Ci troviamo nei pressi di Chiesa Vecchia (Chiesa della S.S. Trinità) di Boves. Imboccata a sinistra via San Pietro percorriamo in leggera salita il tratto dell’antica strada “Via Auta” che, attraverso un percorso nei boschi, va in direzione della frazione Fontanelle.

Tratto sulla Via Auta © Cuneotrekking
Dopo qualche centinaio di metri abbandoniamo, ad un bivio, la via Auta che da qui prosegue in leggera discesa verso Fontanelle e svoltiamo a sinistra in direzione di alcuni vigneti che digradano dolcemente verso Boves. Il percorso ci porta dopo un po’ nei pressi della Chiesa di San Pietro che affianchiamo alla nostra sinistra e proseguiamo sulla strada che man mano si restringe.

Verso il Pasturone © Cuneotrekking
Raggiunta più avanti la croce in legno eretta nel luogo dove morì il medico condotto di Boves, il dott. Pacotti, la visuale si amplia sulla piana e verso Boves. La stradina prosegue ancora ed infine si aggancia al tratto asfaltato proveniente dal santuario di Sant’Antonio, nei pressi della località Pasturone.

Panorama dalle colline di Boves © Cuneotrekking
Tolte momentaneamente le ciastre, dopo circa 150 metri lasciamo, ad un bivio, la strada asfaltata che scende a destra verso Fontanelle. Proseguendo invece nel bosco sul tratto pianeggiante ci avviciniamo ad una casa e dopo pochi metri (dopo aver lasciato alla nostra sinistra una cabina elettrica dell’ENEL a palo) abbandoniamo la strada asfaltata che piega leggermente a destra per proseguire su quella innevata che si inoltra nel bosco.
Calzate nuovamente le ciastre seguiamo ora un percorso in salita che poco alla volta si porta sul divisorio tra le colline bovesane e quelle di Fontanelle. Senza farci distrarre da altre strade, seguendo quella principale ci avviciniamo sempre più alla testata del vallone. Superato e aggirato un casotto in un tratto disboscato di recente, raggiungiamo una segheria.

Verso la segheria © Cuneotrekking
Oltre la segheria, due stretti tornanti ci conducono in vista di alcuni casolari. Seguendo la strada che svolta a sinistra, mantenendoci al di sotto del poggio dove è eretto il pilone della Battaglia, raggiungiamo il crinale che divide la val Colla dalla val Vermenagna.
Il tratto in leggera discesa che segue ci conduce nei pressi dei Tetti Ramonda, piccolo gruppo di casolari in amena posizione. Superato il pilone di San Grato, restaurato di recente, la strada svoltando verso sinistra prosegue il suo corso sul divisorio aggirando un cucuzzolo e mantenendosi alta sul versante di Robilante.

Dal pilone dei Tetti Ramonda © Cuneotrekking
Molto più avanti passiamo alti in vista dei Tetti Bepdin.

Le case di Tetto Bepdin © Cuneotrekking
Entrati in seguito in un boschetto di conifere, la strada inizia a perdere quota in vista del Pilone del Moro (940 m).

Arrivo al Pilone del Moro © Cuneotrekking
Siamo a poche centinaia di metri dalla borgata del Malandrè e decidiamo di fare un salto fino alla sua piccola chiesetta.

Verso la chiesetta del Malandrè © Cuneotrekking
Tornati al pilone del Moro, riprendiamo la salita sulla strada innevata che prosegue nel bosco verso il Prato del Soglio. Dopo le prime curve è curioso un cartello di avvertimento “zona di ripopolamento vipere” inchiodato su un castagno da qualche buontempone.

Il curioso cartello © Cuneotrekking
Piccoli tornanti tra i castagni ci conducono a sud-est e ci portano, più avanti, a passare nei pressi del nutrito gruppo di case di Tetto Beloni. Purtroppo il tempo e le incurie dell’uomo le sta portando gradualmente alla rovina.

In salita dalle case di Tetto Beloni © Cuneotrekking
Un ulteriore tratto di salita in curva va a raggiungere la radura del Prato del Soglio (1126 m), punto più elevato di questa escursione, dal quale si può godere l’esteso panorama verso la pianura cuneese e l’arco alpino delle Marittime.

Arrivo al Prato del Soglio © Cuneotrekking

Il casotto © Cuneotrekking

Inizio della discesa © Cuneotrekking
Dalla piccola baita scendiamo, avendo la Bisalta di fronte, verso Rosbella passando nei pressi del grazioso casotto dell’amico Luciano e qui approfittiamo del bel panorama per fare la sosta per il pranzo.

Scendendo verso il casotto di Luciano © Cuneotrekking
Riprendiamo in seguito la discesa sulla strada che scende verso Rosbella.

La piana di Rivoira, scendendo verso Rosbella © Cuneotrekking

Verso Rosbella © Cuneotrekking

Alcune immagini dell’ultima nevicata a Rosbella © Cuneotrekking

Nevicata a Rosbella © Cuneotrekking

Nevicata a Rosbella © Cuneotrekking
Cinquanta metri prima dell’entrata alla borgata svoltiamo a sinistra per seguire la vecchia strada innevata che dopo un lungo tratto aggirante numerosi valloncelli ci riporta in basso, a monte della frazione di Madonna dei Boschi di Boves. Il restante percorso su strada asfaltata ci riporta in Boves dal parcheggio.
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