cosa!).
Ciò che mi preoccupa di più però è il fatto che io non sono della zona e non conosco le vostre belle montagne. Il percorso è ben segnalato? C’è il rischio di perdersi? Mi munirò della cartografia indicata, ma volevo comunque il parere di un esperto!
Grazie per la tua attenzione!
Cordialmente,
Alessandra
Elio Dutto
19/07/2015 alle 18:38
Ciao Alessandra, grazie infinite per i complimenti. Venendo alla tua richiesta, ti consiglierei innanzitutto di stampare il percorso, che contiene le indicazioni per raggiungere Sant’Anna. E’ tutto abbastanza chiaro fino oltre i laghi francesi di Terre Rouge, poi, nei pressi di Isola 2000 mancano un po’ le indicazioni per raggiungere il Colle della Lombarda. Nello scritto ho cercato di essere il più chiaro possibile. Comunque quelli sono posti molto frequentati dagli escursionisti francesi e se dovessi trovarti in difficoltà troverai sicuramente qualcuno che ti aiuta. Per farti un’idea guarda con attenzione anche la traccia su Google earth che ho inserito ad inizio gita. Comunque è un bel giro; fammi sapere se ci sei andata. Sono a disposizione per altri chiarimenti in merito. Ciao
Alessandra
21/07/2015 alle 13:19
Ciao Elio, grazie per la celere risposta.
Ti terrò aggiornato e, se necessario, ti chiederò ulteriori info.
Alessandra
Alessandra
10/10/2015 alle 15:34
Caro Elio, mi scuso per il ritardo nella risposta.
Le tue indicazioni sono state utilissime, ma purtroppo non ho potuto affrontare interamente il percorso poiché il Colle della Lombarda era chiuso per lavori. Sono arrivata solo fino a Terre Rouge. In ogni caso, trekking meraviglioso, panorami emozionanti e tanti splendidi animali.
Rinnovo il mio grazie, certa di poter nuovamente usufruire di questo sito la prossima estate.
Elio Dutto
10/10/2015 alle 18:26
Cara Alessandra, concordo con te per i posti meravigliosi e, per fortuna nostra, ne abbiamo moltissimi altri a scelta. O.K. ti aspetto per la prossima estate, ma ricordati che anche le altre stagioni offrono paesaggi strepitosi.
Ciao ed a presto.
giovanni fantoni
14/04/2016 alle 09:40
ciao! Complimenti per foto e descrizione. Vorremmo fare questo pezzo in una più articolata route col nostro gruppo scout. Avete trovato acqua (fontane, sorgenti) lungo il percorso? Grazie
Elio Dutto
14/04/2016 alle 12:44
Ciao Giovanni, grazie!
Una bella fontanina la puoi trovare una cinquantina di metri prima di entrare nel pianoro del Valasco. Sorgenti ce ne sono presso i laghi di Valscura e in territorio francese dai laghi di Terre Rouge. Dal Colle della Lombarda fino a poco prima del Santuario di Sant’Anna non ci sono né fontane né sorgenti. Ciao e buona camminata!
Michael Supporter
27/04/2017 alle 17:30
Veramente bello il percorso, in questo periodo è percorribile?
Elio Dutto
27/04/2017 alle 17:56
Ciao Michael. Direi proprio di no, perché tre quarti del percorso si svolge su terreno innevato. Meglio aspettare gli inizi di luglio.
Michael Supporter
27/04/2017 alle 18:15
Ok, e un percorso da quelle parti da fare in questo periodo cosa mi consigli? Possiamo anche parlarne in privato per mail
Michael Supporter
26/06/2017 alle 17:40
Arrivato ieri fino al lago inferiore di Valscura, giornata ottima e percorso fantastico.
Ci ritornerò per fare tutto il tracciato, comunque credo che per fare tutta l’ escursione con calma, ci vogliano almeno 2 giorni con sosta in tenda
Damiano
03/03/2018 alle 17:18
Scusate, vorrei chiedervi se questo percorso èfattibile all’inverso intercambiabilmente o se ci sono svantaggi nel partire da S.Anna.
Grazie
Elio Dutto
03/03/2018 alle 19:19
Direi che ci possono solamente essere vantaggi, in quanto si riduce parecchio il dislivello di salita. Comunque sì, è fattibile. Ciao
pieronluigi
20/09/2018 alle 14:44
Ciao vorrei intraprendere questo percorso dal rifugio Bolzano io vengo da Alessandria vorrei sapere se da Cuneo fino allecterme esiste un servizio di corriere cosi pure sa Sant’Anna di Vinadio sino a cuneo grazie
Elio Dutto
20/09/2018 alle 15:09
Ciao, non conosco gli orari e non so se effettuano questi percorsi fuori stagione. Per saperne di più ti conviene sentire la società Benese che effettua questi percorsi. Ecco il link: http://www.benese.it/
Sergio Supporter
30/07/2020 alle 11:29
Ciao a tutti. Da un desiderio nato in mia moglie di effettuare la traversata (quest’anno siamo già andati a Sant’Anna in pellegrinaggio altre 2 volte), abbiamo coinvolto altri 2 nostri amici e sabato 24 luglio siamo partiti alla volta delle Terme di Valdieri. Alle 5.50 siamo partiti dalle Terme in una giornata che si prospettava magnifica e così è stato. Temperatura fresca ideale per camminare.
Pian Valasco e tutta la Valscura sono già state frequentate in passato per escursioni varie, ma oggi è particolare. Veramente bello!!!!! Nessuna incertezza nel procedere se non a Isola dopo aver risalito al dritto un pezzo di pista da sci arrivati alla partenza della Grande Combe. Ma appena individuato una traccia di sentiero nell’erba, siamo andati spediti verso il colle della Lombarda.
Alle 14.00 siamo giunti al Santuario.
Panorami bellissimi ed è valsa la pena effettuare la traversata di giorno, anche se tanti ci dicevano che l’avevano fatta di notte perchè c’era il problema delle temperature alte.
Ottima la vostra app, già utilizzata in altre occasioni.
Lino
15/07/2022 alle 09:14
Buongiorno ho in programma di fare questa bella escursione volevo chiedervi se i km 27
si intende per la sola andata Terme di Valdieri Sant Anna di Vinadio o anche un eventuale ritorno
per lo stesso itinerario?
Grazie mille complimenti per il bel lavoro che fate.
Lino
Valerio Dutto
15/07/2022 alle 22:06
Ciao Lino, nelle nostre schede tecniche i chilometri sono sempre i totali per il giro descritto. Negli itinerari in cui si parte e torna nello stesso punto includono quindi sia l’andata che il ritorno, mentre in questo caso, per il quale abbiamo previsto due auto, sono 27 km per la sola andata da Terme di Valdieri a Sant’Anna di Vinadio. Se vuoi fare quindi anche il ritorno dovrai raddoppiarli. Spero di esserti stato di aiuto!
Lino
16/07/2022 alle 01:03
Grazie mille gentilissimo
Ancora complimenti per il sito