Da tetto Grosso ripercorriamo in discesa gli ultimi trecento metri della strada asfaltata svoltando a sinistra (destra salendo) nel vallone di Francia.

Salita nel vallone di Francia © Elio Dutto
Il nastro d’asfalto sale ripido, a valle di alcune abitazioni, e compie alcuni tornanti fino a terminare nei pressi di un gruppo di casolari (1013 m), dove si ferma lo spartineve.

Arrivo all’ultimo gruppo di casolari, dove si ferma lo spartineve © Valerio Dutto
A monte delle ultime abitazioni proseguiamo sulla sterrata innevata risalendo un tratto all’interno del bosco.

Neve immacolata © Valerio Dutto

Martino affonda fino al ginocchio, avanzare è faticoso © Valerio Dutto
Dopo circa trecento metri abbandoniamo la strada che continua verso est deviando a sinistra su quella che si infila nel bosco e in lenta salita ne segue le rientranze e sporgenze.

Attento Elio agli alberi che scaricano! © Valerio Dutto
Senza prendere altre deviazioni arriviamo ai piedi di una radura che aggiriamo da destra.
Lasciata la stradina che si allunga verso nord, svoltiamo a sinistra per raggiungere i tetti Mira Bianca (1177 m), magnificamente esposti con la Bisalta davanti.

Arrivo ai tetti Mira Bianca © Elio Dutto

La Bisalta in tutto il suo splendore © Elio Dutto
Da lì proseguiamo sulla sterrata che riprende subito a salire sul fianco (sud ovest) in direzione di un altro casolare che affianchiamo alla nostra sinistra.
Superiamo un tornante sotto la linea dei tralicci dell’alta tensione, poi ci avviciniamo a un altro casolare che lasciamo ancora a sinistra raggiungendo la sterrata proveniente dal lontano prato del Soglio.

Nei pressi dei tralicci dell’alta tensione © Valerio Dutto
Poco oltre svoltiamo a sinistra fino a raggiungere un piccolo slargo a cavallo tra le valli Colla e Vermenagna, a poche centinaia di metri in linea d’aria dal traliccio dell’alta tensione.
Da qui seguiamo la strada che prosegue con una salita sostenuta sull’ombroso versante della valle Vermenagna tornando poi, dopo un varco, sul lato bovesano.
Seguendo l’andamento della strada con brevi discese alternate a qualche salita, nelle vicinanze della rocca Alta (1494 m) tocchiamo il punto di maggiore altezza: 1433 metri.
Ignorate le tacche bianco-rosse che troviamo sulla destra e ci condurrebbero al passo di Ceresole, proseguiamo scendendo ancora per un chilometro sull’ampia sterrata. Nei pressi di un tornante a gomito, ormai in vista dei tetti Ronchi, abbandoniamo la strada e svoltiamo a sinistra nella loro direzione raggiungendo in breve la stupenda radura e le antiche baite (fontana).

Arrivo ai tetti Ronchi © Valerio Dutto

Gli antichi casolari ormai in rovina © Valerio Dutto
Questo luogo è splendido, in qualsiasi stagione lo si raggiunga. Ci sembra veramente di toccare la Bisalta.

Un meritato thermos di tè bollente © Valerio Dutto

Riprendiamo la discesa portandoci alla base della radura © Valerio Dutto
Dopo una meritata pausa scendiamo alla base della radura dove parte la sterrata che scende subito decisa verso il fondo del vallone.

Scendendo verso il fondo del vallone © Valerio Dutto
Più in basso, raggiunto il torrente Colla, ci ricongiungiamo con la strada innevata che dal Büscajè scende a san Giacomo.

La strada innevata che affianca il torrente Colla e scende a san Giacomo © Valerio Dutto
Svoltiamo a sinistra e in breve arriviamo a tetto Grosso dove chiudiamo l’anello.
antonio
16/03/2016 alle 16:08
spettacolo!
Paolo s.
22/03/2016 alle 08:01
Gita davvero appagante, resa possibile grazie ad una coppia trovata cammin facendo con cui abbiamo diviso l’arduo compito di “apripista”!!
Unica nota, portatevi un gps perche non è difficile sbagliare..
Elio Dutto
22/03/2016 alle 09:20
E’ vero Paolo. In due punti abbiamo sbagliato pure noi anche perché con la neve tutto si complica e diventa difficile individuare il percorso.
Bravi che ce l’avete fatta!!!
Paola
22/03/2016 alle 12:10
Sono una vostra fedelissima, e spesso seguo i vostri consigli per le escursioni. Dopodomani volevo provare a fare questo bel giro con le ciaspole e poichè parto da Genova vorrei avere una dritta sulle condizioni attuali di innevamento, non vorrei trovarmi nel pantano in questa stagione pazzerella.
Elio Dutto
22/03/2016 alle 13:01
Ciao Paola e grazie che ci segui. Venendo alle condizioni di innevamento del luogo posso dirti che di neve mediamente ne potrai trovare dai quaranta centimetri al metro a seconda dell’altitudine e dell’esposizione. In ogni caso troverai la pista già battuta, come avrai letto dai commenti. Meglio non partire troppo tardi se ci sarà il sole. Ciao e buona gita!
Barbara
02/01/2019 alle 23:36
Escursione fatta stamattina seguendo la vostra traccia GPS; senza ciaspole per mancanza di neve. Strade abbastanza ripide per chi come me è poco allenato ma il panorama vale la fatica, è bellissimo. Brevi tratti ghiacciati ma senza particolari difficoltà. Grazie per questo bell’itnerario.
Se può essere utile a qualcuno abbiamo impiegato 2h40 per il giro, con soste brevissime solo per qualche fotografia.
Elio Dutto
03/01/2019 alle 08:55
Ciao Barbara. Certamente con la neve sarebbe stata un’altra cosa. Comunque vale sempre la pena come camminata. Ciao e grazie per il feedback.