È sempre bello fare una capatina a Sant’Anna di Vinadio. In ogni stagione dell’anno. In estate flussi di persone e pellegrini salgono lassù per i più svariati motivi: adempiere ad un voto, chiedere una grazia a Sant’Anna, rinfrescarsi dal caldo della pianura, fare il giro dei laghi e dei colli, osservare il panorama, o anche solo per raccogliere due fiori di montagna. D’inverno, chi va lassù con lo spirito giusto e sapendo di faticare, sa di per poter vivere una giornata diversa, personale. L’aver potuto oggi arrivare sin qui in quest’ambiente meraviglioso e di pace assoluta ci fa capire di far parte di una categoria privilegiata. Chi non ha mai avuto la fortuna o la possibilità di andarci quando il paesaggio è innevato si è perso uno spettacolo unico, grandioso, eccezionale.
Naturalmente ora lassù è ancora pieno inverno e occorre prendere le dovute precauzioni. Il percorso di salita non è agevole e passa, per lungo tratto, nella strettoia naturale della valle, soggetta allo scarico di slavine.
Oggi, mercoledì 15 aprile, le previsioni dicono che fin verso le 11:30 il tempo si manterrà buono, poi si alterneranno piogge e schiarite.
La preparazione per la partenza richiede sempre un bel momento, ma alle 8:15 siamo pronti per iniziare la nostra salita. Prima di partire Gelu invita tutti quelli che hanno del vino nello zaino a lasciarlo in macchina, perché oggi ha portato per tutti una bottiglia di “Bonarda” davvero speciale. Tanto meglio, così ci liberiamo di peso inutile.
Il primo tratto lo si percorre su strada liberata dalla neve poi, nei pressi di una centralina elettrica, inizia il vero percorso innevato. Si sale sulla sinistra tagliando la prima delle innumerevoli slavine che invadono completamente il centro del vallone nascondendo il rio sottostante. Il percorso non è obbligato. La strada estiva non si vede affatto; compare ogni tanto in alto a destra qualche tornante che indica dove dovrebbe passare. Si va quindi un po’ ad istinto, cercando di districarsi come si può in mezzo a blocchi di neve dura, resti di alberi, rocce e qualche carcassa di camoscio rimasto intrappolato sotto una valanga.

Gianni e Andrea in un tratto di salita © Cuneotrekking

Sulle slavine prima del Baraccone © Cuneotrekking
È abbastanza faticoso camminare in quest’ambiente dissestato. Le ciastre per il momento sono inutilizzabili, anche perché la pendenza laterale non lo consentirebbe. Si arriva con un po’ di fatica al pianoro che precede il Baraccone (1533 m). Alcuni camosci si fanno notare più in alto sopra le rocce.

Arrivo al Baraccone © Cuneotrekking
Oltrepassata la strettoia che anticipa il Baraccone calziamo le ciastre perché la neve si fa più soffice e si incontrano meno problemi che in basso. Occorre ora superare una ripida rampa che immette su un lungo pianoro che noi percorreremo centralmente; uno spesso strato di neve ha sommerso quasi del tutto il letto del rio sottostante. Anche la grande pietra su cui i pellegrini hanno la consuetudine di lasciare per ricordo i loro “ciaperet” è appena visibile nella sua parte superiore.

Inizio del pianoro © Cuneotrekking

Voltandomi indietro © Cuneotrekking

Andrea su un ponte di neve © Cuneotrekking
Verso il centro del pianoro si transita sotto le falde della Maladecia che dall’alto ha scaricato ma non ancora del tutto. Al termine una leggera salita ci porta a riprendere il ponticello scavalcante il Rio di Sant’Anna prima dei due tornanti che conducono nella balza superiore. A questo punto, visto che la grande quantità di neve e slavine lo permettono, non seguiamo la strada ma entriamo direttamente nel rio e lo percorriamo per un bel tratto, uscendo poi sotto il versante nord-est del Santuario.

Il rio completamente occultato da neve e slavine © Cuneotrekking

Ultimi tratti prima del santuario © Cuneotrekking
Per evitare distacchi di slavine risaliamo poi le ultime centinaia di metri in mezzo al lariceto e verso le 11:15 arriviamo sul piazzale antistante il Santuario di Sant’Anna rimanendo affascinati dal panorama che ci si presenta davanti. Tante volte veniamo qui in estate, tra folle di pellegrini che salgono su a piedi e con ogni mezzo. Ora invece ci troviamo solo noi quattro di fronte a questo straordinario complesso, in quest’ambiente innevato immerso in una pace assoluta. La neve qui ha letteralmente avvolto tutto, tanto che, quando si presenta il momento del pranzo, ci riesce difficile trovare un posto per mangiare; non ci rimane che sedere direttamente sul tetto della chiesa.

Arrivo a Sant’Anna © Cuneotrekking

L’arrivo di Andrea © Cuneotrekking

Il santuario © Cuneotrekking

Dove sono finiti i portici ed il piazzale? © Cuneotrekking

I portici invasi dalla neve © Cuneotrekking

Verso il colle della Lombarda © Cuneotrekking

L’unico posto libero per pranzare: il tetto del santuario © Cuneotrekking
Sfortunatamente non tutto fila alla perfezione come vorremmo. La famosa bottiglia di Bonarda, di cui, lungo il tragitto, Gelu ci aveva ampiamente decantato la bontà ed illustrato ogni caratteristica organolettica, si rivelerà “aceto puro”. Così oltre al danno la beffa. La delusione subìta è talmente grande che, per riparare al danno della mancata libagione, di bottiglie ne dovrà portare almeno due la prossima volta.
È con rammarico che verso le due del pomeriggio cominciamo la nostra discesa. Costretti anche perché dal Colle della Lombarda il cielo si sta oscurando più del dovuto.

Ritorno sul pianoro © Cuneotrekking

Di nuovo alle prese sulle slavine © Cuneotrekking
Gelu
21/04/2009 alle 13:14
Sono 40 anni che vado al Santuario di S. Anna di Vinadio o con gli sci o con le racchette da neve ma questo 2009 è senzaltro l’anno che ho visto più neve ed enormi valanghe. I cartelli del bivio della Lombarda e tutte le fontane sparite nella neve. Da un componente del sito anche io come Elio quasi sessantenne(a giugno),ed iscritto al C A I di Cuneo da 42 anni nonche proprietario della bottiglia di Bonarda incriminata. P.S. Fortunatamente Sant’Anna ci ha fatto la grazia perche da due zaini sono saltate fuori due bottiglie una di freisa e una di grignolino con cui abbiamo brindato alla bella gita. Alla prossima GELU
massimo 66
21/04/2009 alle 16:34
Bravo Elio,ha fatto un’altra bella gita.Il santuario di S.Anna e’ davvero splendido in ogni stagione,ciao,ciao.
gianni (tranta)
21/04/2009 alle 20:06
con la vostra compagnia le gite sono sempre più belle! anche se questa è stata dura. Spero di riuscire a prendere qualche giorno di ferie per completare le camminate dell’inverno 2009 e continuare le gite estive
cuneotrekking
21/04/2009 alle 21:29
Rispondendo a Gianni dico che in una gita la compagnia giusta è tutto. Anche perchè la giornata più brutta (nel senso del tempo) trascorre serena.
gianni (tranta)
21/04/2009 alle 20:07
p.s. sperando che gelu di bonarda ne abbia ancora!!!!!!anche perchè l’ho assaggiata a casa sua ed è buonissima!!!
ernesto
21/04/2009 alle 20:37
complimenti per la vostra bella ciaspolata e le belle foto,al santuario ci sono stato un paio di volte è veramente un posto meraviglioso,mentre l’anno scorso l’ho potuto ammirare dalla vetta della Maladecia.Ma prima o poi verrò a vederlo con la neve!!!
P.S.noto con piacere che non siamo gli unici ad avere la bottiglia nello zaino.
buone gite
ciau.
cuneotrekking
21/04/2009 alle 21:37
Ciao Ernesto, rispondo al tuo P.S. La bottiglia la portiamo solamente quando siamo in compagnia perchè anche questo è un bel modo di trascorrere insieme un momento in allegria.
ciao.
GIAN CARLO – LUISELLA
23/04/2009 alle 20:01
Condividiamo la vostra idea di essere fortunati a poter raggiungere a piedi posti così belli!
Bella escursione, bravi! e complimenti per le descrizioni che fate sulle vostre gite!
cuneotrekking
24/04/2009 alle 12:07
Grazie Giancarlo e Luisella per il vostro commento. Vi aspetto per fare qualche gita insieme in un fine settimana. Ciao, Elio.
Davide (tranta)
25/04/2009 alle 12:43
Ciao, è damolto tempo che seguo le vostre imprese su questo sito, faccio i complimenti ai creatori ed al mio inossidabile cugino Gianni (tranta) dicendogli che mi prenoto per una delle sue prossime avventure montane. Spero al piu’ presto di inserire una mia escursione…
cuneotrekking
25/04/2009 alle 19:19
Ciao Davide. Grazie per gli apprezzamenti. Se vai forte come tuo cugino, sei il benvenuto tra noi 🙂
Ciao, a presto.
Davide (tranta)
26/04/2009 alle 18:18
Non sono al livelli del cugino sono piu’ lento ed adoro godermi il paesaggio circostante e scattare foto…
Fiorella
11/05/2009 alle 21:26
Ciao a tutti voi!
Sono veramente molto legata a S.Anna e vado ogni anno al santuario in pellegrinaggio, ma, ovviamente, d’estate…Il mio sogno è proprio quello di arrivare lassù d’inverno e ammirare il paesaggio magico avvolto solo da neve e ascoltare la voce del silenzio intorno.
Purtroppo da sola non me la sento di andare, ma spero tanto di realizzare il mio grande desiderio…(se S.Anna vorrà…)
Complimenti per la vostra bellissima descrizione e per le foto.
cuneotrekking
11/05/2009 alle 22:02
Ciao Fiorella. Vedo che anche tu sei stata stregata dalla magia di S. Anna, proprio come noi. E’ veramente un’esperienza unica salire lassù quando tutto è silenzio e l’unico colore attorno a te è il bianco. Da come scrivi, credo che se a tutto quanto aggiungi un pò di fede e spiritualità, ne trarresti una giornata veramente indimenticabile.
Purtroppo la strada per arrivarci d’inverno è quella che hai visto nelle foto e occorre aspettare il momento meno pericoloso per andarci. Ti auguro comnque di poter fare un giorno o l’altro questa bellissima esperienza.
Ciao, Elio.
Fiorella
18/05/2009 alle 21:31
Di nuovo ciao da Fiorella!
E’trascorsa 1 sola settimana e ci ho pensato molto a riguardo…Pur senza compagnia, ma con una nostalgia grandissima nel cuore, stamattina sono salita lassù!
E’ stata un’esperienza molto particolare e sicuramente unica!
Sarà che non ho mai avuto l’opportunità di andare a S.Anna con la neve, ma sono certa che porterò dentro di me questa giornata con felicità!
Non trovo le parole giuste per descriverla, perchè S.Anna è S.Anna e il termine stesso racchiude già tutta la magia che ognuno prova lassù!
Quindi…Ciao!!
cuneotrekking
19/05/2009 alle 17:57
E brava Fiorella! Avrai faticato a salire tra tante slavine, ma ce l’hai fatta ed hai ottenuto quello che da tempo desideravi. Siamo contenti per te e per l’ottimo risultato raggiunto, sperando che anche questo ti serva da stimolo per le gite future.
Ciao, Elio.
Christian Gianti
06/10/2012 alle 16:26
Bellissime foto…ho affrontato la salita di corsa da Pratolungo dopo il Monte Besimauda di lunedì…il tempo per tutta la salita era bellissimo ..non il solito grigio della pianura cuneese di questi ultimi giorni…ho seguite alcune ma non tutte le scorciatoie sul percorso che rendono la salita molto più panoramica ed escursionistica..tempo impiegato 1h 12′.
Era veramente una giornata in cui avrebbero dovuto riaprire il Santuario e il bar anche solo per un giorno…
Cuneotrekking
06/10/2012 alle 20:55
Ciao Christian, mi sa che questa volta hai imbroccato il tempo bello, nonostante le previsioni…
Ciao e buone salite!