La sveglia oggi è suonata presto. Massimo, il mio compagno di gita, deve ritornare a casa nel primo pomeriggio per cui dobbiamo partire prima del solito, almeno per questa stagione. Alle 7:30 di giovedì 10 dicembre ci troviamo nel parcheggio delle Meschie. Sono salito alcune decine di volte in Bisalta, mai da questo versante.
A quest’ora inizia appena ad albeggiare per cui prendiamo un po’ più comoda la preparazione per la partenza che, comunque, ci porta via almeno un buon quarto d’ora. Verso le 7:45 muoviamo i primi passi sulla strada che dall’area attrezzata sale la sinistra orografica del vallone.
Al fondo del primo tratto, in curva, un ponte in cemento scavalca il rio Grosso; una cinquantina di metri dopo si incontra il sentiero scorciatoia (paline segnaletiche) che molla la strada e prende a salire con decisione verso destra in direzione del Gias Morteis. La scorciatoia, segnata con tacche bianco-rosse, sale di trecento metri circa attraversando un bosco, e facendo sì che si eviti il lungo tratto di strada a tornanti. I due percorsi portano entrambi a sbucare sui bei prati soprastanti la Sella Murteis dove si gode una splendida prima visuale su molte cime della valle Pesio.

Arrivo alla Sella Murteis © Cuneotrekking
Raggiunta nuovamente la strada, percorriamo un centinaio di metri in direzione del Gias Murteis (1468 m), quindi proseguiamo fino ad un tornante. Dopo il tornante la strada si distende, con poca pendenza, verso sud. Lungo questo tratto raggiungiamo la bella “fontana ‘d Camilu” dove riempiamo le nostre borracce; più avanti, in una curva, abbandonata la strada che prosegue verso il Gias di Praviné Sottano, seguiamo a destra l’indicazione per Costa della Mula.

Sentiero verso Costa della Mula © Cuneotrekking
Alcune tacche bianco-rosse ne indicano il percorso che si inerpica in diagonale sul costone e va a finire direttamente al Gias di Praviné Soprano (1812 m). Raggiunta la costruzione in pietra del margaro, dalla quale appare magnifica la visuale verso la punta della Besimauda, ci fermiamo alcuni minuti per mangiare qualcosa e berci un thé caldo prima di affrontare il tratto di salita più impegnativo.

Gias di Praviné Soprano (1812 m) © Cuneotrekking
Ripreso il cammino, ci portiamo alle spalle della malga puntando in direzione del costone proiettato un po’ a sinistra della punta e, più avanti, di un colletto appena accennato alla sua destra. Per raggiungerlo dovremo scarpinare su un tratto ripido e difficoltoso, pieno di neve e pietroni accavallati, e le difficoltà si attenueranno solamente al nostro arrivo in punta.

In salita verso la selletta (alla sinistra della punta) © Cuneotrekking

Arrivo alla selletta © Cuneotrekking

Massimo negli ultimi metri © Cuneotrekking
Raggiungiamo la cima alle 10:30 e, dato uno sguardo generale, ci poniamo subito ad osservare il paesaggio verso la pianura cuneese che oggi, finalmente, si può ammirare senza cappa. Alla nostra sinistra seguiamo con lo sguardo tutta la cresta che porta direttamente al Bric Costa Rossa (2404 m); a sud-est abbiamo un’ampia visuale sulle Alpi Liguri. Il nostro sguardo va quindi a posarsi sul Marguareis (2651 m) e sul sottostante Rifugio Garelli. Più a sinistra è ben visibile la Cima Gardiola, salita pochi giorni prima, quindi il Mondolé (2382 m) e la Cima Cars (2218 m). Rimaniamo una quarantina di minuti a contemplare il paesaggio pensando di essere gli unici ad effettuare questa salita in giornata, quando poco più in basso notiamo l’arrivo di una ragazza, che sopraggiunge a condividere con noi questa splendida visuale.

Veduta verso la catena alpina © Cuneotrekking

Veduta verso la seconda punta e la pianura cuneese © Cuneotrekking

Panorama di cresta verso Costa Rossa (2404 m) © Cuneotrekking

Foto ricordo © Cuneotrekking

In discesa verso il Gias di Praviné Soprano © Cuneotrekking
Ci intratteniamo per qualche minuto e poi riprendiamo la strada del ritorno con l’intenzione di rifocillarci al Gias di Praviné Soprano. Sulle orme dell’andata torniamo poi alle Meschie.
Nella gita di oggi non abbiamo voluto usare le racchette perché abbiamo trovato il percorso battuto da altri escursionisti; tuttavia, prendendo atto che le abbiamo portate in spalla fino in cima, la consideriamo in ogni caso un’escursione con racchette da neve.
Lucetta
14/02/2011 alle 15:18
ciao, mio marito vuole tentare la Besimauda ,esiste un sentiero meno impegnativo? forse sarebbe più opportuno aspettare l’estate. Grazie
cuneotrekking
14/02/2011 alle 16:23
Ciao Lucetta, è già questo il tragitto meno impegnativo per la Besimauda. Puoi aspettare l’estate, oppure l’altra soluzione è quella di attendere che ci sia meno neve. Considera che quella è la parte più soleggiata, per cui se continua a non nevicare, non bisognerà attendere molto. Ciao.
Christian Gianti
01/10/2012 alle 16:01
Complimenti per il sito…salita effettuata di corsa il 01/10/2012 dalle Meschie…era la prima volta ma non pensavo l’ultimo tratto fosse così ricco di pietroni…ovviamente mi è risultato possibile correre fino alla Selletta e poco più…tempo dalle Meschie con sentiero scorciatoria per il Gias Murteis circa 1 ora.
Ciao!
Cuneotrekking
01/10/2012 alle 19:33
Bravo Christian, buonissimo tempo! A giudicare dal basso non avrai trovato però una bella giornata…
Christian Gianti
01/10/2012 alle 20:34
Purtroppo no..in cima c’era soltanto nebbia e purtroppo anche qualche pietrone bagnato…credo che, a giudicare dal libro di vetta, saremo saliti in 3 massimo 5 persone oggi…(era anche lunedì!!).
Dado
20/03/2013 alle 19:52
Ciao sono Dado di Biella. Complimenti +++ per il sito. Circa le cime della Bisalta, ti vorrei chiedere se in estate si può percorrere il tratto dalla punta più bassa della Bisalta che se non sbaglio é alta 2231) sino al Bric Costa Rossa che dovrebbe essere la punta più alta della Bisalta. Esiste un sentiero o una traccia? Per caso hai anche la traccia in formato GPX?
Grazie
Ciao
Dado
Cuneotrekking
20/03/2013 alle 21:29
Ciao Dado, risposta affermativa. E’ possibile fare tutta la cresta e c’è pure una traccia che la percorre. Grossomodo ci vuole un’oretta di cammino per salire dalle due punte al Costa Rossa. Non ho ancora il tracciato GPX ma ho in mente di ripercorrerla entro l’estate.
Ciao, Elio
Dado
21/03/2013 alle 12:40
Grazie Elio, gentilissimo.
Mia madre é nata a Chiusa Pesio e le estati da bambino le trascorsi a Chiusa.
La Bisalta mi ha sempre colpito e quest’estate conto di tornare in quei bei posti per poterla finalmente salire. E nel contempo un salto al Marguareis non me lo farò mancare
Grazie ancora per la risposta
Dado
Cuneotrekking
21/03/2013 alle 20:21
Ciao Dado, non ti posso che augurare… Buone escursioni!!!
Elio
Fabio
12/04/2013 alle 13:22
ciao ragazzi! domani vorrei provare per la prima volta a fare questo percorso fino alla vetta!
Sono in solitaria.. volevo chiedere se avete qualche numero utile a cui chiedere informazioni sulle condizioni del percorso ed innevamento attuale!
Dite che sia gia fattibile in quanto a neve?
Grazie mille!
Cuneotrekking
12/04/2013 alle 15:29
Ciao Fabio. Quanto alle condizioni del percorso non so dirti se lo troverai battuto, ma so per certo che, dopo le recenti nevicate, troverai parecchia neve. Al limite puoi raggiungere il gias Pravinè e valutare il seguito. Controlla prima il bollettino valanghe della Regione Piemonte.
Ciao e buona gita.
Fabio
12/04/2013 alle 15:35
..hai ragione! mi sono informato e c’è ancora troppa neve per la punta! rimanderò questa gita sperando di poterla fare il prima possibile!Per domani troverò un alternativa!
grazie mille della disponibilità! e complimenti per il tempismo e l’organizzazione!
Mattia
04/11/2013 alle 18:59
ciao
Dopo averla fatta numerose volte d’estate, quest’anno voglio tentare l’ascesa invernale. Devo acquistare le racchette, ma mi chiedevo se per le escursioni invernali è OBBLIGATORIO dotarsi anche degli strumenti di autosoccorso (arva, pala, sonda)?
Non voglio rinunciare alla sicurezza, ma i prezzi sono quasi proibitivi.
ringrazio in anticipo
Mattia
Cuneotrekking
04/11/2013 alle 20:28
Ciao Mattia. Gli strumenti di autosoccorso, pala, arva, sonda hanno veramente un costo eccessivo. Hanno più volte cercato di renderli obbligatori nelle escursioni invernali ma si sono scontrati con molti pareri contrari e il dibattito resta ancora aperto. Sono sicuramente da consigliare, perchè possono salvare la vita a chi rimane sotto una slavina, però occorre che tutto il gruppo di persone che partecipa all’escursione ne sia provvisto. Oltretutto per impararne l’uso (che non è così semplice) bisogna impratichirsi partecipando a qualche corso.
Un avvertimento che ti posso dare è di non andare in montagna dopo abbondanti nevicate e fare sempre affidamento al bollettino di previsioni valanghe. Ciao.
Mattia
04/11/2013 alle 23:05
Grazie, per la risposta e per il sito ben fatto e completo.
seguirò senz’altro i tuoi consigli.
spero solo di riuscire a trovare il tempo per la montagna tra università, scout e arrampicata…
Erika
08/07/2014 alle 21:23
Ciaoo sono andata sabato scorso.. bella gita!!
enrica
28/09/2018 alle 16:33
Ciao, complimenti x il sito…. una domanda…ho cercato ovunque senza trovare risposte da nessuna parte.. per arrivare alla punta più bassa da dove si deve passare? una volta all’anno vado sulla punat besimauda e una volta ho fatto la cresta fino al costa rossa…però non ho mai visto indicazioni o segnali verso l’altra punta ..quella più bassa..sapete darmi indicazioni?
Grazie mille
Elio Dutto
28/09/2018 alle 17:29
Ciao Enrica. La Bisalta è composta dalla cima più alta che è la Costa Rossa (2404 m) e dalle due punte (che dalla pianura vedi sulla sinistra del Monte) che sono alte 2231 m. Se sono queste due più basse che intendi dire, segui questa escursione che ti porta fin sopra. Ciao e grazie per i complimenti.
Ljuba
28/03/2019 alle 20:27
Ciao,
volevo sapere se d’estate è possibile fare il giro ad anello delle cime della Bisalta e dormire in qualche bivacco
Grazie e complimenti per il sito, davvero ricco di spunti!