Partiamo con l’intenzione di salire al monte Estelletta, poi, superate le grange Mazzegliera, sotto un pendio ripidissimo carico di uno spessore esagerato di neve pronto a piombare sulla strada, desistiamo cercando un’alternativa.
Raggiungiamo Chialvetta e, come di consueto nella stagione dello sci alpinismo, troviamo il piazzale quasi al completo. Entrando nella borgata, dopo poche decine di metri calziamo le ciastre seguendo la strada che passa a sinistra della chiesa e diviene sentiero dopo le case.
Dopo circa 400 metri di percorso tra i frassini la pista transita nelle vicinanze di un ponte che lasciamo a sinistra mentre proseguiamo attraversando prati e boschetti fino a raggiungere le prime baite di Pratorotondo (1639 m).

Arrivando a Pratorotondo © Cuneotrekking
Pratorotondo è una graziosa borgata di una quindicina di case e una cappella. La superiamo passando all’interno, dirigendoci verso un secondo nucleo di case, denominato Viviere (1713 m), posto anch’esso in bella posizione panoramica.

Passando all’interno della borgata © Cuneotrekking

Viviere © Cuneotrekking
Superato anche Viviere la traccia attraversa un boschetto di larici, poi incrocia la rotabile estiva che sale verso Prato Ciorliero. Dopo qualche centinaio di metri, in un tornante, siamo al bivio (1829 m) per il colle di Ciarbonet.
Numerosi itinerari (cartelli segnaletici) fanno proseguire verso sinistra. Prendendo invece a destra seguiamo la strada che sale verso le graziose grange Mazzegliera (1856 m), poste qualche centinaio di metri a nord. Nella notte precedente sono scesi una decina di centimetri di neve ancora tutti da calpestare.

Le grange Mazzegliera © Cuneotrekking
Sostando nei pressi delle grange abbiamo una bellissima visuale, dall’alto, delle borgate Pratorotondo e Viviere ammantate di neve.

Dalle grange Mazzegliera, zoom su Pratorotondo… © Cuneotrekking

…e Viviere © Cuneotrekking
Proseguendo oltre verso il colle Ciarbonet e il monte Estelletta (2316 m) passiamo sotto alcune ripide rocce ma, dopo un po’, desistiamo per il pericolo di slavine. La temperatura già elevata e lo spessore esagerato di neve che le sovrasta ci sconsigliano di proseguire. Ora dobbiamo decidere sul momento un’alternativa. Ci viene in mente Prato Ciorliero, e ci andremo con un percorso inconsueto.
Tornati alle grange Mazzegliera ci dirigiamo sul pendio (sud-ovest) puntando verso uno spuntone di roccia sormontato da una statuetta di una Madonnina e, aggiratolo a destra, proseguiamo fino a una sella soprastante.

Salendo a destra dello spuntone di roccia con Madonnina (a sinistra nella foto) © Cuneotrekking

Sulla sella © Cuneotrekking
Affacciandoci nella valle Enchiausa non rimane che declinare in direzione della grangia Gorra (1914 m) situata più in basso appena prima di un boschetto di larici. Da questo punto si aprono splendidi scenari verso il monte Oronaye (3100 m).

Scendendo verso la grangia Gorra © Cuneotrekking

Arrivo alla grangia Gorra © Cuneotrekking
Da lì, puntando verso est, entriamo nel bosco di larici e, zigzagando tra di essi, ritroviamo più in basso la strada che sale verso il passo della Gardetta.
La strada transita sorvegliata dai Bunker (Opera 177 e 178) e, dopo una strozzatura nei pressi di un pilone votivo, percorre il grande pianoro di Prato Ciorliero sul quale giacciono ancora i resti di alcune casermette.

Rio innevato © Cuneotrekking

Salendo a Prato Ciorliero © Cuneotrekking

Il pilone votivo di Prato Ciorliero © Cuneotrekking
Nel frattempo si è fatta l’ora del pranzo e qui troviamo un posto adatto per lo spuntino.

Veduta del vallone che porta al passo della Gardetta © Cuneotrekking

Arrivo ad una casermetta © Cuneotrekking
Tornando verso Viviere incrociamo un gruppo di persone, tra cui alcuni amici di Facebook con i quali ci intratteniamo un bel momento. Ci faranno apprezzare una buonissima grappa fatta in casa da Carla e Carlo. Per non essere da meno, e per uno scambio di prodotti fatti in casa, l’amico Gelu offre loro il genepy che porta sempre con sé nelle escursioni.
Infine ritorniamo a Chialvetta sulle orme dell’andata dove sostiamo per un caffè dall’osteria della Gardetta con gli amici incontrati per strada.

Ritorno a Pratorotondo © Cuneotrekking

Nuovamente tra le sue case © Cuneotrekking
Elsa pepino
13/04/2018 alle 16:41
PilonrBello. ..e bello il pilone restaurato! !!