Giunti al santuario di Sant’Anna di Prea (1097 m, fontana) parcheggiamo di fronte alla chiesa in stile barocco francese, molto ben conservata. Alcune case della borgata hanno mantenuto la facciata a vela, caratteristica di questa zona. Dalla borgata si ha una prima bella visuale sulla cima Cars (2217 m) che spicca in lontananza verso sud nella valle Ellero.
Il percorso inizia a destra della cappella di Sant’Anna e procede tra castagni, betulle, covoni di fieno e qualche bella baita ristrutturata. Più avanti la strada si biforca. Lasciata a sinistra quella verso la località Roccelle (sarà la nostra via di ritorno), procediamo a destra, oltrepassando una sbarra, sulla stradina panoramica che volge verso nord prima di addentrarci in una corta pineta. Più avanti passiamo sul versante nord di un boschetto; la strada lo aggira riprendendo quota verso est, al di sopra di alcune abitazioni.

Aggirando il boschetto © Cuneotrekking
Il prosieguo del nostro cammino raggiunge spazi sempre più aperti, con panoramiche verso la cima delle Saline (2613 m) e la cima Pian Ballaur (2603 m) che spiccano al fondo a destra della valle Ellero. Questo periodo, volutamente scelto da noi, è il più indicato per ammirare le ampie distese di narcisi, che a milioni colonizzano tutti i prati con esposizione sud.

Bella baita prima del rifugio Margherita © Cuneotrekking

Baita fra i narcisi © Cuneotrekking

Immagini di narcisi © Cuneotrekking

Narcisi © Cuneotrekking
Di fronte a noi appare sempre più visibile e vicino il monte Pigna. Più avanti, dopo aver superato una graziosa baita ristrutturata, affianchiamo l’ex rifugio Margherita (1386 m), costruito negli anni 1934-35; ormai è in disuso dopo la costruzione dell’albergo di Pigna.
Raggiunte in seguito le strutture e gli skilift che salgono al monte Pigna, prima della lunga rampa finale, affianchiamo un laghetto artificiale e una chiesetta in stile moderno.

Il laghetto artificiale presso la baita del monte Pigna © Cuneotrekking
Infilandoci tra la chiesetta e il laghetto saliamo lungo il tratto finale che diventa sempre più ripido e faticoso. Saremo ampiamente ripagati dal panorama che poco più su ci sta aspettando.
Alle 10:15 siamo in cima. Ora possiamo veramente godere appieno la visuale fantastica che si proietta sulla pianura piemontese, ma specialmente sulle Alpi che spaziano dalle Liguri con Cima delle Saline,(2615 m) Cars (2218 m), Cima Gardiola (1889 m) e Marguareis (2651 m) alle Lepontine in Lombardia.

Fioritura di rododendri sul monte Pigna © Cuneotrekking
In cima al Piemonte sono chiaramente visibili il Cervino e il vicino Monte Rosa mentre, ai nostri piedi, è possibile visualizzare ogni singolo paese della nostra bella provincia.
Sul punto più alto di questo monte è caratteristica una struttura metallica a balcone sorretta da un solo piloncino in acciaio; di fianco, tra i massi, possiamo finalmente scorgere i primi rododendri fioriti di quest’anno. Dopo aver sorseggiato un buon caffè e fatto le foto ricorrenti proseguiamo il percorso sulla lunga e facile cresta divisoria tra le valli Pesio e Ellero indirizzandoci verso la cima Gardiola, che appare visibile a poca distanza.
Dal monte Pigna il percorso è piacevole e inizia in leggera discesa tra massi affioranti e una lussureggiante erbetta puntellata di genzianelle e viole del pensiero.

Proseguendo verso cima Gardiola © Cuneotrekking

Indicazioni dalla cima Gardiola © Cuneotrekking
Una leggera salita finale ci conduce poi tra i rododendri che fanno da contorno alla cima Gardiola, dalla quale possiamo notare, mille metri più in basso, la Certosa di Pesio.
Anche qui è doverosa una pausa per ammirare il panorama intorno a noi. Riusciamo anche a vedere le cascate del Pis del Pesio, sotto cima della Fascia (2495 m); più a sinistra intravediamo, tra le nuvole, il Marguareis (2651 m).

Rododendri poco sotto la cima © Cuneotrekking

Piccola croce sulla Gardiola © Cuneotrekking
Dopo una breve pausa proseguiamo sul sentiero per circa 650 metri in direzione sud, verso la cima Cars, (2218 m) e quando arriviamo nei pressi di due opposti ammassi rocciosi troviamo l’indicazione per la discesa, ossia per Ponte Murato e Sant’Anna.

Cartelli per la discesa © Cuneotrekking
Abbandonato quindi il sentiero verso le cime Piastra e Cars. Inizieremo ora un percorso più tecnico rispetto al precedente ma molto appagante dal punto di vista paesaggistico.
Dal colletto (quotato 1814 m), seguendo alcuni vistosi ometti cominciamo la discesa nel versante della valle Ellero, discesa che si rivelerà abbastanza ripida nel primo tratto, comunque sempre ottimamente segnalata.

Inizio della discesa © Cuneotrekking
Dopo un primo pezzo, superiamo il gias soprano quindi, entrando nel bosco ceduo raggiungiamo, con alcune giravolte, il gias di mezzo ed infine il gias sottano, dove troviamo la deviazione che in una ventina di minuti porta al ponte murato (cartelli segnaletici).
Per il nostro anello invece giriamo a sinistra (nord), direzione Sant’Anna, pronti a percorrere un interessantissimo itinerario che attraverserà numerosi boschi permettendoci di superare alcuni tratti rocciosi e una decina di rii trasversali prima di approdare nuovamente sulla sterrata di discesa di Sant’Anna.

Superamento di un rio © Cuneotrekking

Tratti all’interno del bosco © Cuneotrekking

All’interno del bosco © Cuneotrekking
Anche questo percorso, come il precedente, è stato ben tracciato; infatti, da poco, si è svolto il trail running di Prea. Questo segmento (che dall’ultimo bivio misura circa 4/5 chilometri), si svolge con salite e discese continue nelle quali troveremo alcuni tratti attrezzati con catene, non tanto per pericolosità del percorso, quanto per facilitare il superamento di zone rocciose.
Dopo un primo terzo di cammino, nei pressi di una roccia aguzza, è possibile allungare lo sguardo a nord e rendersi conto della lunghezza che rimane ancora da fare.

Dal roccione aguzzo © Cuneotrekking

Uno dei tratti attrezzati © Cuneotrekking

Superamento di un altro rio © Cuneotrekking

Verso la fine del tratto nel la faggeta © Cuneotrekking
Al termine di questo lungo percorso, comunque, il sentiero finisce su una sterrata, nei pressi di un’abitazione prima di ricongiungersi al tratto finale che ci riporta presso il santuario.
michela
14/07/2018 alle 10:08
Bene, anch’io nel mio sito ho riportato in un articolo la splendida fioritura dei narcisi sotto il Pigna, in che giorno siete stati voi? Avendo una casa alla Prea, penso che in agosto farò questo anello che avete descritto bene, mi risulta essere di circa cinque ore, confermate? ciao
Elio Dutto
14/07/2018 alle 17:39
Ciao Michela, noi siamo stati per l’escursione al Vir di Fnè il 5 giugno. Grossomodo penso che cinque ore siano sufficienti per tutto il percorso. Ciao e buone escursioni!!!
Lorenzo
29/07/2018 alle 09:55
Oggi faremo questo giretto! Sarebbe bello se nelle schede delle escursioni fosse indicata la presenza di acqua o meno!
Valerio Dutto
29/07/2018 alle 17:00
Ciao Lorenzo, non indichiamo volutamente la presenza di fonti sul percorso, perché potrebbero essere asciutte. Per questo motivo a nostro avviso è meglio non farvi affidamento e portarsi da casa l’acqua sufficiente per l’intero giro (preferibilmente usando una sacca d’idratazione tipo CamelBak).
Giorgio
21/07/2019 alle 16:28
Giro bellissimo con una grande varieta’ di paesaggi. Per me 5,45 ore compreso del pranzo al sacco. Discesa abbastanza ripida nel primo tratto, molto tecnica successivamente. Vale la pena.
Elio Dutto
21/07/2019 alle 16:43
Grazie Giorgio. Come hai trovato il sentiero di discesa?
Giorgio
02/08/2019 alle 07:33
Perfettamente pulito anche grazie alla corsa di trial running di Prea appena svoltasi.
Elio Dutto
02/08/2019 alle 11:04
Grazie Giorgio.