Non eravamo più stati quassù fin dai giorni dell’inaugurazione (vedi). Già da tempo ci eravamo proposti di tornare per vederlo spiccare tra la neve.
Dopo aver valicato il ponticello seguiamo la stradina immediatamente a destra (indicazioni per colle del Sautron e sorgenti Pausa) che parte in leggera salita tagliando un lariceto.

Inizio del cammino dal ponte di Saretto. Al fondo si intravede il vallone che percorreremo © Cuneotrekking
Lasciate per strada alcune diramazioni proseguiamo fino al suo termine.

Sulla stradina che taglia il lariceto © Cuneotrekking
La traccia da seguire ora è quella che prosegue verso ovest, in direzione di un grande masso visibile dal basso che precede la sorgente Pausa (1920 m), prestando prima attenzione al tipo e alla quantità di neve presente sul percorso e valutandone i rischi.
Non esistendo con la neve un itinerario obbligato, saliamo alla meglio, zigzagando verso il grande masso che spicca in alto verso destra. Lo superiamo a sinistra mentre l’itinerario, facendosi più ripido e faticoso, va a sbordare sui lunghi tornanti della strada ex militare (sentiero Frassati) che proviene dalle sorgenti Maira.

In salita dopo il grande masso… © Cuneotrekking

…verso i tornanti della strada ex militare © Cuneotrekking
Continuando per un po’ nel taglio dei tornanti ci trasferiamo sul falso piano dove prende inizio un lungo vallone laterale; sul lato destro sono ubicate le grange Pausa (2056 m). Lasciato a destra il percorso che si inoltra verso le pendici del Monte Sautron, seguiamo per un breve tratto la pista che prosegue più a sinistra lungo il vallonasso di Sautron meridionale. In breve ci portiamo alla base di alcune pareti rocciose.

Lungo il vallonasso del Sautron meridionale © Cuneotrekking
Lasciata nei pressi di una fontana la pista che procede verso il lontano Passo della Cavalla (direzione sud), procediamo verso ovest sul pendio che, diventando più ripido, risale alcune brevi balze susseguenti rompendo i tratti di maggior salita.

Arrivo ad una balza © Cuneotrekking
Intanto, verso sinistra, notiamo molto distante la caratteristica mole arrotondata dell’Auto Vallonasso (2885 m).

Al fondo, la caratteristica forma arrotondata dell’Auto Vallonasso © Cuneotrekking
Superate le brevi balze, compare finalmente vicino il bivacco, eretto nei pressi di alcune vecchie casermette.

Nelle vicinanze del bivacco © Cuneotrekking

Arrivo al bivacco © Cuneotrekking
Il luogo è stupendo, attorniato da panorami che la neve rende ancora più belli.

Un po’ di foto ricordo © Cuneotrekking
Oggi non c’è nessuno nei paraggi. Siamo solo noi tre a goderci il panorama di una vista meravigliosa. Il silenzio che regna viene a tratti scalfito dal sibilo del venticello.

Vista a sud © Cuneotrekking

Particolare del bivacco © Cuneotrekking

A destra del bivacco si nota l’ex casermetta © Cuneotrekking
Siamo sotto le pendici del Monte Viraysse (2838 m), della Pointe de la Reculaye (2775 m), de l’Aiguille de Barsin (2683 m) e del Monte Soubeyran (2697) che fotografiamo con teleobiettivo.

Il Monte Soubeyran ripreso col teleobiettivo © Cuneotrekking
Dopo esserci rifocillati nei pressi della struttura, mentre il tempo sta leggermente volgendo al grigio, riprendiamo la via del ritorno seguendo lo stesso percorso dell’andata, contenti ed appagati per questa giornata trascorsa.

Ultimo sguardo al Danilo Sartore prima della discesa © Cuneotrekking
Bruno Angeli
21/03/2014 alle 22:06
Complimenti per il bellissimo reportage.
Elio Dutto
22/03/2014 alle 11:50
Grazie Bruno!
Serena
12/02/2019 alle 22:45
Salve, vorrei salire questo week end al bivacco… sa dirmi com’é la situazione neve? Eventuali pericoli?
Inoltre il bivacco é aperto?
Elio Dutto
13/02/2019 alle 13:04
Ciao Serena. Essendo un bivacco, lo troverai sempre aperto. La salita al Sartore, data la ripidezza, è soggetta a pericoli di slavine. Essendoci stato vento in questi giorni la situazione neve presenta pericoli in più. Meglio aspettare che il manto nevoso si assesti. In ogni caso consulta anche il bollettino valanghe Piemonte. Ciao
luigi
26/03/2014 alle 12:20
Ciao, ritengo che il tratto della strada militare dopo le sorgenti uscendo dalla pineta sia molto pericoloso a causa delle numerose valanghe quindi assolutamente da sconsigliare questa escursione con neve instabile.
Elio Dutto
26/03/2014 alle 13:43
Ciao Luigi, quella che dici tu è la strada militare che dalle sorgenti del Maira taglia trasversalmente il versante nord-est sopra Saretto. Noi non abbiamo praticato quella strada, che è veramente pericolosa, ma quella che sale molto più in basso tra i larici, appena sopra il lago di Saretto.
In ogni caso, ognuno si assume tutte le responsabilità nel seguire gli itinerari proposti, valutando di volta in volta tutte le possibili situazioni di pericolo, tornando indietro nel caso questo sussista. La montagna è sempre lì che ci aspetta. Arriveranno altri momenti buoni.
luigi
26/03/2014 alle 17:48
Ciao, scusa ma nemmeno passando dal tornante che precede il cimitero di chiappera è sicuro il percorso. Comunque come dici tu ognuno è libero di scegliere l’itinerario che desidera salvo non mettere a rischio la vita dei soccorritori. Ho solo detto che è inopportuno e non privo di pericoli fare quella escursione.
Enrica
23/06/2020 alle 09:51
Buongiorno e complimenti per il sito. Una domanda…dal bivacco partono sentieri segnalati per le cime vicine? Se si, quale la più panoramica? Grazie in anticipo.
Elio Dutto
24/06/2020 alle 07:55
Ciao Enrica, un’escursione panoramica può essere quella al monte Viraysse. Ti mando il link
https://cuneotrekking.com/escursione/monte-viraysse/
Irene
19/10/2019 alle 22:54
Buonasera,
Complimenti.
Vorrei salire al bivacco il prossimo week end? Sarò aperto o occorrono le Chiavi?
Grazie molto
Irene
Elio Dutto
20/10/2019 alle 09:56
Ciao Irene. Non occorrono chiavi, il bivacco è sempre aperto. Ciao
Fabio
07/01/2022 alle 11:13
Ciao Elio, sapresti indicarmi più o meno la durata di questo percorso (solo andata)? Ti ringrazio molto
Elio Dutto
07/01/2022 alle 13:05
Ciao Fabio. Devi calcolare almeno 3 ore per la sola salita, poi dipende molto da quanta neve c’è sul percorso. Ciao
Mattia Bertero Supporter
20/01/2022 alle 14:58
Ciao a tutti.
Lunedì 17 Gennaio avevo la mattinata libera e così, come sempre, cerco posti da andare su in montagna cercando la poca neve rimasta.
Erano mesi che volevo andare a questo bivacco, non ci sono mai stato in vita mia.
Come sempre mi presento presto al luogo di partenza: alle 8:00 sono a Saretto parcheggiando in uno spiazzo all’imbocco della strada che porta alle Sorgenti del Maira, chiusa in inverno.
Sono ancora all’ombra e come temperatura eravamo intorno ai 3 gradi sottozero, cielo perfettamente sereno.
Con mia sorpresa vedo che con le ciaspole si può già cominciare dalla partenza, in questo inverno così anomalo sta diventando davvero difficile trovare fin da subito condizioni invernali.
Imbocco la stradina sulla destra in direzione del Colle di Sautron, pochi cm di neve con sotto uno strato di ghiaccio dovuto ai numerosi passaggi di escursionisti.
Qui niente da segnalare, la via è bella definita, bellissimo il panorama che si ha della Rocca Provenzale con Chiappera sotto, a quell’ora il famoso pilastro roccioso a poco a poco veniva illuminato dal Sole nascente.
Più su m’innesto con la strada militare che parte dalle Sorgenti del Maira.
In alcuni punti si deve prestare un po’ di attenzione perchè la poca neve non permette di compiere tagli dei tornanti di salita, e passando sul bordo della strada esterno si è un pelo esposti.
La neve è bella solida e compattata dalle temperature rigide della notte.
Entro nel Vallonasso del Sautron Meridionale ed il panorama delle guglie rocciose intorno è spettacolare.
C’è davvero poca neve, lungo la via di salita saranno stati a dire tanto 30/40 cm, nei punti soleggiati è sparita e nemmeno sui pendii Nord all’ombra c’è l’abbondanza.
Dalle Grange Pausa vedo che una traccia che porta nella direzione del bivacco, decido di seguirla.
Alla fontana del bivio con il Passo della Cavalla rimango affascinato delle forme del ghiaccio che ha assunto il getto, è sempre aperta la fontana quindi anche in inverno si può fare rifornimento d’acqua, spessore del manto permettendo.
L’ultima salita verso il Sartore ha un paio di balze con pendenze notevoli, ho un po’ faticato a risalirle anche per il fatto che il Sole finalmente era spuntato ma batteva forte ed ha fatto alzare notevolmente la temperatura.
Consulto la mappa digitale dove ho scaricato la traccia GPX di questa gita perchè non riesco ad individuare il bivacco. Più o meno a vista individuo la posizione ma non compare.
Fino a che ad un certo punto quando supero un rialzo roccioso mi compare sulla sinistra con il suo bel tetto rosso.
Sono le 10:10 quando arrivo al Sartore.
Il posto è semplicemente stupendo, un paesaggio molto dolomitico per le forme delle alture circostanti, in più si apre l’Alta Valle Maira zona Acceglio e piccoli sprazzi della pianura in lontananza.
Poi il silenzio….
Non ho incontrato nessuno per tutta l’escursione, il vento non soffiava.
Le orecchie mi fischiavano per il silenzio totale che mi circondava.
Bellissimo, in completa fusione con la montagna…
Apro il bivacco e tengo la porta aperta per tutta la mia permanenza, gli cambio un po’ l’aria.
E’ sempre aperto per tutto l’anno.
E’ molto bello come struttura, caratteristica nella sua forma in provincia non ricordo un bivacco con forme simili.
All’interno ci sono molte coperte e cuscini, c’è un impianto elettrico a tempo alimentato dai pannelli solari esterni. Il tutto in un ambiente molto pulito ed ordinato.
Su una parete c’è un pannello con la fotografia di Danilo Sartore con la sua storia e vicino un altro pannello con una lunga e bellissima poesia scritta dai suoi amici.
Che mi ha fatto commuovere.
Rimango al bivacco per un’ora e mezza abbondanti, non vorrei più scendere da li, è il paradiso in terra. Ho fatto fotografie e mangiato pranzo.
Alle 11:40, dopo aver chiuso la porta del bivacco, inizio al discesa seguendo i miei passi.
Niente da segnalare durante la discesa e alle 13:15 sono già dalla macchina a Saretto. Ho fatto presto anche perchè alle 22:30 iniziavo il turno notturno in fabbrica ed ho avuto modo di riposare per bene a casa.
Una gita davvero molto bella che consiglio a tutti di fare, in questo periodo con poca neve si ha anche la sicurezza di un pericolo valanghe basso.
Il bivacco è bellissimo in una posizione davvero incantevole.
Un saluto da Mattia da Mondovì.
Andrea
13/04/2022 alle 20:48
Ciao, vorrei salire domani mattina. Avendo nevicato la scorsa settima volevo sapere com’è la situazione.
Grazie,
Andra