Dal rifugio Campo base seguiamo la strada in direzione delle cascate di Stroppia con una grandiosa visuale sulle cime che fanno da sfondo al vallone dell’Infernetto.

Alla partenza, veduta verso il vallone dell’Infernetto © Cuneotrekking
La strada, inizialmente pianeggiante, conduce dopo un po’ al bivio-partenza per le cascate di Stroppia e l’omonimo rifugio. Il cammino da lì prosegue in dolce salita verso destra affiancando, poco dopo a sinistra, una centralina elettrica ricollegandosi, dopo alcuni chilometri, alla stradina che da Chiappera sale costeggiando la base della Rocca Provenzale.

Salendo alle grange Collet © Cuneotrekking
Da quel punto, per raggiungere le grange Collet (2006 m) possiamo scegliere se prendere la scorciatoia di fronte al bivio oppure seguire i lunghi tornanti della strada che passano all’imbocco della valle dell’Infernetto, conducendo senza strappi al pianoro soprastante. Scegliendo la scorciatoia raggiungiamo una croce in legno nelle vicinanze delle grange.

Croce in prossimità delle grange Collet © Cuneotrekking

Grange Collet © Cuneotrekking
Poco oltre le grange Collet si può proseguire sulla strada per raggiungere la grangia Rabet oppure, appena prima, iniziare la salita nella lunghissima valle del Maurin obliquando a sinistra.

Ingresso nella valle del Maurin © Cuneotrekking
Lasciando alle nostre spalle la veduta impagabile sulla Rocca Provenzale (2402 m), Rocca Castello (2462 m) e l’ardito monte Cervet (2984 m) non rimane che proseguire la marcia in direzione nord-ovest superando i numerosi dossi nevosi e avvallamenti che si presentano lungo il cammino.

Alle nostre spalle si staglia la mole del massiccio Provenzale/Castello © Cuneotrekking
Dopo oltre la metà della valle raggiungiamo il piccolo pianoro dove ha sede il lago della Sagna del Colle (2434 m), totalmente coperto dalla neve. Volgendo lo sguardo sulle cime di sinistra, con un po’ di attenzione, si può notare la finestra naturale del monte Pertusà (2738 m)

Salendo un dosso © Cuneotrekking

Un tratto più ripido © Cuneotrekking

Il colle è sul fondo del vallone © Cuneotrekking
Andando oltre, superiamo ancora altri dossi nevosi dopo i quali, scendendo nell’avvallamento, ci spostiamo leggermente a destra per seguire una più impegnativa salita a centro valle sullo spallone dove passa il sentiero estivo.
Da quel punto puntiamo a vista verso il colle del Maurin con un diagonale a sinistra. Il vento dei giorni passati ha radunato qui un bel po’ di neve stratificandola.

Nelle ultime centinaia di metri © Cuneotrekking
Il colle lo raggiungiamo con un traverso, ancora a sinistra, scortati da un gruppo di sci alpinisti francesi. È singolare ritrovare ai nostri piedi, al colle del Maurin, la cassetta per le lettere che in assenza di neve è posta su un palo a circa 1,80 m da terra.

In prossimità del colle Maurin © Cuneotrekking

Sguardo nel vallon de Mary © Cuneotrekking

Colle del Maurin. Ai nostri piedi, sommersa dalla neve, la cassetta della posta. © Cuneotrekking

Giochi di neve al colle © Cuneotrekking

In compagnia di un gruppo di scialpinisti francesi © Cuneotrekking

Dal colle, veduta su Rocca Castello e Provenzale © Cuneotrekking
Rimaniamo qui ad ammirare il paesaggio circostante una buona mezz’ora per poi riprendere il sentiero sulle orme dell’andata.
È nostra intenzione iniziare a scendere prima che la neve si rammollisca e pranzare presso le grange Collet. E facciamo un’ottima scelta perché nell’ultimo segmento prima delle grange in alcuni punti sprofondiamo fino alla vita.
Più tardi, infine, facciamo ritorno all’auto.

In discesa © Cuneotrekking

Un po’ più in basso © Cuneotrekking

Scendendo la strada dopo le grange Collet © Cuneotrekking
giuseppe de marco
26/02/2020 alle 17:21
e’ un percorso meraviglioso per delle buone gambe e buon allenamento!! Complimenti per le foto!! veramente belle e affascinanti!! bravo ELIO & Company!! Fornite un bel servizio agli amanti della montagna!!
Elio Dutto
26/02/2020 alle 20:27
Ciao Giuseppe, grazie!
Mattia Bertero Supporter
26/02/2020 alle 18:49
Grazie per la bellissima giornata che abbiamo trascorso insieme.
Gita stupenda in un posto stupendo.
Alla prossima.
Elio Dutto
26/02/2020 alle 20:28
Grazie Mattia che hai fatto parte del gruppo. A presto!
Silvia
27/02/2020 alle 09:36
Ciao. Grazie x la descrizione del bel percorso e x le meravigliose foto. Noi vorremmo andarci domenica. Mi puoi dire se avete utilizzato ciastre o ramponcini o ramponi seri? Grazie mille ciao. Continuate così! Io aspetto settimanalmente le vostre proposte!
Elio Dutto
27/02/2020 alle 13:13
Ciao Silvia. Alla fine abbiamo solamente adoperato i ramponi, quelli seri come dici tu. Le ciastre ci sarebbero servite nell’ultimo tratto di discesa verso le grange Collet. Lì abbiamo tagliato tra le pietre, sprofondando in certi punti fino alla vita. Dalle grange fino al campo base non ce n’è bisogno. Ciao, buona escursione.
Simone Supporter
21/02/2021 alle 21:21
Buonasera, volevo chiedere se secondo lei è già fattibile andare al colle del Maurin con ramponcini o ciastre. Grazie e complimenti per il sito.
Simone
Elio Dutto
21/02/2021 alle 21:23
E’ possibile, certamente. Ciao, buona escursione!