La giornata è fredda e il cielo grigio. Iniziamo la gita percorrendo il primo tratto sulla sinistra orografica del vallone sulla strada che conduce al Colle del Preit.
Dopo un paio di chilometri, cinquanta metri oltre il ponticello antistante la grangia Selvest, ci inoltriamo nel prato alla nostra destra per raggiungere, con piccola scorciatoia, la strada che taglia a mezza costa un bosco di larici e sale in direzione nord (tratto da fare con neve ben assestata).

In salita tra i larici © Cuneotrekking
Dopo aver superato alcuni tornanti di questa bella strada che si snoda lungo il percorso, usciamo allo scoperto con la stupenda visuale, ad est, dei pendii e della cima del Monte Giobert.

In alto sulla grangia, il Monte Giobert © Cuneotrekking
Passato un curvone avvistiamo la prima delle baite Soleglio Bue (1883 m). Poco dopo, al tornante sul Rio Inchiaus, si apre lo scenario verso tutta la parte alta del vallone di salita.

Sguardo sulla Comba Cialme e sul Bric Balacorda © Cuneotrekking

Al centro (in grigio) si intravede il Piutàs © Cuneotrekking

In salita verso il colle © Cuneotrekking
Individuata la sagoma inconfondibile del Monte Piutàs, ci orientiamo, sapendo che il Colle Soleglio Bue è situato, a circa 500 metri di distanza, alla sua destra.
Una piccola scorciatoia ci fa riprendere la strada posta più in alto che si mantiene sotto la Costa della Crocetta; continuando la nostra marcia su questo itinerario lineare, proseguiamo sui dolci pendii colmi di neve, intercalati verso la parte terminale, da alcune rampe più ripide che ci portano a raggiungere il Colle, meta odierna.

Al centro il colle; a destra Rocca delle Sommette © Cuneotrekking

Arrivo al colle e primo sguardo verso nord © Cuneotrekking

A sinistra del paletto di legno si intravede il Monte Estelletta e, a destra, il Monte Midia © Cuneotrekking
Dal Colle un ampio panorama si apre sul sottostante vallone di Unerzio e, verso nord-ovest, su tutte le cime dell’Alta Valle Maira col Monte Estelletta in primo piano.
Dopo aver ammirato e fotografato il panorama ci spingiamo ancora verso sinistra sul grande panettone di neve (quotato 2412 m) che s’interpone tra il Colle ed il Piutàs per una visuale migliore dell’insieme. Riccardo prosegue ancora oltre raggiungendo la vicina cima del Monte Piutàs (2433 m).

Colle Soleglio Bue © Cuneotrekking

Il panettone di neve alla sinistra del colle che ci accingiamo a salire © Cuneotrekking
Riprendiamo quindi la discesa fino alle Grange Soleglio Bue che ci offrono ospitalità su un muretto soleggiato per il pranzo. Nel frattempo il cielo si libera dalla nuvolaglia e i colori riprendono vita, facendo apprezzare ancora una volta questi magnifici panorami.
Poi discesa fino al Preit.

Alle grange Soleglio Bue per il pranzo © Cuneotrekking

Sulla strada del ritorno © Cuneotrekking

In discesa verso valle © Cuneotrekking

In discesa verso valle © Cuneotrekking

La fontana della grangia Selvest © Cuneotrekking
test
11/03/2011 alle 10:48
Senza troppe interpretazioni filologiche, mi permetto di ricordare che “Soleglio Bue” non è altro che una (pessima) italianizzazione di “Beau soleil” risalente al periodo fascista.
cuneotrekking
11/03/2011 alle 11:34
Stai dicendo, in fin dei conti, le stesse cose che abbiamo detto noi. Ciò che abbiamo scritto è riportato, pari pari, sulla palina situata presso le grange di Soleglio Bue