Torno con Valerio, Paolo e Beppe nella valle Maira per salire con le ciastre la panoramicissima sella est del monte Ciarmetta (diminutivo di “ciarma”, che sta a indicare “fasce pascolive elevate” o “avvallamenti dove riposano le greggi”).
Dal parcheggio al termine della borgata Lausetto (1510 m) torniamo indietro qualche metro e imbocchiamo la sterrata che a ovest sale verso la panoramica cappella di San Maurizio (1541 m).

Salendo alla cappella di san Maurizio © Cuneotrekking
La strada, libera da neve, prosegue con percorso tranquillo, ampi tornanti e lunghi traversi tra svariate grange ben esposte al sole.
Lungo il tragitto, dopo un pilone votivo, raggiungiamo le grange Brisset (1760 m). Poco oltre superiamo anche le case delle grange Cruset (1785 m).

Le grange Brisset © Cuneotrekking

Dopo le grange © Cuneotrekking
La strada ben presto sparisce sotto la coltre nevosa e così, senza percorso obbligato, andiamo a superare i pendii che si presentano di fronte a noi.

Al fondo il monte Boulliagna © Cuneotrekking
Durante questo tratto di salita, verso est e dalla parte opposta del vallone di Traversiera si evidenzia sempre più il monte Cappel (2363 m). Lo riusciamo a individuare a destra del monte Ruissas (2736 m). Più a lato notiamo anche la punta della Madonnina (1965 m), che sta appena più in basso della punta Culour (2068 m).
La neve sorregge abbastanza bene il nostro peso e, dopo aver contornato una sponda nevosa, approdiamo sul grande falsopiano al cui centro è collocata, in posizione amena, la grangia Gias Cervet (2004 m).

Grangia Cervet © Cuneotrekking

Sguardo all’indietro © Cuneotrekking
Più in alto è un’altra grangia (2107 m) ad attirare la nostra attenzione. Per raggiungerla, dal gias Cervet, dobbiamo proseguire la salita al centro del vallone omonimo, chiuso a sinistra dalla catena montuosa del monte Boulliagna (2905 m). Quando questo si restringe ci spostiamo con un traverso verso destra (est) che ci consente di arrivarci facilmente.
Il posto è molto bello e panoramico e merita la sosta per una breve colazione.
Proseguendo alle spalle della grangia ci allontaniamo progressivamente dal vallone Cervet seguendo la direzione nord-ovest poi, superati i resti della grangia Mirone sottano (2321 m) ci spingiamo sempre più in alto (nord) verso una branca secondaria che ci divide dalle falde rocciose del monte Ciarmetta (2620 m).
La direzione da seguire ora è quella a lato della catena montuosa, verso lo spallone nevoso che notiamo in alto alla nostra destra.

Sul pendio nei pressi della grangia Mirone sottano © Cuneotrekking
Lo spostamento ci permette di avere un’ottima visuale a nord-est dove spicca il Chersogno (3026 m) che dista ben cinque chilometri di distanza in linea d’aria da dove ci troviamo.
La salita si accentua e dobbiamo superare diversi dossi nevosi.

Nell’ultimo tratto © Cuneotrekking

In cresta © Cuneotrekking
Con un ultimo sforzo raggiungiamo infine la sella est del monte Ciarmetta (2540 m), dalla quale si apre ora un’incantevole vista sulla val Fissela e sul vallone di Traversiera.

Arrivo sulla sella est © Cuneotrekking
Alla nostra sinistra individuiamo il tratto finale del roccioso Cervet (2984 m). Alla sua destra spiccano i monti Freide (2967 m) e Albrage (2999 m) per poi proseguire verso il monte Bellino (2942 m) e il Faraut (3046 m). Siamo davvero soddisfatti di trovarci quassù.

Il Chersogno in fondo a sinistra © Cuneotrekking

La sella est del Ciarmetta vista da nord, con un grandioso panorama verso le cime che dividono la valle Maira dalle valli Grana e Stura © Cuneotrekking

Noi sulla sella est e, in alto a destra, il monte Cervet © Cuneotrekking
Riprese in seguito le tracce dell’andata iniziamo la discesa a valle fermandoci ancora per il pranzo alla grangia già toccata in precedenza. Infine torniamo sui nostri passi verso Lausetto.

Ritorno a valle © Cuneotrekking

In discesa © Cuneotrekking

Discesa alla grangia per il pranzo © Cuneotrekking

Inizio del ritorno a valle dopo il pranzo © Cuneotrekking

Proseguendo verso valle © Cuneotrekking
Marco
20/12/2018 alle 11:06
Escursione davvero interessante.
Dopo la lunghissima serie di domeniche sfortunatissime causa maltempo spero di riuscire ad avventurarmi presto da quelle parti, grazie per la proposta!
Ricky
30/12/2018 alle 18:55
Che gran bella gita.. Fatta oggi con una giornata di sole grandiosa.. Peccato solo per la poca neve… Tanti auguri di buon anno a tutto lo staff!!
Elio Dutto
30/12/2018 alle 20:28
Grazie Ricky per il feedback. Le indicazioni per raggiungerlo che abbiamo dato erano sufficienti? Ciao e ancora grazie.
Ricky
01/01/2019 alle 19:04
Indicazioni perfette!!!
Molto chiare non ci si puo’ sbagliare.. Tra l’altro in queste feste ho fatto altre due gite proposte da voi ma eviterei di comunicarvelo altrimenti mi prendete per uno stolker!!!???… Ciao ragazzi e grazie ancora x tutte le dritte che mi date✌?
Elio Dutto
01/01/2019 alle 20:20
Ancora grazie Ricky!
francesco
03/11/2020 alle 13:54
Ciao Elio
La vetta posta a 80 metri più sopra rispetto a questa metà è raggiungibile?
Grazie mille
Elio Dutto
03/11/2020 alle 20:07
E’ raggiungibile mettendoci un po’ le mani su. Ciao
Mattia Bertero Supporter
12/12/2021 alle 17:15
Ciao a tutti.
Oggi davano ancora un pericolo valanghe un po’ alto (3 su 5) e la prima meta sicura che mi balza in mente è proprio questa sella, che tra l’altro è un inedita per me quindi si va in esplorazione.
Parto presto da casa per riuscire ad arrivare a casa per vedere il finale del Gp di Formula 1 dove si decide il mondiale, così alle 8:20 sono già a Lausetto per partire seguendo la traccia di questa pagina di Cuneotrekking.
Non c’è nessuno in giro e c’è un silenzio assoluto, non passano nemmeno le macchine in fondovalle.
Fa freddo, ci sono 5 gradi sottozero e ma la giornata è stupenda e si preannuncia un’escursione davvero stupenda.
Passata la bella Cappella di San Maurizio non mi resta che seguire la mulattiera che porterà ai pascoli in quota dove devo dirigermi.
Ci sono delle tracce di ciaspole ma con mia sorpresa, come scoprirò più avanti, puntano tutte verso la Grange Cruset, da li in poi tutta neve intonsa da dover tracciare…
In compenso di neve non c’è ne molta: complice l’esposizione piena a Sud ci sono molti punti ventati quasi spogli e lo spessore massimo che ho riscontrato per tutta la gita sarà stata sui 40 cm a dire tanto.
Comunque arrivo alla Grangia Cevert dove il panorama si apre ed è molto bello.
Qui incontro i primi spessori importanti di neve dove affondo abbastanza da incontrare qualche difficoltà nel tracciare la via.
Guardando verso il Vallone Cevert individuo anche una possibile via per salire alla vera cima del Monte Ciarmetta, però decido di lasciare perdere per la compattezza della neve poco regolare e comunque ho scelto questa gita per stare al sicuro dai possibili guai, non avrebbe senso andarseli a cercare.
Cercando di seguire fedelmente la traccia salgo agevolmente verso la mia destinazione non ancora visibile.
Qui non ho molto da dire se non che negli ultimi 100 metri di dislivello incontro un piccolo branco di camosci spaventati, sono gli unici esseri viventi di tutta la gita che incontro.
In due ore e 40 minuti dalla partenza arrivo in cima alla sella est.
Il panorama è molto bello, decido di pranzare sulla sella nonostante faccia capolino ogni tanto un vento molto freddo, in compenso il sole picchia forte e riesce a compensare il freddo.
Dopo 40 minuti decido di scendere seguendo le mie tracce della salita.
La discesa si svolge senza problemi, nella zona bassa della mulattiera decido di compiere dei tagli per evitare i lunghi tornanti già fatti in salita.
Alle 13:30 sono già dalla macchina e pronto per tornare a casa a vedere il finale della gara di Formula 1, che è stata spettacolare tra parentesi.
Una bella gita che mi è piaciuta molto, molto semplice e molto sicura anche con pericolo valanghe elevato, la consiglio anche a chi deve affrontare le prime volte di fuoripista le ciaspole o gli sci. E poi porta in sicurezza ad una quota già rilevante per la stagione.
Un saluto da Mattia da Mondovì.