La radura dei tetti Ronchi può essere raggiunta con percorso più breve, ma oggi, per rendere la gita più impegnativa, vogliamo partire dalla frazione Castellar di Boves.
Ci incamminiamo sulla strada asfaltata verso monte in direzione della frazione San Giacomo. Circa 250 metri dopo imbocchiamo a destra una stradina in discesa che va a scavalcare su un ponte il torrente Colla. Al termine di una breve risalita teniamo la sinistra proseguendo su strada fino al bivio per la frazione Rosbella (cartello).
Svoltando a destra seguiamo la strada asfaltata (via Peroca). Risaliamo numerosi e ripidi tornanti fino ad arrivare alle porte di Rosbella. Senza entrare al suo interno la contorniamo da nord seguendo ancora la strada asfaltata. Nei pressi delle case a monte calziamo le racchette perché qui si ferma lo spartineve. Passiamo nei pressi di alcune villette situate in ottima posizione panoramica, tra boschi di castagni e betulle.

Le villette sul crinale panoramico © Valerio Dutto
Ignorando lungo il cammino alcune diramazioni laterali, proseguiamo per un chilometro transitando ai margini di un’abetaia e arriviamo a un trivio ai piedi del prato del Soglio, dove termina il tratto asfaltato. Imbocchiamo la stradina L21 (indicazioni) fino a raggiungere poco sopra un quadrivio di strade che si affaccia sulla val Vermenagna (1141 m).
Teniamo quella più a sinistra (indicazioni per il passo di Ceresole) che compie uno stretto tornante e poi si allunga alle pendici del Bec du Corn (1342).

Alle pendici del Bec du Corn © Valerio Dutto
Più avanti transitiamo nei pressi di un cippo con croce in ferro che ricorda il luogo esatto dove sono stati fucilati, nell’ultimo conflitto mondiale, alcuni abitanti del Malandrè. Il percorso continua sinuoso alla base della cima di Francia (1421 m). Nei tratti in cui gli alberi si diradano si aprono belle visuali che si alternano su Robella e la pianura bovesana sempre più in distanti in basso.

Alla base della cima di Francia © Elio Dutto

Verso il vallone di Francia © Elio Dutto
Raggiunto l’alto vallone Francia la visuale si amplia verso la parte alta del percorso. Dopo un centinaio di metri, al bivio, seguiamo la strada che sale verso destra e ci conduce ai tralicci dell’alta tensione.

Verso i tralicci dell’alta tensione © Valerio Dutto

Camminando… © Valerio Dutto
Appena prima di arrivare sul displuvio svoltiamo a sinistra su una pista forestale (indicazioni assenti) che aggira sul lato bovesano un’altura.

Nella fitta faggeta © Elio Dutto
Ignoriamo tutte le deviazioni e seguiamo sempre la pista forestale che ci porta a superare ripide rampe alternate a qualche breve discesa. Nelle vicinanze della rocca Alta (1494 m) tocchiamo il punto di maggiore altezza: 1433 metri.

Caratteristiche forme di ghiaccio nei pressi del punto più alto del percorso © Valerio Dutto
Ignorate le tacche bianco-rosse che troviamo sulla destra e ci condurrebbero al passo di Ceresole, scendiamo ancora per un chilometro sull’ampia sterrata.

Tratto in discesa sull’ampia sterrata © Elio Dutto
Nei pressi di un tornante a gomito, ormai in vista dei tetti Ronchi, abbandoniamo la strada e svoltiamo a sinistra nella loro direzione raggiungendo in breve la stupenda radura e le antiche baite (fontana).

Arrivo alla radura dei tetti Ronchi © Valerio Dutto

I tetti Ronchi © Valerio Dutto
Questo luogo è splendido, in qualsiasi stagione lo si raggiunga. Ci sembra veramente di toccare la Bisalta.
Dopo una meritata pausa scendiamo alla base della radura dove parte la sterrata che scende subito decisa verso il fondo del vallone.

Riprendiamo la discesa portandoci alla base della radura © Valerio Dutto

Scendendo verso il fondo del vallone © Elio Dutto
Più in basso, raggiunto il torrente Colla, ci ricongiungiamo con la strada innevata che dal Büscajè scende a san Giacomo. Svoltiamo a sinistra e in breve arriviamo a tetto Grosso, dove termina il tratto innevato.

La strada innevata che affianca il torrente Colla e scende a san Giacomo © Valerio Dutto
Tolte le racchette non ci resta che seguire il lungo e un po’ monotono tratto su asfalto che ci porta a San Giacomo e poi a Castellar, dove chiudiamo l’anello.

La cappella del Buscaje a monte di San Giacomo © Valerio Dutto

In discesa verso Castellar © Valerio Dutto
aldo
18/02/2012 alle 19:47
Complimenti! è un piacere leggere le relazioni delle Vs. gite, sono sempre illustrate da una descrizione precisa , completa e da foto bellissime. Quelle in valle Colla poi, le apprezzo in modo particolare, sono innamorato di questa piccola valle dove si è fatta la storia dell’Italia. Grazie e buone gite ancora
cuneotrekking
18/02/2012 alle 22:27
Grazie Aldo per i tuoi gentili apprezzamenti. Anche noi, essendo Bovesani, ci teniamo molto alla nostra piccola valle e cerchiamo di farla conoscere nei particolari più nascosti. Abbiamo in progetto di descrivere anche semplici passeggiate nel bovesano che sicuramente potranno interessare chi, come te, le sa apprezzare.
chicca
21/02/2012 alle 15:57
Cari amministratori di CuneoTrek, è sempre con piacere che leggo (e commento) le Vostre recensioni. Anch’io amo l’alta montagna ma non disdegno le medie-basse valli, soprattutto in sella alla mtb.
Proprio in mtb percorro spesso le colline bovesane (ottimo terreno di allenamento per noi cuneesi) e salendo al passo Ceresole (splendida la discesa sul Buscaje) ho addocchiato la palina che indica i Ronchi.
Il crinale ed i tetti Ronchi sono collegati da un sentiero o da una strada?
Ed i Ronchi ed il fondovalle? Ve lo chiedo per valutare in che senso percorrere la strada in bicicletta.
Approvo la Vostra iniziativa di proporre delle passeggiate nelle nostre spesso trascurate valli e Vi segnalo che è stato pulito e segnalato (credo da un gruppo di volontari di Roccavione) il sentiero che corre in cresta tra pilone Battaglia/colle Bercia/Berciassa/Arnostia e che scende alla chiesa di S. Dalmazzo.
Dimenticavo: complimenti, come sempre!
cuneotrekking
21/02/2012 alle 16:46
Ciao Chicca e grazie per gli apprezzamenti. Salendo verso il Passo di Ceresole c’è questo cartello che indica Tetti Ronchi. E’ un sentiero in mezzo al bosco, di difficile individuazione, che porta in quella direzione. E’ più facile raggiungerli da San Giacomo, anche perchè da un paio d’anni hanno tracciato una strada che ti porta fin lì. La strada, chiusa da una barra di ferro, la trovi salendo al Buscaiè, 80/100 metri sulla destra prima dell’ultimo ponte in legno che attraversa il Colla dove, al di là, è visibile una piccola costruzione in legno.
Scendendo dal Buscaié è la prima stradina in salita sbarrata che trovi sulla sinistra.
Teniamo presente la tua segnalazione, per un eventuale percorso sui sentieri tra i vari piloni che ci dividono da Robilante e Roccavione.
Ciao, ancora grazie e buone gite!!!
chicca
23/02/2012 alle 17:31
Grazie a Voi per le delucidazioni. Ho capito quale strada salga dal Buscaje: più volte mi sono ripromessa di scoprire dove portasse! Alla fine anche la (immeritatamente) trascurata Val Colla, seppur corta ed incassata, può offrire degli spunti interessanti. Per il percorso Bercia/Arnostia, etc, se non sbaglio, dovreste trovare una sommaria descrizione sul sito del comune di Roccavione. Altro suggerimento in media valle: Castellar/tetto Griva (o tetto Comba)/ i Bunasera/ fontana Cappa/strada verso il colle Bercia/sentiero per Croce Romana (l’attacco è sul colletto poco sopra la Bercia)/tetto Griva.
Buone gite a Voi!